Un palazzo del 1180 in Via Luccoli – uno dei vicoli “larghi” del centro storico di Genova – ospita il Mugugno che, senza troppi giri di parole è entrato tra i miei posti preferiti dove fare aperitivo. È un ibrido tra bar e piccolo ristorante con cappa a vista, in cui la clientela eterogenea si sente evidentemente a proprio agio.
Il nome è un programma, poiché in città il mugugno regna sovrano, su tutto. Si tratta di una voce genovese di origine onomatopeica che si riferisce a una “espressione sommessa di scontento, lamento, lagnanza, brontolio. Nel vocabolario marinaresco, brontolio di critica a un ordine dato, pur eseguendolo.”
Si dice che i marinai di Camogli, reputati i migliori del mondo, per antico privilegio avevano rispetto agli altri, paga migliore e diritto al mugugno.
Non troppo tempo fa si è fermato in questo posto l’ultimo marinaio ingaggiato con diritto di mugugno: verità o nota di colore inventata ad hoc? Poco importa: varcata la porta del locale non c’è proprio spazio per lamentarsi (c’è anche il WiFi a disposizione).
L’accoglienza è curata da Claudio Vaccaro, che è il proprietario, e dietro al bancone si trovano Federico Alfieri e Federico Ferretti, rapidissimi nel servire la clientela. Luca Lorefice e Federica Canizzaro – definita l’artista del piattino degli aperitivi – completano il team.
La colazione comprende le brioche di Tagliafico, storica pasticceria genovese garanzia di altissima qualità e i tè di Peter’s Tea House che ha la propria rivendita a qualche vetrina di distanza.
Si diceva qualche riga sopra che è prevista l’attività di piccolo ristorante: qui le specialità da provare sono la grigliata e l’offerta di salumi (coppa, pancetta, salami da Piacenza e poi porchetta, lardo in crosta), che spesso accompagna l’aperitivo in quantità generosa.
Il pane per hamburger e la focaccia al formaggio sono disponibili anche per celiaci. Mugugno aderisce al Coalvi – Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, per garantire alla clientela la tracciabilità della carne bovina di Razza Piemontese che viene servita (tagliata, hamburger, scamone, filetto, sottofiletto).
Chi gradisce il pesce non resterà deluso: il cuoco Andrea Maccari propone i gamberoni in pasta mandorlata, il tonno al sesamo o al pistacchio, acciughe quando la stagione è giusta.
Capitolo a parte lo meritano i formaggi della Garfagnana (percorino alla cenere in barrique, pecorino al forno IGP, pecorino rosso) e l’imperdibile mozzarella di bufala (autentica) della Masseria Lupata di Salerno. Buonissime le torte di verdure, altra tipicità genovese.
La scelta di birre è limitata, viceversa la cantina è ben fornita: il suggerimento è farsi consigliare da Claudio, poiché la carta dei vini cambia frequentemente.
La chance
Aperitivo al piano superiore, davanti alla finestra che svela l’età del palazzo, con un bicchiere di Ripasso e un piattino preparato a sorpresa dalla cucina.
Mugugno
Via Luccoli, 24r – Genova
Orario: lun-gio 7.30 – 22,30; ven-sab 7.30 – 2
Cena solo con prenotazione
Domenica chiuso.
[Crediti foto: Ilaria Miglio]