Non sono i tormentoni musicali a rappresentare un’epoca, ma certe granite siciliane. Volete sapere quale epoca? L’estate naturalmente.
Ne siamo così convinti che coltiviamo l’ossessione per la granita dal 2016, con le 10 migliori granite siciliane di Catania, Messina e del Resto dell’Isola. Poi è venuta la cliccatissima classifica delle 50 granite siciliane migliori del 2017, una coperta di Linus se volete andare per granite siciliane a colpo sicuro.
Ora, finalmente, è il momento dell’edizione 2018:
— ieri abbiamo scoperto le posizioni dal numero 50 al 26;
— oggi, come promesso, scopriamo le posizioni dal numero 25 all’1.
[La classifica delle 50 granite siciliane del 2018 sta arrivando]
[Le 50 granite siciliane migliori del 2018: da 50 a 1]
Non vi consumate nell’attesa di scoprire il bar-pasticceria numero uno, piuttosto, ripassate i criteri da soddisfare per chi è interessato a entrare in classifica.
Nel frattempo, sensibili al ricambio, abbiamo assicurato alla nuova classifica ben 13 nuove entrate, la più alta delle quali si trova al numero 4: complimenti al Caffè Apollo di Ortigia, Siracusa. Gusto dell’anno è l’anguria del Bambar di Taormina. Insospettabilmente cremosa, va provata senza esitazioni.
Detto e sottoscritto tutto ciò, siamo pronti a cominciare.
#25 CHIOSCO DEI CENTO CAVALLI – SANT’ALFIO (CT)
In un giorno imprecisato del 1300, seconda metà per i precisini, Giovanna d’Angió, regina di Napoli, insieme a 100 cavalieri, trova rifugio da un violento temporale sotto la gigantesca chioma di un castagno, probabilmente il più antico albero d’Europa. Di quella notte, come facilmente immaginabile, i siciliani narrano momenti di passione, dissolutezze e vergogne.
Il chiosco dei cento cavalli si trova nella piazza antistante il maestoso castagno. Prendersi una granita ascoltando Disperato erotico stomp rappresenta un momento di relax per i viandanti accorsi a visitarlo, come l’inevitabile chiacchierata con i proprietari, orgogliosi dell’amicizia con Lucio Dalla, a loro dire habitué del luogo.
Classici gusti a parte, fino a metà luglio impazza la ciliegia, imperdibile, preparata non con la classica mastrantonia, ottima varietà local, ma con la biganó di Sant’Alfio, più morbida e voluminosa.
Gusto consigliato: Ciliegia
Consiglio per intenditori: non fermatevi al castagno dei Cento Cavalli, proseguite per vedere il Castagno della Nave, vecchio tremila anni e ancora più maestoso, anche se meno famoso.
Chiosco dei Cento Cavalli – Piazzale 100 Cavalli, Sant’Alfio (CT)
#24 SAVIA – CATANIA
Istituzione catanese, centro del centro etneo, battezzato da Federico De Roberto ne ‘I Vicerè’ Salotto della città.
Ai tavoli i turisti consumano la granita, e visto si trovano nel tempio conclamato dell’arancino catanese, alternano una all’altro con dubbio istinto gourmet (compreso il ministro dell’Interno Salvini).
Gestiscono Savia due gemelli cui il successo della pasticceria sembra far bene, fatto sta che sembrano non invecchiare. Eppure mantenere alto il livello di Savia non è semplice, con quei numeri! Quaranta dipendenti, arancini fritti a chili, file chilometriche (soprattutto nel giorno di Sant’Agata, patrona della città).
Tollerano con signorilità anche qualche malalingua, specie quando c’è di mezzo una classifica delle granite.
Le abbiamo provate anche stavolta, e a ogni gusto dobbiamo riconoscere consistenze ammirevoli. Tra i gusti prevale come ogni anno la fragola. Buona la panna fresca, superiore alla media catanese.
Gusto consigliato: fragola
Consiglio per intenditori: arancino alla catanese, che Savia dopo ampio dibattito chiama arancinU
Pasticceria Savia – Via Etnea, Catania
#23 BAR DE LUCA – BRIGA MARINA (ME) | – 7
Tre generazioni di gelatieri: De Luca è una piccola gelateria posta lungo la via principale a Briga Marina, località balneare a pochi chilometri da Messina.
Nonostante si trovi in un paese balneare, le granite e i gelati qui si trovano tutto l’anno. (Cosa non sempre scontata).
La grande varietà dei gusti disposti nei tanti pozzetti lungo il bancone, sembra non voler tradire l’autenticità della granita, pur innovando i metodi di lavorazione. Limoni nostrani e prodotti dell’isola sono la parola d’ordine delle granite.
Gusto consigliato: fragole di bosco
Bar De Luca – Via Nazionale 208, Briga Marina, Messina (ME)
#22 QUARANTA – CATANIA
Il caldo del centro catanese è simile a quello che si prova mettendosi in pieno agosto davanti a uno split di aria calda, di diverso ha che è anche terribilmente umido. Per questo il lungomare di Ognina attira come calamita, con l’illusione della frescura portata dal mare.
Quaranta si trova alla fine di questo lungomare, vicino a porticciolo della città che vive di vita propria e in cui ad ogni scoglio viene dato affettuosamente un nome dai vecchi bagnanti.
Il sapore della granita ai gelsi qui non fa una piega: è equilibrato e pulito, è uno di quei casi in cui il colore non inganna.
Gusto consigliato: Gelsi
Consiglio per intenditori: Passate da Nitto, a pochi metri di distanza, per una frittura di pesce o frutti di mare da consumare in piedi
Pasticceria Quaranta – Piazza Mancini Battaglia 17, Catania
#21 BAR NOVIZIATO – MESSINA | – 14
La granita ai gelsi in Sicilia è buona fin dove si vede l’Etna, perché è qui che se ne raccolgono i migliori. Cosa significa? Che nel catanese è migliore rispetto al messinese.
Ne fa eccezione il bar Noviziato: un piccolo chiosco con spazio all’esterno, su una curva in salita talmente ripida che preferiamo farla in auto, e il mare che si vede da lontano.
I gestori sono giovanissimi e possiedono una buona dose di quel sano e naturale attaccamento alla tradizione, forse troppo, a tal punto che all’interno rimane arredato alla buona, con un mosaico che fa girare la testa.
In ogni caso pane pane, vino vino, la granita la si serve dalla finestra.
Gusto consigliato: gelsi con panna
Bar Noviziato – Viale Italia 4, Messina
#20 IL TUO GELATO 2 – MARZAMEMI (SR) | – 5
In Sicilia ci sono i granitieri che fanno la granita e basta, senza fronzoli, come fosse la cosa più naturale del mondo. Ci sono poi quelli che ne seguono le sorti, studiano ogni dettaglio, mitizzando i maestri della granita.
È il caso di due giovani fratelli, figli d’arte, coadiuvati da qualche giovane e magra collaboratrice dietro il bancone. Appassionati di granite e gelato, ambiziosi, forse anche troppo.
Sarà che siamo nella provincia delle mandorle, ma la granita mandorla tostata è talmente intensa e ricca di mandorle che rientra appena nei limiti di una granita dalla consistenza leggera.
Sorpresa, quella al limone, che troviamo ottima in un bar che non è di periferia, fatta con limoni spremuti a mano, con spremiagrumi manuale.
Gusto consigliato: limone
Il tuo gelato 2 – Via Letizia 7, Marzamemi (SR)
#19 BAR TORINO – MESSINA | – 7
Caffè espresso lungo e zucchero, lavorazione a pala con la campana della Carpigiani, assolutamente tradizionale, il risultato è una mezza con panna cremosa con un intenso aroma di caffè, come Messina comanda.
Tanto da diventarne l’emblema per i messinesi, che da cinquant’anni in questo piccolo bar della Via Cavour consumano la granita velocemente e al bancone.
Gusto consigliato: Caffe con panna
Bar Torino – Corso Cavour 153, Messina (ME)
#18 CAFFE CIPRIANI – ACIREALE (CT) | – 10
Si potrebbero trascorrere ore ad osservare ogni singolo dettaglio della chiesa di San Sebastiano, un monumento di perfezione barocca scelto spesso dai novelli sposi di Acireale.
Una pasticceria come quella di Cipriani non poteva che essere qui dove è, anche se perde qualche posizione rispetto allo scorso anno, quando avevamo trovato impeccabile ogni singolo gusto.
I camerieri servono la granita impettiti da gilet e “coppola” elegante, chiedendo se la brioscia la preferiamo fredda o riscaldata. E dato che ormai in Sicilia l’abitudine di riscaldare la brioscia sta prendendo il sopravvento, ci accontentiamo che lo chiedano direttamente, almeno da fredda ne percepiamo la qualità
Gusto consigliato: Gelsi
Caffe Cipriani – Piazza Lionardo Vigo 3, Acireale CT
#17 CAFFE SICILIA – NOTO (SR) | – 4
Lo hanno definito il signore delle granite. La puntata di Chef Table trasmessa da Netflix che lo vede protagonista ha ricevuto addirittura una nomination agli Emmy Awards. Eppure, il pedigree televisivo non basta per entrare nella top ten della classifica di Dissapore.
Nel cuore di Noto, elegante e barocca come sempre, abbiamo faticato a trovare un tavolo tra turisti italiani e stranieri che gustavano la granita di Corrado Assenza, lottando contro qualche ape ingolosita dal limone.
Questa volta abbiamo scelto tre gusti di granita -mandorla di Noto, albicocca e gelsi- serviti nelle consuete tazze di ceramica bianca.
Abbiamo trovato la struttura, gradevole agli occhi e al palato, leggermente più solida rispetto al passato. Leggero e aggraziato, il gusto mandorla non ha espresso il sapore atteso, mentre i gelsi sembravano colti in anticipo rispetto al punto ideale di maturazione. Grande assente, nel gusto albicocca, la dolcezza: poco lo zucchero e la frutta eccessivamente aspra.
Per carità, sono le scelte consapevoli e nutrizionalmente corrette di un ricercatore inesausto come Assenza, profeta del less is more in una regione, la Sicilia, dove chi sottrae invece di aggiungere in pasticceria corre un bel rischio. Il risultato tuttavia, almeno questa volta, non è stato all’altezza della fama.
Gusto consigliato: fragola e pomodoro
Caffe Sicilia – Corso Vittorio Emanuele 125, Noto (SR)
#16 CAFE SOLAIRE – ACI TREZZA (CT) | + 6
Terra epica, Acitrezza. Alzi la mano chi non ha studiato l’inganno di Ulisse a Polifemo, o l’illusione immortale dei Malavoglia, che andarono per arricchirsi e finirono con l’affunnare insieme alla loro barca.
Se ci fosse stata la granita al posto dei lupini, magari il fine sarebbe stato lieto, come dimostra il successo della granita, questa sì senza inganno né illusione, della granita del Cafe solaire.
La piazza è piccolissima, il bar ancora di più: d’estate è affollato di catanesi che da queste parti si bagnano in mezzo agli scogli e adorano pranzare con la granita.
Il pistacchio potrebbe apparire di un verde troppo luminoso, ma il gusto la fa vinta sull’aspetto.
Gusto consigliato: melone cantalupo
Gran Cafè Solaire – Via Provinciale 81, Aci Castello (CT)
#15 DODDIS – MESSINA | + 1
La via Garibaldi di Messina è un brulicare di pasticcerie gelaterie, che si trovano tutte lungo i marciapiedi ai lati della via, in un’atmosfera cittadina ma non proprio da sogno.
Doddis cerca di compensare con l’eleganza degli arredi interni, tanto da essere considerato il salotto buono dei messinesi: bancone in legno e i vitelloni della città che consumano la granita.
Sarà per le fragole di bosco poste sopra che fanno la differenza, sarà perché il suo aspetto parla di naturalità indiscussa, ma la fragola con panna rimane un must.
Gusto consigliato: fragola con panna
Doddis – Via G. Garibaldi 414, Messina
#14 BAR F.LLI PATANE’ – POZZILLO (CT) | – 8
“Mi chiamo Franco Patanè, e lei quanto zucchero mette nella granita al limone?”
Occhi azzurri, quasi di ghiaccio, camicia a maniche corte e vacanziera, atteggiamento da Brucaliffo, Franco Patane è il professore delle granite. E ha una naturale predisposizione a interrogare, soprattutto se si tratta del suo argomento preferito.
Pozzillo superiore, frazione di Acireale, è terra di limoni verdelli. Patanè aggiunge all’asprezza del verdello le vescicole dei finger lime che coltiva lui stesso.
Messe sulla sua granita al limone ghiacciandosi diventano in bocca come caramelle.
Gusto consigliato: Limone e fingerlime
Consiglio per intenditori: gelato fior di latte
Bar F.lli Patanè – Via Chiusa degli Ulivi, 67, Pozzillo fraz. di Acireale (CT)
#13 PASTICCERIA F.LLI RUSSO – SANTA VENERINA (CT) | – 3
Dal 1880 la pasticceria Russo, con i tre fratelli Russo, è custode dell’autentica tradizione dolciaria siciliana.
I gusti della granita sono rigorosamente quelli tradizionali: dai gelsi al limone, dalla mandorla alla fragola, tutto ha il sapore di un’Etna calda e antica.
La granita qui si consuma abitualmente con il cornetto al miele dell’Etna. E se non si resiste si può aggiungere un cannolo alla crema, e se non si resiste ancora si può anche provare una tortina paradiso.
Gusto consigliato: Gelsi
Consigli extra: Cornetti al miele.
Pasticceria F.lli Russo – Via Vittorio Emanuele 105, Santa Venerina (CT)
#12 PASTICCERIA GIULIO – CAPO D’ORLANDO (ME) | – 3
È la migliore pasticceria di capo d’Orlando, per questo entrare per ordinare una granita e resistere alla tentazione di mordere uno dei tanti dolci in vetrina è difficilissimo.
Ma anche la granita al mandarino non è da meno e quest’anno questo gusto conferma il suo primato siciliano: rinfrescante e dall’aroma inconfondibile e intenso, senza mai risultare troppo.
Sarà perché è fatta con mandarini del luogo o sarà perché da Giulio ogni prodotto che abbia a che fare con gli agrumi ha qualcosa di speciale, anche nella pasticceria.
Come il tronchetto al limone, dal colore giallo talmente vivace da far venire il dubbio che sia troppo limonoso. Ma dal gusto e dall’aroma talmente fresco da farsi mangiare a chili.
Gusto consigliato: mandarino
Consiglio per intenditori: tronchetto al limone o le famose palle del presidente.
Pasticceria Giulio – Via Giovanni Amendola 25, Capo d’Orlando (ME)
#11 BAR SAN DOMENICO – ACIREALE | + 27
Pochi sono i gusti reinventati, abbinamenti fantasiosi, interpretazioni e rivisitazioni, frutto di creatività dei granitieri che ci convincono in fatto di granite. La mandorla araba del San Domenico è uno di questi.
Presentata per la prima volta alla Nivarata di qualche anno fa, stravinse l’edizione, e ancora oggi resiste per l’assoluta sensazione di freschezza. E’ a tal punto azzeccata da diventare un classico.
La granita è fatta con la mandorla corrente, o romana, di Avola, più arrotondata della pizzuta, e con una percentuale di mandorle amare molto bassa, anice stellato e infine cannella.
Al San Domenico anche il pistacchio fa la differenza, creata con il pistacchio di Bronte, la cui dolcezza garantita si percepisce ad ogni boccone.
Gusto consigliato: mandorla araba, pistacchio, gelsi
Bar San Domenico – Piazza S. Domenico 27/28, Acireale (CT)
#10 DELICIOUS CAFE- CAPO D’ORLANDO (ME) | Nuova entrata
Nell’isola pedonale alle spalle del municipio di Capo d’Orlando, sotto alberi di arance, il Delicious cafe è punto di riferimento fino alle prime ore della notte.
Si definiscono non a caso granitieri: provate a immaginare un gusto qualsiasi, da Delicious lo troverete.
La grande quantità di granite e la varietà dei gusti proposti non ha però mutato la qualità dei prodotti, della frutta fresca in particolare. Si va dal lampone al passion fruit, dalla fragola alla pesca, fino a ricotta e alla nutella (la scelta per queste ultime proposte è l’unica sbavatura). Fatto sta che vedere passare questi tanti colori (naturali) di granite è un piacere che rinfresca già alla vista.
Il signor Francesco Lazzara, il titolare, si reca sul luogo per selezionare anche i gelsi dell’Etna. Nel frattempo lo sostituisce egregiamente il nipote, che ci tiene al suo aspetto e per lo scatto cambia la maglietta.
Gusto consigliato: mango
Consigli extra:le granite sono così buone che non hanno bisogno della panna (ma prendete la brioscia, ne vale la pena).
Delicious Cafe – Via Giovanni Amendola 55, Capo d’Orlando
#9 BAR EDEN – MESSINA | – 7
È il bar più vicino alla Calabria, che da Torre Faro sembra potersi toccare con la punta di un dito, ma la granita dell’Eden rimane siciliana.
Ristrutturato in soli due mesi, prima della bella stagione, ha assunto uno stile vagamente marinaresco.
Rimane intatta la sostanza: la granita dalla consistenza e gusto impeccabili.
La brioscia merita un capitolo a sé stante. Non tanto per le dimensioni, quanto per il profumo irresistibile di vaniglia, e il fatto che sia sempre calda (cosa non scontata perchè molti granitieri la propongono riscaldata).
La ricetta rimane un segreto affidato solo a due persone: il signor Santo naturalmente, che le prepara a tutto spiano, e il suo fido collaboratore.
Gusto consigliato: pesca
Bar Eden – Via III Palazzo 3, Messina
#8 BAR DEL SUD – MESSINA | Nuova entrata
Piccolissimo bar nel centro di Messina con due tavoli da bistrot posti fuori. Dietro il bancone due o tre giovani che preparano gelati e granite, e alle casse la signora Elisa: occhi azzurri, bionda e minuta ma con la risolutezza e il coraggio di un uomo.
Inizia la sua storia al Bar del Sud come dipendente, fino a quando i titolari dopo quarant’anni decidono di chiudere. Allora prende il gruzzoletto raccolto in tanti anni e acquista il Bar mantenendone intatti nome e fama.
La granita è leggermente più voluminosa di quella tipica messinese, il gusto morbido e leggero. La brioscia dalle dimensioni standard stupisce per il profumo di vaniglia.
Gusto consigliato: fragola.
Consiglio per intenditori: gelato al gianduia.
Bar del Sud – Via G. Garibaldi 85, Messina
#7 BAR ALECCI – GRAVINA DI CATANIA (CT) | – 2
Alecci è stato tra i primi a rivolgersi ai produttori di Bronte per un gusto ancora poco conosciuto nella granita: il pistacchio.
Anche oggi resta tra i migliori, insieme a tanti altri gusti che per estetica e consistenza fanno del bar Alecci la scuola della granita catanese, nonché l’indirizzo preferito dagli abitanti della città etnea.
Unica controindicazione: la multa per il parcheggio selvaggio dell’auto comminata senza soluzione di continuità dai solerti vigili, sempre presenti lungo la via trafficata.
Gusto consigliato: Pistacchio
Consiglio per intenditori: Panzerotto alla crema
Bar Alecci – Via Gramsci 60, Gravina di Catania (CT)
#6 BAR LA TIMPA – SANTA MARIA LA SCALA (CT) | – 3
Ci sono posti, come La Timpa a Santa Maria la Scala, micro frazione di Acireale, in cui il cliente non ha sempre ragione e i convenevoli semplicemente non esistono. Se si riesce a mangiare qualcosa bisogna pure ritenersi fortunati: prendere o lasciare.
Però la ‘ranita alla mantola‘ di Celestino Gaetana, in arte za Tanina (zia Tanina) ha il sapore delle mandorle vere e non di cocoina, la colla in pasta usata anni fa che odorava di mandorle amare.
Meriterebbe un pedigree araldico per quanto è buona, anche se nessuno sa lo zucchero che c’è, né quanta acqua. Di frutta però la zia Tanina ne usa un cesto di quelli grandi, e si sente benissimo nella granita che riempie il bicchiere di carta, da divorare al fresco della piazzetta sotto la “timpa”, il costone lavico dalla natura selvaggia, incantevole e silenziosa.
Per i ceti medi assai riflessivi e molto gourmet, un’esperienza che accarezza il sublime.
(Giusto un paio di avvertenze:
– Le granite vanno a ruba e spesso mancano le brioscie, nel caso provatele con il pane di casa e non tornerete più indietro;
– Se trovate il pavimento bagnato, aspettate che si asciughi. Non fate i permalosi né gli spiritosi, avete di fronte una donna siciliana di grande intelligenza, dalla battuta salace e pronta.
Gusto consigliato: mandorla, pesca.
Consiglio per intenditori: parmigiana di tonno.
Bar Trattoria La Timpa – Via Tocco 37, Acireale (CT)
#5 DA ALFREDO – SALINA (ME) | Nuova entrata
Un monumento alle granite eoliane nel largo e spazioso lungomare di Lingua, frazione di Santa Marina, nell’isola di Salina.
Alfredo ha gli occhi chiari e l’abbronzatura perenne di chi vive ogni giorno nei posti che noi comuni mortali sognamo. È come se avesse scritto in faccia: godetevi l’estate.
Monumento vivente alla granita qual è, oggi gira per i tavoli per rappresentare se stesso e chiacchierare con i clienti sempre numerosi. Al resto pensano i due figli maschi.
Quando ha iniziato, cinquant’anni fa, Alfredo faceva solo granite al limone e al caffè, per poi provare e riprovare la fragola, che all’inizio non veniva bene. Adesso l’assortimento è aumentato e varia con le stagioni.
La panna è vellutata e morbida, meno sublime la brioscia.
Due parole sulla famosa granita, simile nello stile a quelle che si fanno a Milazzo, fluida senza essere acquosa, espressiva nella concentrazione del sapore, ancora più enfatizzata, inutile nasconderselo, dalla maestosa vista su Lipari che si gode dal bar di Alfredo, e dal mare cristallino proprio lì, dietro quel muretto.
GUSTO CONSIGLIATO: Granita ai fichi e all’arancia
Consiglio per intenditori: il pane condito.
Da Alfredo -Via Marina Garibaldi, Lingua (Isola di Salina) ME
#4 CAFFE APOLLO – ORTIGIA | Nuova entrata
Apriamo il capitolo vizi: c’è chi cambia moglie, chi cambia auto, e c’è anche chi, ogni otto anni, cambia bar. È il solo vizio del signor Paolo Fortuna, indomito ricercatore di bar caduti in digrazia, che acquista, ristruttura e porta gli antichi splendori. Per poi ricominciare.
La vicende recenti lo hanno portato al Caffè Apollo. Siamo a Ortigia, antico nucleo di Siracusa che oggi è ormoni, voglia di vivere, sapori di mare e battaglioni di turisti.
Per la granita al limone ne centrifuga due, inclusi di buccia, piuttosto che lasciarla in infusione. E’ questo il motivo di tanta intensità nel gusto, oltre che nella scelta del limone femminello, una razza di limoni di Siracusa riconosciuto con il marchio Igp.
Ma a parte questo, se il limone si può trovare ottimo anche altrove, quel che altrove non si trova così buona è la granita ai fichi d’india: la dolcezza del frutto e i suoi sentori rimangono intatti, nonostante il frutto sia così restio alla lavorazione per via dei semi e la difficoltà di individuarne la maturazione migliore.
Da non perdere la brioscia con granella di pistacchio, e, su richiesta, la granita alla pesca con un po’ di malvasia.
GUSTO CONSIGLIATO: Fichi d’India
Consiglio per intenditori: brioscia con granelle di pistacchio
Caffe APOLLO– Largo XXV Luglio, 13, Ortigia (SR)
#3 BAR FIUMARA GIOVANNI – VILLAFRANCA TIRRENA (ME) | – 2
Il vincitore della classifica 2017 si trova ora al terzo posto.
Lo scorso anno arrivarono il pubblico encomio del sindaco di Villafranca, la promessa di eterna gratitudine da parte dei lettori entusiasti per la granita, come pure tsunami di critiche, specie dai messinesi, che da intenditori quali sono hanno fatto le pulci al bar Fiumara.
Noi l’abbiamo rimesso alla prova più volte: siamo ancora convinti di aver fatto la scelta giusta.
Per il concentrato di passione, storia e tradizione che le granite di Sebastiano Fiumara esibiscono: i gusti gelsi, fragola, caffè, cioccolato, fino alla panna e alla brioscia sono Sicilia in purezza. Come la semplicità dei gesti e l’accoglienza sempre sorridente.
Gusto consigliato: cioccolato
Consiglio da intenditori: mattonella
Bar Fiumara Giovanni – Via Antonello da Messina 12, Villafranca Tirrena (ME)
#2 PASTICCERIA MUSUMECI – RANDAZZO (CT) | + 2
Capita sempre in Sicilia, nella bella stagione, di incontrare un matrimonio, a volte un pò anomalo. E capita che di fronte a una bellissima chiesa ci sia anche una gelateria d’eccezione, quella di Musumeci.
Questa volta il secondo posto va a Giovanna Musumeci, che nella bella Randazzo, di fronte alla Chiesa di Santa Maria, prepara granite gloriose e raffinate.
Ventesima nella classifica delle 100 gelaterie artigianali migliori del 2018 di Dissapore, è seconda per le sue spumose allegorie (leggi granite). Mica male, visto che replicare un buon gelato con una granita ai limiti della perfezione non è per niente scontato. Ma a Musumeci riesce.
Contribuiscono la scelta della frutta, in arrivo soltanto dall’Etna, un’anima nerd portata con allegria contagiosa e il ruolo conclamato di secchiona della pasticceria siciliana.
Dovete provare la brioscia: l’abbiamo trovato diversa; impressione confermata dalle variazioni apportate dalla pasticciera di Randazzo, a iniziare dalle farine.
Ci trovate tutto, la fragranza del pane e i profumi della pasticceria
Gusto consigliato: lampone, e naturalmente pistacchio di Bronte
Consiglio per intenditori: Una sola raccomandazione: fermatela se parla troppo, ricordatele che siete lì per le sue granite
Pasticceria Musumeci – Indirizzo: Piazza Santa Maria, 5, 95036 Randazzo (CT)
#1 BAMBAR – TAORMINA (ME) | + 13
Acqua, zucchero, soprattutto frutta. In generosa quantità e stipata nelle cassette dietro un bancone due metri per due, dove almeno sei addetti danzano come in una finale di nuoto sincronizzato.
Se Taormina è colorata, il Bambar sembra un grande, variopinto carretto siciliano. I dipinti sono di Tino Giammona, artista taorminese che ha portato l’allegria dei fichi d’india e delle arance fino all’ingresso del bagno.
Sullo sfondo delle maioliche colorate, idolo dei turisti che lo amano smodatamente, “Saretto” ha cambiato destinazione d’uso alla bottega di lampadine della sua famiglia. Meglio fare granite, ha pensato.
Da quel giorno prepara 23 gusti di granita, tutti, nessuno escluso, invitanti e saporiti. Il capolavoro è l’anguria –non a caso gusto dell’anno– incredibilmente cremosa nonostante la predisposizione del frutto a cristallizzare.
Una molla più che un uomo, Rosario Bambara, per tutti “Saretto”: serve ai tavoli snocciolando in cinese, turco o giapponese le 23 granite diverse, arrogandosi non senza ragione il ruolo di amabasciatore internazionale della dolcevita siciliana.
Visti anche gli autodichiarati “400 vip” serviti in 22 anni di attività e diventati tutti supporter entusiasti del Bambar. E di “Saretto”, va da sé.
Gusto consigliato: anguria, lampone e in genere tutti i gusti alla frutta.
Consigli extra: quei 7 gusti in cui “Saretto” aggiunge il latte, che secondo i più ortodossi non sarebbero granita, ma chi riesce a resistere.
Bambar – Via Giovanni di Giovanni 45, Taormina (ME)