La fregola del gelato artigianale su Dissapore ce l’abbiamo da anni: dai bugigattoli con tre carapine fino alle gelaterie patinate e subissate di vetrofanie, ne abbiamo provate un bel po’. Alcune gelaterie, poi, sono un nostro tarlo: riferimenti assoluti, per un motivo o per l’altro, come C’era una volta a Benevento (non esattamente il caput mundi del turismo e del passaggio campano, sebbene vanti una lunga e gloriosa storia, dal bellissimo Arco di Traiano agli obelischi).
Adele Iuliano e Annamaria Spedicato, socie e gelatiere di C’era una volta, hanno una storia professionale di tutto rispetto. Folgorate sulla via del gelato in quel di Torino, diventano allieve del supergelatiere Gianfrancesco Cutelli per poi ritornare in terra natale ed aprire la piccola gelateria-scommessa a Benevento. Da circa tre anni, si sono poi trasferite nella ben più centrale Piazza Castello, beneficiando del tran tran quotidiano. La storia è lunga: la gelateria e il brand esistono da dieci anni, una cosa che in una città ben più popolosa potrebbe essere cosa da poco, provateci voi a farlo a Benevento.
Siamo andati a vedere com’è la situazione e vi descriviamo una piccola gelateria resistente che – possiamo dirlo – da dieci anni contribuisce con la sua piccola storia a raccontare il mondo del gelato di una minuscola parte d’Italia.
La gelateria
C’era una volta è situata in Piazza Castello, a Benevento: un piccolo snodo cittadino di passeggio e viavai quotidiano. Si tratta di una piccola gelateria votata al solo asporto, con delle vetrine frigo per i dolci semifreddi e altre proposte a metà tra la gelateria e la pasticceria. Il gelato è in carapina: non numerose queste ultime, ma danno una discreta panoramica di ciò che offre il territorio e la mano delle artigiane in questione. Dato lo spazio ristretto, c’è un’attenzione particolarmente scrupolosa per le norme anti-Covid: il distanziamento è rispettato ed aiutato grazie a dei cordoni di separazione tra banco e “sala”, l’ingresso dei clienti è scaglionato ed ho avuto modo di osservare il personale igienizzarsi le mani dopo ogni passaggio tra gelato-soldi in cassa.
Punto in più: il cartello unico degli ingredienti esposto in vista sugli scaffali dietro al banco, cosa che ogni gelateria che si fregia del titolo “naturale” dovrebbe mostrare sempre ai clienti.
Il gelato, l’esperienza
Peccato, peccato davvero non ci sia (almeno al momento della mia visita) la possibilità di sedersi dinanzi la gelateria per assaggiare un bel po’ di gelato dalle carapine. L’offerta delle granite, di tipo siciliano, ingolosisce non poco. Quella alla mandorla disseta e crea dipendenza.
Le creme sono realizzate a partire da latte proveniente da latterie sannite ed ingredienti di agricoltura locale, laddove possibile. Così nascono piccoli capolavori come il gusto Amalia (fiordilatte “rinforzato” con panna, polpa di amarene e nocciole pralinate). Oppure ancora, il Pesto Campano: nome che strizza l’occhio a qualche revanscismo ma è pura golosità.
Una crema al limone, con basilico tritato e gherigli di noci. Un altro gusto da non perdere è mandorla cruda e limone: la sensazione è quella di una granita, dissetante. Buone le lavorazioni del cioccolato, con quello classico a battere forte.
I sorbetti raccontano molto del luogo, del Sannio. Il sorbetto ai gelsi neri grida freschezza e dolcezza, una golosità sana, insieme al sorbetto alla pesca tabacchiera e quello all’amarena.
Opinione
C’era una volta è un gioiellino di gelateria artigianale collaudato. I prezzi sono assolutamente in linea con la proposta offerta: il gelato è prezzato 20,00 euro al chilo, le coppette partono dai 2,20 euro a salire. Le dimensioni sono discrete, quindi ci si può accontentare anche di una sola coppetta (ma vi sfido). Senza perderci troppo tempo, questa è una gelateria che vale la visita: spero possiate avere qualche occasione di visitare Benevento (che da sola conta ben cinque musei, un Arco di Traiano e un obelisco), magari durante qualche visita già organizzata per vigne e filari sanniti.
PRO
- Grandi sorbetti e granite siciliane
- Gusti "signature" imperdibili
CONTRO
- Il locale fa solo asporto, se vi sembra un difetto