Ognuno ha i propri riti quotidiani. C’è chi fa sempre la stessa strada per andare in ufficio. Chi compra la settimana enigmistica e principia da “Forse non tutti sanno che…”. Chi gioca al Superenalotto ogni secondo lunedì del mese. Chi piega i vestiti prima di far l’amore (ahi!).
Io, di pirsona pirsonalmente, ho la mania della colazione al bar (come altri su Dissapore: Milano, Torino, Roma, Bologna… )
Faccio sempre colazione al bar, anche la domenica mattina. Anche se sono in un rifugio montano: scendo a valle e cerco la prima insegna caffè.
La mia giornata non inizia senza un bocconcino (sono della squadra della colazione salata), un cappuccino e un enorme, salutare bicchiere d’acqua naturale che ho imparato a bere dopo aver visto “Caro Diario”.
Ho un paio di locali di riferimento, posti tranquilli, dove i baristi chiacchierano poco e i clienti si fanno i fatti propri: se il pranzo è un pasto efficiente o familiare, la cena una situazione romantica o caciarona, la colazione è una liturgia sostanzialmente solitaria e guai a chi rompe i testicoli.
Sono le otto di mattina, perbacco, chi vuol essere tormentato dalle chiacchiere?
La passione per la colazione al bar è intrinsecamente correlata a quella per la lettura del quotidiano cartaceo (non vale solo per me: infatti edicole e bar sono spesso adiacenti).
La mia mattina di solito funziona così: mi alzo; sveglio, lavo, alimento, faccio vestire due demoni incarnati in bambini di 5 e 6 anni, li porto all’asilo e a scuola e a questo punto sono stremato.
Passare da una fatica di questo tipo al lavoro, senza soluzione di continuità, sarebbe letale: dunque edicola e bar.
E dalle 8.30 alle 9 dedico mezz’ora tutta a me stesso. Ed è tra le mezz’ore più belle della giornata.
Certo, tutto ciò costa assai: giornale + acqua + bocconcino + cappuccino fa €4,30. Tutti i giorni. Più di cento euro al mese. È’ quel che costa una palestra di lusso, corso di spinning compreso.
Ma chi diavolo vuole andare in palestra? A chi diamine interessa lo spinning?
[Crediti | Link: Dissapore, immagine: Klat Magazine]