Ci sono accoppiate vincenti che non si discutono, come Angelina Jolie e Brad Pitt, come Coppi e Bartali, come Biancaneve e i nani.
In campo gastronomico, poi, ci sono virtuosi connubi che mai nessuno si sognerebbe di sovvertire, o almeno di criticare: pizza e birra, latte e biscotti, basilico e pinoli.
Ma siete sicuri di essere liberi da costrizioni sociali e mentali quando accoppiate i gusti per andare alla ricerca della perfezione papillo-gustativa? Attenzione, cari dissaporiani: esiste un piccolo buco spazio-temporale durante la giornata, più o meno a quest’ora, nel quale a prevalere sulle decisioni consapevoli è la vostra fame.
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Pura e semplice, irrefrenabile, voglia di snack.
È qui, esattamente in questo attimo di distrazione fatal-bulimica, che entra in gioco l’accoppiamento forzato. L’imposizione arriva dall’alto dei distributori automatici, o dagli scaffali della grande distribuzione pronti a sferrarvi il colpo basso.
Eccoli: sono i combo-snack. E questa è una lista delle accoppiate più sfortunate della storia del cibo.
Nutella, grissini ed Estathé al limone. Basterebbe questo.
Senza contare che dolce + salato + aspro, in tre consistenze diverse e in una sola bocca potrebbero creare problemi istantanei anche ai più temerari.
Senza contare che la consistenza della Nutella non è mai quella desiderata e che, quindi, il vostro grissino-cucchiaino si romperà al 90%. Senza contare che l’Estathé sarà irrimediabilmente caldo, stando fuori dal frigo. Insomma, hai voglia di non contare, qui i conti non tornano proprio.
Dalla famiglia Beretta, invece, arriva un’altra notevole genialata che vi farà male.
Molto male. Si tratta dei salamini piccanti abbinati ai taralli, in una confezioncina che promette bene e non mantiene. I salamini hanno una consistenza simil-BigBabol che riesce a inglobare il tarallo fino a farlo scomparire.
Il peperoncino millantato dei taralli è un vago ricordo, un’ombra sottile che si perde nell’aria. E poi, si sa, l’undicesimo comandamento dice pane e salame. E io sono molto religiosa.
Provolone Valpadana Dop dolce e schiacciatine?
Non sembra una cattiva idea (anche se della stessa marca esiste un prodotto più riuscito con il Grana Padano DOP), ma poi non arriviamo al dunque. Le schiacciatine non convincono, anche perché nel reparto vending ce ne sono di molto più buone.
E poi, lo devo confessare: il Provolone, più vado avanti nella vita, e più mi pare un formaggio sopravvalutato, un po’ inutile. Uccidetemi, ma proprio lo dovevo dire.
Vuoi stare leggero? Ti prendi uno yogurt. Vuoi una botta calorica e crunchosa? Ecco le M&M’s.
Qualche guru del marketing ha messo insieme questi concetti agli antipodi e li ha trasformati in un esperimento per cavie umane affette da disturbo della personalità. Nello specifico, trattasi di soggetto bipolare.
Non so voi, ma io non riesco a immaginare un momento della mia giornata nel quale avrei voglia, nello stesso momento, di yogurt e di M&M’s. Ne esiste una versione anche con yogurt greco: per me si tratta di fantascienza gastronomica.
Grandi marche, grandi storie d’amore.
Si uniscono in matrimonio proprio come Chris Martin e Gwyneth Paltrow, ma sono Parmareggio e Barilla. Tutti biondi, bellissimi, perfetti. Uno mette il formaggio, l’altra mette i crackers. Ci vuole qualche minuto per capire che il matrimonio è la tomba dell’amore.
In bocca, all’inizio tutto è fin troppo croccante, ma dopo poco è garantita la formazione di un agglomerato indefinito al palato che non convince. Forse stava meglio da solo Chris, no volevo dire il Parmigiano. “Restiamo amici”, e cantiamo al mondo la nostra incomunicabilità.
In tutto questo, scopro che il mondo dei Combo-snack, in Italia, è solo un abbozzo di quel magico universo da cui gli Stati Uniti dettano, ancora una volta, le loro regole. Sovvertendole, peraltro: qui, infatti, le combinazioni sono fuse insieme, in modo che i vostri sensi restino storditi sin dal primo boccone.
[fotocrediti: target.com, www.mycameraeatsfood.com, parmareggio.com, www.beverfood.com, beretta.com]