Cambiare il mondo un Veltroni alla volta (inserire qui dirigenti del PD a caso) è un programma ambizioso, ma per Matteo Renzi la prima regola è: pensare in grande. “Adesso tocca a me” ripete a chiunque incontri senza apparenti danni collaterali, anzi, un sondaggio dà il rottamatore favorito nella sfida con Bersani. Malgrado gli sfottò. E da giovedì, quando aprirà formalmente la campagna per le primarie partendo in camper da Verona sentiremo spesso, lo metto nero su bianco, che sopra i tre mandati si va a casa.
E se Matteo Renzi vince?
Mica possiamo firmargli un assegno in bianco. Qual è il suo programma visto che la cucina adesso si chiama pensatoio? Facciamo che glielo si chiede, via.
(1) Vinci le primarie del PD e sfoderi un programma poderoso: c’è anche il ministero della gastronomia?
No, c’è qualche ministero in meno e soprattutto qualche ministro in meno, c’è però un’attenzione centrale ai prodotti gastronomici perché questo è uno dei pochi settori che continua a tirare, va aiutato di più, bisogna essere più orgogliosi di ciò che l’Italia ha fatto in questo settore, che hanno fatto i privati poco sostenuti dalla politica.
(2) Quali sono i primi 3 punti, che poi li mettiamo insieme con i 100 della Leopolda 2011?
[Qui Renzi non capisce che intendevo i primi 3 punti gastronomici, oppure non mi sono spiegato io, sta di fatto che dà risposte politiche, più o meno quelle di sempre. Skippabili, diciamo così]
(3) I giornali hanno detto che c’era un piano per sciogliere il Pdl e metterti a capo di una Lista civica nazionale. A questo punto dobbiamo capire definitivamente se sei di sinistra o di destra. Facciamo un test.
a) Cucina di casa, insomma comfort food oppure cibo esotico?
Confort food perché con tutto il rispetto per la cucina esotica, per me l’idea della cucina di casa è assolutamente superiore.
b) Hamburger, pizza o meglio le alternative vegetariane o più salutiste?
Verrebbe facile rispondere che è di sinistra il cibo salutista, io dico che se tu prendi una buona pizza con la mozzarella di bufala o l’hamburger con la carne de La Granda (consorzio di produttori piemontesi, ndr) secondo me puoi tranquillamente mettere insieme gli aspetti della qualità con la tradizione.
c) Lattuga o rucola?
Facciamo quelli di sinistra… la rucola, dài.
d) Coca Cola o vino?
Io ovviamente preferisco il vino. Se però devo fare un dibattito politico, prendendo un Barolo di un certo spessore o anche un vino toscano, la palpebra si appesantisce immediatamente non avendo le physique du rôle, almeno la Coca Cola ti sveglia. Quindi, non c’è dubbio che io sono per il vino ma in alcuni casi ricorro alla Coca Cola. Non dico alla Red Bull perché sarebbe eccessivo.
(4) Uno spin doctor come Giorgio Gori (ex direttore di Canale 5) prepara la tua battaglia alle primarie. Gli facciamo rottamare la Tv gastronomica? Un programma da togliere e uno nuovo da fare.
Sui programmi televisivi della cucina credo che debba rispondere Giorgio Gori, non vorrei che avesse anche qualche conflitto familiare. (E’ il marito di Cristina Parodi, sorella di Benedetta, ndr).
(5) Ci sara Eataly Firenze? E quando?
Ci sarà Eataly Firenze nel 2013. Il mio amico Oscar Farinetti dirà sicuramente che sarà l’Eataly più bello del mondo (sorride, perché Farinetti lo dice di tutti quelli che apre, ndr), però sarà sicuramente in una posizione impressionante perché sei a qualche centinaia di metri da dove partì Caterina De Medici per sposarsi e portare ai francesi la forchetta, il gelato e tanto altro, anche la mutanda ma questo non ha a che fare con il cibo. Un luogo impregnato di storia e di bellezza, un’area appena pedonalizzata, e insomma, tecnicamente parlando sarà una figata. (Anche se Renzi non lo dice noi sappiamo che Eataly aprirà in via Martelli, al posto dell’ex libreria Martelli/Marzocco. Inizio dei lavori ad ottobre, apertura a maggio 2013).
(6) “Renzi è un gastrofanatico”. Condividi la frase?
Gastrofanatico non so, sono cresciuto con un nonno sensale, mediatore di maiali, che mi ha insegnato molte cose, la prima è che, come succedeva nella Toscana di un tempo, la stretta di mano vale più di un contratto. Apprezzo l’idea che la tavola sia un luogo dove condividere un’esperienza, ma anche dei valori, se ci pensate la parola compagno è condividere il pane, l’essenziale. Io credo di essere un fanatico dello stare insieme, un fanatico del cibo, di dover imparare molte cose anche sul vino, ma di sapere che l’Italia (pausa) è gastrofanatica.
Oggi il Corriere scrive che un vecchio militante del Pci chiama Matteo Renzi “Il Bugia!. A noi è parso sincero, almeno come gastrofanatico. Voi lo votereste?
[Crediti | Corriere Fiorentino, Quotidiano.net, Dissapore. Video e immagini: Andrea Gori]