Carnevale a Venezia. L’idea non è originale ma nel caso piaccia usate la mappa dei migliori bacari dove consumare spritz e cicheti spendendo 15 Euro o la guida ai ristoranti dove mangiare bene con 25 Euro.
In alternativa seguiteci da Lino Fritto, innovativo atelier del pesce aperto in pieno centro –Campo de le Becarie, di fronte allo spettacolare mercato del pesce di Rialto– per portare stick di salmone al vapore, cilindri di polenta con gamberetti di laguna e hamburger prêt-à-porter in giro per l’Italia (Firenze entro l’anno, poi anche all’estero, vedremo), con uno scontrino medio di 15 Euro, bibita compresa.
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L’idea di Marco Ferro e Federica Zane, un esempio di di imprenditorialità giovane applicata al food (anche se la società è intestata a due donne, e all’interno del locale lavorano solo donne) è di proporre monoporzioni di pesce e verdura bio, fritti da passeggio, spiedini, tartellette, panini da prendere e portare a casa, in barca, in ufficio o in albergo.
Un take-away che si distingue dai tanti sparsi a Venezia per la qualità degli ingredienti regionali e l’impronta zero di stoviglie e packaging, confezionati in cartoni biodegradabili.Con un servizio di consegna a domicilio disponibile da maggio per i più smanettoni: ordini via Internet e nel giro di 45 minuti ti arriva sul piatto un hamburger di branzino con salsa di scampi.
Sono 16 i piatti che invitano a entrare nello spazio minimalista aperto al posto di un locale caro ai veneziani, Pronto Pesce, riuscita ibridazione riuscita osteria veneta e gastronomia di pesce.
Tra questi stick di salmone al vapore con semi di sesamo tostati, gran fritto di calamari, gamberoni e sardoni con polenta, eclair ai semi di zucca con pesce spada affumicato, robiola con datterini secchi e la mia passione: hamburger di tonno fresco con capperi di Pantelleria e cipolla rossa caramellata.
Che ha un merito in più. In linea con la filosofia della qualità accessibile propria del Lino Fritto costa solo 6 Euro, quasi un contributo a moralizzare i prezzi degli hamburger visti a Milano, Torino e Roma, ormai una variabile impazzita.
Va da sé che l’abbiamo provato.
Gli ingredienti sono un panino artigianale da hamburger, filetto di tonno pinna gialla fresco, cipolla rossa di Tropea, un cucchiaio di aceto di vino bianco, un cucchiaino di zucchero, due foglie di radicchio rosso di Chioggia, 3 capperi di Pantelleria e olio extravergine di oliva.
Panino dal perfetto calibro, abbondantemente farcito, pagato a un prezzo molto conveniente.
Questa la ricetta per rifarlo a casa.
— Salate il tonno, scottatelo in padella da ambo le parti con poco olio in modo che il cuore del filetto resti morbido.
— Tagliate a velo le cipolle, fatele appassire in un filo d’olio, unite aceto, zucchero, sale e capperi sino a quando la salsa è caramellata.
— Tagliate il panino a metà, sistemate il tonno sulla foglia di radicchio di Chioggia e unite le cipolle caramellate.
Un po’ meno convincente (e conveniente, 5 Euro) il cono di calamari e verdure fritte, bello a vedersi, comodo da tenere in mano ma striminzito nella dose e dal sapore scipito.
Nel locale adiacente c’è anche un piccolo negozio per la spesa alimentare dell’ultimo minuto.
Lino Fritto, S.Polo 319, Campo de le Becarie , Venezia | tel. 041 822 0298
[Crediti | Link: Dissapore]