Quest’anno non ci sarà attenzione alle mode dominanti, dicono gli esperti, al contrario gestiremo il catalogo del buonsenso tagliando del 10% gli acquisti di colombe pasquali e uova di cioccolato. Preoccuparsi delle statistiche è soprattutto occupazione oziosa da aperitivo, essere utili o almeno provarci significa esaminare, verificare e paragonare come ha fatto a 5 giorni da Pasqua Prova d’assaggio, il test settimanale tra prodotti della stessa categoria di Dissapore, confrontando due uova di cioccolato, una rappresentante del bel mondo artigianale, Catinari (fondente con la percentuale di cacao al 71%), l’altra che si trova facilmente al supermercato, Novi (sempre fondente, con la percentuale di cacao al 72%). Per capire se è vero che più spendi più le uova di cioccolato sono buone.
CONTENDENTI
Il test si è svolto “alla cieca”. Come sempre ricordo che non sono una tecnologa alimentare, e che il verdetto è oggettivo con deviazioni personal-affettive.
CRITERI
– Vista
– Udito
– Tatto
– Olfatto
– Gusto
Fondete Nero Novi.
Formato: 250 g. Ingredienti: pasta di cacao, zucchero, burro di cacao, cacao magro, aromi. Cacao: 72% minimo.
Elah Dufour S.p.A. – Novi Ligure (AL) Strada Serravalle 73. Stabilimento di Arquata Scrivia (AL), Strada Serravalle 99.
– Giudizio: buon equilibrio tra cacao e burro di cacao, il cioccolato sembra temperato correttamente. Qualche problema di scioglievolezza, ma in genere meglio della tavoletta corrispondente.
– Packaging: rispettoso della tradizione con la percentuale di cacao utilizzato (segnale di qualità) giustamente in evidenza.
– Aspetto visivo: superficie lucente e omogenea, irregolare all’interno. Colore scuro, spessore medio.
– Udito: non si spezza con uno snap secco, altro segnale di qualità del cioccolato, in questo caso è invece fievole e ovattato.
– Tatto: piacevolmente liscio e scorrevole.
– Olfatto: intenso di cacao senza note stonate di bruciato.
– Gusto: non fonde in bocca come dovrebbe, si sente qualche particella granulosa. Sulle prime prevale com’è giusto l’amaro del cacao poi spuntano note mandorlate miste al confetto. Rispetto alla tavoletta Novi sia la patina unta che la sensazione di pastosità sono ridimensionate.
– Sorpresa: bracciale sostanzialmente superfluo.
– Prezzo: € 44,00/al kg quindi € 10,99.
– In breve: buono con margini di miglioramento.
VOTO 6
Catinari.
Formato: 350 g. Ingredienti: pasta di cacao, zucchero, cacao, burro di cacao (38%), lecitine di soia, aroma naturale. Cacao 71% minimo.
Roberto Catinari, via Bellini 48, Agliana (PT).
– Giudizio: stupendo da vedere, aderisce ai canoni della perfetta degustazione, si avverte bene l’amaro con retrogusto intenso per l’alta concentrazione di cacao. Esemplare.
– Packaging: squadrato, di plastica trasparente, mette l’uovo al centro dell’attenzione (come potrebbe essere altrimenti).
– Aspetto visivo: silhuette spessa e sensuale, superficie appena lucida, colore castano scuro con superficie uniforme, mentre la parte anteriore è tempestata di praline invitanti. Molte e bellissime le decorazioni.
– Udito: snap netto e fragoroso.
– Tatto: levigato e scorrevole.
– Olfatto: si respira intensamente cacao con una lieve nota di tabacco.
– Gusto: inizio con l’amaro meno protagonista del solito, poi il sapore si espande, diventa pieno con una flebile nota zuccherina e dura all’infinito: una vera goduria.
– Sorpresa: riuscita, un paio di orecchini graziosi e una bustina di cioccolatini.
– Prezzo: € 146,00/al kg quindi € 51,00
– In breve: mistico.
VOTO 8
Il migliore del test — Catinari
Il miglior rapporto prezzo felicità — Novi
COSE IMPARATE DA QUESTA PROVA D’ASSAGGIO.
Qualunque cioccolato non artigianale contrapposto a quello di Roberto Catinari ne sarebbe uscito con le ossa rotte. Risultato scontato, insomma. Il confronto mi è servito per ribadire il concetto che tra i prodotti di alta cioccolateria e gli altri, pur se ineccepibli, la differenza si sente eccome. L’uovo di Pasqua di Catinari è senza discussioni il migliore che abbia mai mangiato.
Diversi di conseguenza anche i prezzi, i 350g dell’uovo artigianale costano più di un kg di cioccolato Novi. Questo dipende dall’origine del cacao, dalle tecniche di produzione e del modo in cui il cioccolato viene temperato. Oltre che, nel caso del maestro toscano, dalle decorazioni (splendide al punto che spezzando l’uovo temevo di rovinare un’opera d’arte), dalle praline usate come ornamento e dalla sorpresa finalmente piacevole. Per i seguaci del poco ma buono un must.
Certo che, tutto considerato, oltre 100 € di differenza tra due prodotti della stessa categoria merceologica restano uno sproposito e danno da pensare.
Avete già comprato l’uovo di cioccolato per Pasqua o da bravi italiani, lo farete solo all’ultimo? Che marche preferite? Qual è il budget che prevedete? Cosa pensate della contrapposizione artigiano vs. supermercato?
[Prova d’assaggio: tutti gli episodi. Crediti | Link: Dissapore, Immagini: Carmelita Cianci]