Se nel 2019 selezionare le migliori gelaterie di Napoli e provincia seguendo i criteri Dissapore è stato difficile, nel 2020 la situazione non è affatto migliorata. Piccolo passo indietro: fino a marzo scorso avevo approntato una piccola lista di gelaterie nuove da visitare, con una qualche potenzialità. La pandemia di Covid19 ha spento la maggior parte di quei singulti di gelato naturale che, qua e là, sembravano voler dire la loro.
C’è da dire che Napoli si conferma una città dove il gelato è amato e mangiato in ogni sua forma e gusto, pure troppo. Non sono infrequenti, nella città partenopea, i franchising di gelaterie artigianali. Ne ritroviamo diverse, con ottimi incassi e talvolta spunti interessanti: non abbastanza, però, per entrare nella prestigiosa classifica Dissapore.
Un ripassino dei criteri Dissapore in fatto di gelati fa sempre bene: è gelateria artigianale quella che non utilizza semilavorati per basi (le polveri), conservanti e addensanti artificiali (è ammessa la sola farina di semi di carrube), che sceglie materie prime facili da rintracciare. E ancora, è una gelateria artigianale quella che si focalizza sulla stagionalità degli ingredienti e fa ricerca.
Ça va sans dire, artigianale non significa sempre “artigianale” e soprattutto non sempre è sinonimo di “naturale” così come “ricerca” non significa abbandonarsi alle stravaganze o alle trashate, tanto amate in territorio napoletano: fare galato al gusto Plasmon non è ricerca, a meno che non vi siate messi in laboratorio a cercare di ricreare il biscotto tanto amato anziché incastonarlo sopra una base fiordilatte.
Quindi, è facile intuire come nel territorio metropolitano ci sia un po’ di reticenza a lasciarsi andare alla ricerca gelatiera: ciò non significa che tavolta, non si riescano ad ottenere ottimi risultati focalizzandosi sui prodotti territoriali (essenzialmente frutta fresca) e qualche creazione estemporanea. Difficile invece trovare una gelateria che dedichi il progetto tutto alla ricerca, senza cedere ai gusti civetta, sul territorio napoletano. Siamo un po’ lenti a recepire le novità, ma insomma: Napoli, hai tutte le carte in regola per darti una mossa.
Un vero peccato per questa città, che vanta una lunga tradizione di cremerie: attività dedicate alla produzione e commercializzazione di latte e prodotti da latte, tra i quali formaggi, yogurt ed ovviamente il gelato. Cremerie che, d’estate, si spostavano sulla costiera sorrentina per la felicità dei turisti.
In maniera del tutto speculare allo scorso anno, le gelaterie di Napoli fanno da apripista ad una Gourmap ancora più golosa: quella della provincia di Salerno.
Nel frattempo, vacanzieri ed autoctoni napoletani, queste sono le migliori gelaterie di Napoli e provincia, rigorosamente in ordine di preferenza, dalla posizione 1 alla 6.
1. Cremeria Gabriele a Napoli
Un po’ Cremeria, un po’ coloniali, tanto pasticceria e tantissima gelateria: il via vai alla Cremeria Gabriele, in quel di Vico Equense, inizia con l’apertura e quasi non si esaurisce al termine della giornata.
Gusti consigliati: Come sempre, grande focus sui prodotti territoriali che in Cremeria sono valorizzati al massimo: concedetevi pure una coppetta di frutti freschi di stagione oppure utilizzate la suddetta per guarnire il gelato. Ottimo l’abbinamento tra sorbetto al mango, panna fresca e decorazione di more di gelso fresche; golosi il gusto Sinfonia (fiordilatte rinforzato con ricotta e mascarpone, crumble di biscotto al burro, mandorle salate, limone semicandito), Sfogliatella napoletana.
Prezzi: coppette e coni: piccolo 2,00 euro – medio 2,50 euro – grande 3,00 euro – extra-large 4,00 euro. Prezzo al chilo 16,00 euro
Indirizzo: Corso Umberto I, 8, Vico Equense (NA)
Orari: Aperto dal lunedì alla domenica, dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 16.00 a mezzanotte. Chiuso il martedì.
2. Gay Odin di Napoli
La fabbrica di cioccolato partenopea, con svariati punti vendita, si conferma anche come produttore di gelato di qualità. Immersi nell’atmosfera del negozio di coloniali, potrete scegliere tra pochi gusti selezionati. Va da sè ovviamente che il focus sia sui vari tipi di cioccolato: per i palati più strong, ottimo il gusto Foresta (dal nome del cioccolato a forma di tronco, iconico della fabbrica). Da sempre sono innamorata del gusto Pastiera: crema fiordilatte con aggiunta di ricotta e chicchi di grano, con canditi. Notevole anche yogurt, noci ed albicocca: yogurt da latte campano, variegatura con marmellata di albicocche pellecchielle del Vesuvio e noci.
Gusti consigliati: sorbetto al cacao; pasta di mandorle; yogurt, albicocca e noci; cioccolato al rum.
Prezzi: cono o coppetta: piccolo 2,00 – medio 2,50 (con panna) – grande 3,50 (con panna). Prezzo al kg 20,00 euro.
Indirizzo: Via Toledo, angolo Galleria Umberto, Napoli (altre sedi)
Orari: lun-sab 9.30-20.00; fino alle 21 la domenica.
3. Raki Gelateria a Sorrento
Tra i vicarielli di Sorrento, c’è la gelateria Raki. Una dozzina i gusti disponibili, molta frutta e creme ispirate ai prodotti della Penisola sorrentina. La gelateria è una nostra vecchia conoscenza che si conferma di anno in anno: la ricerca si focalizza essenzialmente sulla selezione del miglior prodotto per i gusti già collaudati: e va benissimo così, ci viene da dire. I sorbetti sono rinfrescanti e golosi allo stesso tempo, l’ideale per le serate afose, magari dopo un piatto abbondante di gnocchi alla sorrentina.
Gusti consigliati: buone le creme ed azzeccati gli abbinamenti: visibile uno studio alle spalle e nessun abbinamento azzardato. Abbiamo contato circa 15 gusti disponibili; durante la nostra visita di metà giugno, quelli forti erano sorbetto ananas e mango e crema della Nonna.
Prezzi: coppette: 1 pallina di gelato 2,50 euro; 2 palline 3,00 euro; 3 palline 4,00 euro; 4 palline 6,00 euro. Coni: 1 pallina 2,50 euro; 2 palline 3,50 euro; 3 palline 5,00 euro. Aggiunta panna: +0,50 euro.
Indirizzo: Via San Cesareo 48, Sorrento (Na)
Orari: aperto tutti i giorni dalle 11.00-00.00
4. Il gelato Mennella, Napoli
Toh, l’unico gelato che si fregia di essere “naturale” è in classifica anche quest’anno, dopo accurate riflessioni: nonostante i punti vendita siano diventati abbastanza, è innegabile che la pasticceria Mennella – con sede principale in quel di Torre del Greco – abbia creato un format di gelato di ottima qualità, concentrandosi su sorbetti ottenuti da frutta di alta qualità e creme che hanno l’olezzo seducente della pasticceria. Una nota di merito, sopra tutto, è la panna fresca: così buona da dare dipendenza. Inoltre, negli store, è possibile anche acquistare il latte di mandorla di produzione della pasticceria, oserei dire un unicum in Campania, oltre che i biscotti artigianali che trovate spesso in crumble nelle creme proposte.
Gusti consigliati: Mennella Rock (con crumble di biscotti della pasticceria Mennella), mandorla di Toritto e scorzette d’arancia candite, sorbetto ai gelsi del Vesuvio, sorbetto alla mela annurca. Tenete d’occhio le carapine con i gusti di stagione, ché possono variare anche a distanza di un paio di settimane in virtù della maturazione della frutta.
Prezzi: coni e coppette: piccolo 2,50 euro – medio 3,50 euro – grande 4,50 euro. Aggiunta di panna fresca +0,50 euro; cono bimbi 1 euro. Prezzo al kg 16 euro/kg.
Indirizzo: (sede visitata) Mennella Gelateria – Via Alessandro Scarlatti 97, Napoli.
Orari: 10.00-02.00
5. Gelateria Soave a Napoli
La “gelateria nella salumeria” c’è anche quest’anno, pressochè invariata rispetto al 2019. Situata nel quartiere Vomero, Soave è il sogno di ogni goloso che – come me – va a comprare un etto di mortadella MA esce dal negozio anche con un buon gelato in mano.
Invariata rispetto allo scorso anno, le carapine con i gusti naturali debitamente distanziate rispetto ai gusti richiesti dal mercato; così come invariato è il gelatiere dall’aria demodé, con camice d’ordinanza e mascherina. Scelgo la solita coppetta modalità Coppa dei Campioni, in odore di amarcord.
Gusti consigliati: una dozzina i gusti disponibili nelle carapine, tutti sul classicheggiante tra sorbetti e creme. Quest’anno, di nuovo da premiare cioccolato ed un “piacione” delizia al limone. Sempiterno lo yogurt, da latte Nobile degli Appennini Campani.
Prezzi: cono o coppetta: piccolo 2,00 euro – medio 2,50 euro – grande 3,00 euro. Aggiunta panna: +0,20 centesimi. Prezzo al kg: 20,00 euro
Indirizzo: via Alessandro Scarlatti 130, Napoli
Orari: aperto tutti i giorni dalle 8 alle 14 e dalle 16 alle 21
6. ROL Gelateria Napoli
Gelateria sul lungomare, incastonata tra i tremila tavoli e bazar dedicati alla gastronomia partenopea del così chiamato “Lungomare Liberato”. In realtà offre anche aperitivi e cocktail vari, rimpinguando probabilmente la proposta e sfruttando lo spazio a disposizione sul lungomare. Una dozzina i gusti disponibili – con qualche gusto civetta, purtroppo – ma essenzialmente quelli canonici da gelateria classica. Un focus interessante è quello sulle granite, che seguono il metodo di lavorazione made in Sicilia. Un buon approdo, sicuramente, per mangiare un gelato al lungomare senza restare delusi.
Gusti consigliati: Cuore di amarena; sorbetto ai limoni di Sorrento.
Prezzi: coppetta piccola 2,50 euro; coppetta grande 4,00 euro. Prezzo al kilo: non pervenuto.
Orari: 11-01 orario continuato.
Indirizzo: ROL Gelateria – Via Partenope 12, Napoli