Oh, bene. Come se valutare un ristorante non fosse già abbastanza estenuante. Finora mi toccava tenere conto di: 1) posizione pro materie prime biologiche 2) reperimento delle stesse a distanza ragionevole 3) correttezza nel trattamento del personale… e degli animali… e del mio cane 4) sollecitudine nell’emissione di regolare scontrino 5) amabilità in presenza di neonati e/o bambini, inclusa tolleranza verso l’allattamento al seno e la ricostruzione della corsa delle bighe di Ben Hur a opera di duenni.
Ah, e il cibo (lo stavo scordando).
E da oggi: cosa pensa il ristorante – sottoposto a così accorto scrutinio – del matrimonio gay?
Vi pare una domanda bizzarra da porvi durante il pranzo? Eppure negli Stati Uniti non si parla d’altro.
I fatti: Dan Cathy, presidente della catena di fast-food Chick-Fil-A – 1608 ristoranti e 4 miliardi di $ di fatturato lo scorso anno – ha dichiarato, nel corso di un’intervista alla Baptist Press, la sua avversione per i matrimoni omosessuali (o meglio, il suo “sostegno alla famiglia tradizionale”, perché tutti sappiamo che il matrimonio omosessuale costringerà tutti gli etero sposati a divorziare e a sposare dei gay).
Questa affermazione segue le denunce contenute in un rapporto dell’associazione per i diritti degli omosessuali Equality Matters, che stabilisce che Chick-fil-A ha donato, tramite la sua Fondazione benefica, più di 2 milioni di $ a gruppi anti-gay solo nel 2010.
Negli USA il tema è caldissimo: a maggio scorso il Presidente Obama ha pubblicamente dichiarato il suo supporto alle unioni omosessuali, un’affermazione che però non comporterà nessun diretto intervento legislativo – sono infatti i singoli Stati a decidere nel merito (finora il matrimonio omosessuale è legale in 6 Stati, altri sono sull’orlo della ratifica).
Gli attivisti gay hanno immediatamente proposto il boicottaggio della catena, rinunciando quindi ai – sembra – buonissimi panini ripieni di pollo fritto (che hanno però un’inquietante somiglianza con Apollo, il famigerato panino dell’Autogrill con la cotoletta). Inoltre, hanno varato una mobilitazione per il prossimo 3 agosto, invitando tutti ad andare a scambiarsi baci omosex di fronte ai Chick-Fil-A.
Non prima, però, del “Chick-Fil-A Appreciation Day” creato dagli ex candidati presidenziali della destra ultrareligiosa Rick Santorum e Mike Huckabee. In questo caso, la giornata in programma per il 1 agosto prevede di mostrare il proprio sostegno alla famiglia tradizionale… mangiando da Chick-Fil-A (niente Chicken Party? Niente matrimoni eterosessuali celebrati sul posto? Che noia).
E proprio ieri il Comune di Milano ha approvato l’istituzione del registro delle Unioni Civili, che riconosce le coppie di fatto – eterosessuali e omosessuali – residenti in città. Come reagiranno i ristoranti? Io sono pronta!
Così so dove andare a mangiare. O dove andare a limonare in segno di protesta, nel caso.
[Crediti | Link: BPNews, Equality Matters, Chick Fil-a, Corriere. Immagine: Gawker]