Ancora una volta, la gelateria migliore della Campania (date uno sguardo alla nostra Gourmap di gelaterie, se non l’avete ancora fatto) si trova in un paesino misconosciuto e senza particolari attrattive, né per la vita quotidiana e figurarsi per altro. La Gelateria Di Matteo, a Torchiara, gioca la parte del leone: sembra l’unica attrazione valida per cui spingersi fin quassù. Siamo in terre di esodi continui, un pezzo d’Italia che vive soltanto d’estate, quando ce la fa a vivere, ché con la pandemia è tutto più strano, tutto stranamente ragionato, gli spostamenti centellinati.
Se prima quel rosario di paesi si sgranava senza interruzioni tra un nome e l’altro (Rutino, Lustra Cilento, Montecorice, Orria, Omignano, Cicerale, giusto per dirne qualcuno), nella nuova fase della pandemia ci sembrano soltanto echi di posti dimenticati. Se prima – prima, prima del Covid s’intende – questi posti avevano una qualche chance di vivere, ora sembra tutto più dimenticato e sbiadito, purtroppo.
Tornando alla Gelateria Di Matteo: dalla nostra ultima visita dello scorso anno ben poco è cambiato. Nella frazione Sant’Antuono, nel tardo pomeriggio di fine giugno i colori sono gli stessi di sempre: virano su una fotografia giallina da western di Sergio Leone; così come l’insegna, che sembra essere stata apposta lì una cinquantina d’anni fa e mai più rinnovata.
Una gelateria che è lo specchio del suo proprietario: Raffaele Del Verme, una cinquantina d’anni di slang cilentano, pochi spostamenti e pure poche parole, a dire il vero. Ci troviamo di fronte all’antidivo per eccellenza: una figura che in Campania è davvero poco frequente, con così tanti volti culinari vittime della cucina televisiva e dei rotocalchi.
I tavolini in plastica, l’aspetto deliziosamente trasandato (i curatori delle serie Netflix sul cibo ne andrebbero matti, anzi, di più), completano l’esperienza singolare di questa gelateria che davvero ha nulla di patinato.
L’esperienza, il gelato
Quando vi dicevo che è rimasto tutto immutato, beh, un po’ mentivo. Qualcosina, in realtà, è cambiato. A piccoli passi, l’esperienza da Di Matteo a Torchiara si è ampliata, cercando di allinearsi a quella di altre grandi gelaterie italiane, che offrono anche una selezione di pasticceria (o di bistrot, se così possiamo dire), accanto alle proposte principali.
Se sul podio resta il gelato, a corollario del tutto è possibile assaggiare una piccola selezione di burrosa biscotteria, niente avanguardismi ma tantissima sostanza: cookies, biscotti al burro con mandorle o pistacchi o ancora cioccolato. L’aspetto è quello dei biscotti caserecci, anche qui la lavorazione dell’ingrediente è portata al minimo, così come il tenore degli zuccheri.
Marmellate e confetture, con qualche gusto inusuale per la zona (tipo il kumquat), rispecchiano il leitmotif della gelateria: ci ritroviamo della frutta in vasetto, anche qui con lo zucchero pressoché assente.
Immutato – o quasi – il comparto del gelato. Le carapine sono le stesse di sempre: una dozzina o poco più, con i grandi classici che hanno reso questo posto un punto d’arrivo per la conoscenza del gelato in Italia. Qualche sorbetto di frutta (ed uno di cioccolato, a dir poco profetico), le solite creme
La scena del gelato è tutta presa da cioccolato, pepe e cannella: un gusto che non è un must have della vetrina di Raffaele Del Verme, presente da qualche tempo a ritmi alterni ma, al momento, stabile.
Il gusto caramello salato è, a ben ragione, uno dei gusti migliori tirati fuori dalle carapine di Raffaele Del Verme. Il pizzicorio salato lascia ampiamente spazio alla rotondità del cioccolato, lasciandosi mangiare anche da chi potrebbe avere più di una riserva.
Ancora una volta, non ci troviamo di fronte ad un gelato che è “al gusto di”, ma è “un gelato di”. Per quanto riguarda tecnica ed applicazione del processo del freddo, siamo sicuramente di fronte ad uno degli esempi migliori della gelateria italiana: il successo, che va ben oltre i confini di Torchiara, dà ragione. Spingendosi di più su qualche sperimentazione, su concentrazioni di gusto, strizzando un po’ l’occhio magari a certe “stravaganze” che non sono insolite a Raffaele Del Verme, potremmo davvero avere in Campania un gelato da “oltre il Rubicone”.
Però, forse, Raffaele Del Verme ci piace davvero così com’è, senza la ricerca dell’imitazione di qualcun altro.
Opinione
La Gelateria Di Matteo, a Torchiara, è senza dubbio la migliore della Campania per il 2021. Non è certo una novità, visto che Raffaele Del Verme è una certezza nel panorama dei gelatieri italiani. Ricerca della materia prima, studio certosino, dedizione e, non ultimo, un grado zuccherino sotto l’alta media del territorio. Gli abbinamenti ricalcano i classici, con qualche insolito che fa piacere, come cioccolato pepe nero e cannella. Sempreverde fichi alloro e mandorle un nuovissimo e goloso cioccolato caramello. Visita decisamente da fare: se siete nel Cilento costiero (o interno..) in vacanza, merita la deviazione. Se siete di quelli che fanno i pellegrinaggi per il gelato, è una delle vostre mete.
PRO
- Se siete in Cilento, raggiungibile dalle vostre postazioni vacanziere
- Il miglior gelato della Campania
- Gradevole novità: una piccola offerta di biscotteria secca
CONTRO
- Difficile da raggiungere, a meno che non siate patiti del gelato
- Non tutti potrebbero gradire l'aspetto (un po' volutamente, un po' no) retrò del locale