Salassi turistici romani atto 22505. Stavolta tocca a Marcello Fabrizi, artigiano di Ceprano: non esattamente uno sprovveduto turista teutonico o giapponese.
Va spesso a Roma per lavoro e non ama essere spennato come il più classico dei “polli”, per adottare un linguaggio da poker. Il 27 dicembre Marcello era in visita a San Pietro con la moglie e una figlia disabile, quando ha deciso di fermarsi per pranzo al Caffè Sant’Anna in via di Borgo Pio 98, un centinaio di metri dalla Basilica.
Ad attirarlo soprattutto “un cartellone su un cavalletto ben in vista che reclamizzava un panino e una bibita al prezzo di 10 euro”. Un gastrofighetto avrebbe tremato, una persona normale colto l’occasione per rifocillarsi senza attivare un mutuo.
Peccato che, due rosette, un hamburger, due bottigliette d’acqua e un caffè dopo, il conto sia stato di 38.50 euro.
Al quotidiano Il Messaggero è arrivata la versione di un dipendente (anonimo) del Caffè di Sant’Anna di Borgo. Che conferma i prezzi ma specifica che si riferiscono al servizio del tavolo e comunque “Sono esposti ovunque. Sia all’ingresso che dentro il locale. È ovvio
Prendiamo atto delle doti comparative del dipendente e ci smarchiamo dalla solita rissa “è una truffa o solo un salasso un tantino furbo”?
Qualche problema di comunicazione però deve esserci, se su Tripadvisor (che sarà anche il male ma su medie di recensioni molto alte dovrà pure avvicinarsi alla realtà) la media è una stellina. E i
Deve essere che non hanno un collegamento Internet e la reputazione è l’ultimo dei loro problemi.
[Crediti | Link: Il Messaggero, Tripadvisor, Immagini: Il Messaggero]