Non spaventatevi. Che la burocrazia nazionale non sia sinonimo di snellezza e agilità lo sanno anche i sassi, specie per chi è così autolesionista da decidere di aprire un bar o un ristorante. Però c’è un limite.
Della serie “storie di ordinaria contraddizione e mattanza burocratica”, il Corriere ieri raccontava la storia di Stefano Ceolin. Un ristoratore impegnato a lottare contro le dipendenze da videopoker, ma che viene multato proprio per aver spinto (secondo alcuni) al gioco d’azzardo nel proprio locale.
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Facciamo chiarezza, da bravi scrivani.
Ceolin è il titolare del bar-ristorante “Il Palco” di Mestre, che a brevissimo (il 5 aprile) riceverà un premio da Slotmob, movimento contro la dipendenza da slot machine, per il suo rifiuto a installare qualsiasi macchinetta da gioco d’azzardo, optando invece per il caro e vecchio calciobalilla. Un calcetto gratuito, a cui chiunque può accedere senza spendere un euro, per garantirsi un quarto d’ora di svago e divertimento.
Ma la Polizia municipale di Venezia, in debito di logica e flessibilità, lo considera comunque un gioco d’azzardo vero e proprio, contestando a Ceolin la mancanza di una licenza. Ecco che arriva la multa di 1400 euro. Avete capito bene, millequattrocento!
Secondo la burocrazia e Slotmob, però, il calciobalilla è da considerarsi pericoloso solo nel momento in cui dei soldi vengono spesi per giocaci (ma poi pericoloso de che!!!?). Quindi, il ristorante “Il Palco” sembra essere in regola in tutto e per tutto, non necessitando di particolari permessi.
Così Stefano, armato di pane, carta e burocrazia si reca al comando dei vigili, per far presente che “sui fogli c’è la casella solo per i giochi a moneta, a gettone, ovvero affittati a tempo”. Basiscono anche i vigili che gli consigliano di fare ricorso al prefetto. Quest’ultimo non la prende bene: respinge il ricorso e maggiora la multa…
Insomma un bel trattamento! Ma chi combatte queste dipendenze da gioco non dovrebbe essere premiato? Qui lo si incoraggia all’alcolismo…
[Crediti | Link: Corriere del Veneto | Immagine: Sport 2.0]