Continuiamo la nostra rassegna di recensioni dei pub di Milano con La Belle Alliance, locale di riferimento per la scena della birra artigianale meneghina.
Se il Ma Che Siete Venuti a Fa’ è il football pub per eccellenza della scena romana, così La Belle Alliance lo è per quella milanese. Alla regia Ivano Falzone, publican con all’attivo il progetto Tap, sempre a Milano. “La “Belle”, cosi’ come viene comunemente chiamata, offre a Milano la più vasta selezione in termini di quantità di spine di birra artigianale accompagnata dalla tipica cucina da pub.
Il locale, le birre
Così come il vicino Birrificio Brioschi, il legno è l’elemento dominante nei vari ambienti che troviamo: l’ingresso, il soppalco e le altre zone, per circa un centinaio di coperti, compresi i tavoli allestiti all’esterno.
Sciarpe e bandiere di squadre di calcio, italiane e straniere, adornano le pareti e il soffitto.
Non troverete cimeli o altri feticci con riferimento alla Juventus, vista la fede granata di Ivano. Il bancone abitabile in metallo si sviluppa in lunghezza e ospita le trenta spine disponibili, dove ogni produttore/birra non viene segnalato dal classico medaglione, ma viene scritto a mano con il gessetto bianco su una tavoletta nera.
Se le trenta spine non bastassero, c’è anche un frigo con almeno venticinque referenze tra bottiglie e lattine. La selezione verte pressoché su produzioni italiane: troviamo Birrifio Rurale , Lariano, Hammer, Ritual Lab, Birrificio Italiano, Birrificio Lambrate e qualche produttore straniero.
Quando ci sono capitato per questa recensione c’era stato Halloween da poco e quasi la totalità delle spine era dedicata alle birre scure “attaccate” per la celebrazione della festa americana, come si usa fare. Roba da fare schiattare Mario Giordano all’istante.
Ma veniamo ad alcune tra le birre provate.
La Nigredo del Birrificio Italiano è già un must del produttore comasco. Una bassa fermentazione prodotta con malti scuri e un utilizzo importante di luppolo tedesco, che viene in parte tostato per donare un profilo olfattivo nuovo e unico.
Trovata sempre in ottime condizioni, quest’ultima bevuta mi ha decisamente deluso: naso stanco, poco espressivo, tostato dei malti ridotto al minimo sindacale, quasi irriconoscibile.
Invece sulla Inbiss di Alder, schwarzbier del neonato birrificio a firma di Marco Valeriani (già birraio dell’anno 2016 e 2018, quando lavorava per il birrifio Hammer) anch’essa poco caratterizzata nelle tostature, si avvertiva una leggera punta di salamoia non invadente ma che ne pregiudicava il profilo olfattivo.
La serata è poi proseguita con altri assaggi condivisi , con qualche birra chiara di tanto in tanto per spezzare il total black. Molto brava, preparata e solare la ragazza alle spine.
La cucina, i piatti
Decidiamo di assaggiare di tutto un po’, siamo in due, quindi scegliamo dal menu polpette di pollo, pulled pork, strisce di pollo, frittelle di zucca e hamburger.
Dottor Nowzaradan levati proprio. Per una incomprensione le polpette arrivano contemporaneamente al pulled pork; le prime a temperatura pomodorini palla di fuoco di Fantozzi, il secondo appena appena caldo.
Decidiamo quindi di dare priorità al panino, lasciando riposare le polpette per qualche minuto risparmiandoci così l’ustione certa dell’esofago.
Il pulled pork viene servito nel pane del pluricelebrato Panificio Grazioli e accostato a bacon, salsa siracha e cheddar.
La carne è poco succulenta e il formaggio non è completamente fuso, la salsa ci prova a sostenere il castello ma non riesce nell’intento.
Le polpette di pollo con carote e zenzero , servite con pane carasau e salse , non sono fritte ma cotte al forno; risultano comunque troppo asciutte, e per una masticazione piacevole si deve abusare delle salse in accompagnamento.
Passate senza lasciare traccia le mollicce frittelle di zucca e le strisce di pollo, poco saporite e un po’ gommose.
Terminiamo con il Porkodiavolo burger , servito con abbondanti patate al forno. Davvero buona la carne di luganega con cui viene preparato, l’accostamento con salsa siracha e ‘nduja è ardito e, pur avendo un impatto importante al palato, non pregiudica l’equilibrio generale del panino.
Concludendo, La Belle rimane un posto imprescindibile per ogni appassionato di birra, nonostante la cucina decisamente migliorabile e qualche birra fuori forma. Basterebbe qualche accorgimento, qualche attenzione in più, per migliorare e adeguarsi al livello degli altri top player cittadini.
Prezzi
Tra gli starters le polpette costano 8 euro, frittelle di zucca 8 euro, strisce di pollo panate e cotte al forno a 9.50 euro, farinata ligure con e senza formaggi e salumi tra gli 8 e i 10 euro, chips fritte e patate al forno a 5 euro, piatti di carne come le pork ribs (14 euro) e la costata (20 euro) serviti con patate chips, pulled pork in due versioni rispettivamente da 9 e 10 euro, hamburger di diversa composizione tutti a 12 euro serviti con patate al forno, dolci al cucchiaio da 5 e 6 euro.
Informazioni
La Belle Alliace
Indirizzo: Via Evangelista Torricelli 1
Numero di telefono: 02 9924 6410
Sito : www.labellealliance.it
Orari: 18.00/2.00 tutti i giorni
Ambiente: rustico
Servizio: bene sul beverage, migliorabile sul food
Impianto: 30 vie
Cucina: da pub