Mica facile mantenere alta l’attenzione sul pane che compriamo.
Per fortuna a Milano, dopo decenni di produzione industriale che ha levato sapori, odori e identità alla pagnotta, che l’ha precotta e surgelata, fioriscono botteghe che riabilitano il pane d’autore, riscattato finalmente dalle lavorazioni lampo o dall’abuso del lievito di birra.
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Quali sono le migliori? Valerio Visintin, critico mascherato del Corriere della Sera, ne ha scelte tre per ViviMilano, inserto del quotidiano meneghino.
Scopriamo quali sono.
1. Forno Collettivo
via Lecco, 15 – zona Porta Venezia, tel. 02 21067364
Secondo Visintin il pane di Forno Collettivo “è buonissimo”, ma bisogna darsi da fare perché, proprio perché tale, dopo le 15 non si trova più. Dovesse capitarvi, ricordate che potete anche prenotarlo.
Già, ma quale? Segnatevi i nomi, che sono particolari: s41 è la pagnotta entry level, come dicono a Milano. A lunga lievitazione, viene impastata con farine di grani antichi e costa 6 euro per 800 grammi.
Discovery invece, è una vera scoperta, perché l’impasto cambia ogni settimana. In media costa 6 euro per mezzo chilo.
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Aperto dal 30 agosto, Forno Collettivo è la creatura più recente di Davide Martelli e Alessandro Longhin, il duo a cui si deve l’apertura di The Botanical Club, micro distilleria di gin e cocktail bar come Idéal, e poi Champagne Socialist, wine bar dedicato ai vini naturali.
Se ci andate a colazione fiondatevi su Babka, una nuvola di lievitato proveniente dalla tradizione ebraico-newyorkese.
2. Panificio Davide Longoni
via Tiraboschi, 19 – zona Porta Romana, tel. 02 91638069
Lievitazioni naturali e grani antichi sono il mantra di Davide Longoni, applicato a una sorprendente varietà di pani: con olive, alle noci, all’uvetta. Il rovescio della medaglia sono i prezzi, che nel caso dei pani speciali possono arrivare a 12 euro. Ma toglietevi lo sfizio almeno una volta.
Altri pani da provare sono quelli di segale e farro, se vi piacciono, nati da farine coltivate in proprio a Chiaravalle.
3. Cannata Sicilian Bakery
corso Indipendenza, 5 – zona Città Studi, tel. 02 7380400
Tommaso Cannata da Messina, nel suo ruolo di asso della panificazione nazionale, ci mette la firma. Dal primo agosto ha portato a Milano i grani antichi siciliani: tumminia, farro lungo detto perciasacchi, russello, biancolila e formati di diverse pezzature per accontentare tutte le esigenze.
Ma la panetteria è multifunzionale (anche questo lo dicono a Milano): colazione con granita e brioscia splendidamente lievitata, focaccia messinese morbida e fragrante, merenda con il “Pitone“, il classico street food messinese, e cena a base di arancini fatti con riso catanese.
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Chiaramente anche i pani speciali parlano siciliano: mandorle, olive, capperi e pomodori secchi sono i più richiesti.
[Crediti | Corriere della Sera]