Normalmente le code girano intorno all’isolato, ma approfittando di una serata insolitamente loffia sono stata a provare il Magnum Pleasure Store di Milano, di cui Dissapore ha già scritto.
Per chi arrivasse solo ora: nonostante il nome più adatto a una catena aeroportuale di sexy shop tedeschi (eh, la differenza la noti subito quando vai in un paese non cattolico), il Magnum Pleasure Store è un negozio –gelateria mi pare francamente impegnativo– dove personalizzi il tuo Magnum con una varietà di cioccolati e topping.
Sbrighiamo i lati positivi dell’esperienza per primi, così magari l’ufficio stampa di Unilever si stanca di leggere e non mi scrive. Pregi del Magnum Pleasure Store di Milano: il personale è eccezionalmente cortese. Pur presi d’assalto e costretti a ripetere le procedure per comporre il Magnum almeno 100 volte all’ora, sono davvero gentili e accomodanti. Significa che è stato fatto un buon lavoro.
Altri pregi del Magnum Pleasure Store: la possibilità di praticare il people watching, il mio hobby preferito. Potreste passarci le ore solo a guardare la gente. Di fianco a me c’erano un generale in uniforme (ve lo giuro) e una giovane bionda con look da fashion blogger, che ha ricoperto il suo Magnum bianco soltanto con ingredienti rosa (sferette piccanti, petali di rosa, petali al lampone).
L’operazione, dal punto di vista del marketing e della comunicazione, è un successo straordinario. Il ritorno di immagine sulla stampa è stato impressionante. Perfino le riviste di gossip hanno pubblicato le foto del red carpet su cui sfilavano Letterine degli anni ’90 e altri z-lister.
Anche la campagna social è stata studiata nei minimi dettagli: all’interno dello Store cartelli suggeriscono di condividere l’esperienza del Magnum personalizzato con “gli altri Pleasure Seeker della rete” (e io che pensavo che i cercatori di piacere in rete si concentrassero nella sezione “Incontri privati” di BakekaIncontriMilano).
Per il resto.
Un Magnum al Magnum Pleasure Store costa 4€. Di primo acchito, questa mi è apparsa come una somma astronomica per un gelato industriale, ma in un secondo momento ho considerato che il suo apporto calorico è tale per cui non avrò, tecnicamente, necessità di mangiare per circa una settimana.
Regole del gioco: scegliete la base (vaniglia o cioccolato), poi il cioccolato con cui ricoprire il vostro Magnum (al latte, bianco o fondente), poi un massimo di 3 topping (nel mio caso: granella di speculoos, sferette effervescenti, granella di pistacchi, NON MI GIUDICATE).
La persona che si occupa della vostra ordinazione estrae dalla plastichina un Magnum, lo cola nel cioccolato fuso, lo ricopre con i vostri tre topping, completa l’opera applicando con la pinzetta dell’Allegro Chirurgo una piccola M di cioccolato.
Il monolite vi viene consegnato, ora sono problemi vostri.