Massimo Bottura fa colazione con il cornetto del Bar Dondi di Modena, poco distante dalla sua Osteria Francescana, e per le occasioni speciali va al Piazza Duomo di Alba. René Redzepi del Noma si comprerebbe volentieri l’Amass, sempre a Copenhagen, e per un piatto di pasta come si deve raccomanda Roscioli a Roma. Ferran Adrià, il più grande tra gli chef contemporanei, va ogni volta che può al Rias de Galicia di Barcellona, “un meraviglioso ristorante di pesce”.
Abbiamo detto che ce lo immaginiamo così –una sorta di professore del liceo che corregge i compiti in classe con gli occhiali a mezzo naso– lo chef super stellato quando mangia nei ristoranti degli altri. Insomma, se il passaparola arriva da lui è più credibile. [related_posts]
Lo sanno bene i tipi di Phaidon che hanno raccolto 3.200 indirizzi sparsi in 70 Paesi del mondo scelti da più di 600 grandi chef. Ci sono i locali dove fare colazione, le pizzerie, gli indirizzi up, quelli per gli spuntini di mezzanotte.
E’ la guida “Where chefs eat” (appena uscita in italiano, edizioni L’Ippocampo, € 19,90, 976 pagine) un tomo gigante di cui vi abbiamo conto iniziando con tutti gli indirizzi del Sud Italia. Oggi invece tocca al Centro.
Scoprite se voi che vi definite “mediamente esperti” avete sincronizzato i palati con quello dei super chef.
TOSCANA
Fiesole, Firenze
“Hotel e ristorante semplicemente bellissimi appena fuori Firenze. Il cibo viene servito su una terrazza da dove si guarda la campagna toscana. Gli ingredienti, ottimi, e i prodotti del posto vengono cucinati con rispetto. I pomodori e le erbe fragranti provengono dall’orto, la bistecca chianina dall’allevamento del locale“.
Raccomandato da: Ben Tish, chef fondatore del ristorante Salt Yard di Londra, oggi consulente per il Salt Yard Group, il cui locale più recente si chiama London’s Ember Yard.
Firenze
“Perché si trova nella città più bella del mondo e i piatto sono indimenticabili“.
Raccomandato da: Luca Gozzani, italiano, diventato chef del ristorante dell’hotel Fasano di San Paolo dopo che il proprietario, Rogério Fasano, ha provato la sua cucina all’Enoteca Pinchiorri.
Trattoria Cammillo
Firenze
“Vale il viaggio”
Raccomandata da: Ollie Dabbous, già chef del Texture, ora proprietario di Dabbous e Barnyard, tutti ristoranti di Londra.
Firenze
“Una trattoria semplice ma con prodotti eccellenti prodotti in proprio“.
Raccomandato da: Italo Bassi, chef dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze e proprietario del ristorante Con Fusion di Verona.
Dario Doc
Panzano in Chianti, Firenze
“E’ un posto che rappresenta perfettamente l’Italia, con ingredienti di qualità e prezzi contenuti“.
Raccomandato da: Massimiliano Alajmo, chef del ristorante Le Calandre di Rubano, Padova.
Bibbona, Livorno
“Un ristorante sulla spiaggia dove ho mangiato piatti di pesce meravigliosi. Ha una stella Michelin ma l’atmosfera è famigliare, il pesce è cucinato in modo semplice eppure l’esecuzione è perfetta, e i tanti clienti del locale sembrano saperlo“.
Raccomandato da: Mitch Tonks, pescatore diventato ristoratore proprietario di tre ristoranti a Bristol, Dartmouth e Plymouth.
Il Caffè sotto i Portici
Pescia, Pistoia
“Meraviglioso. L’arredo è piacevole e si domina la piccola piazza. Ci vado quando posso per mangiare un’insalata gigantesca o un piatto di pasta. E’ anche un buon modo per inizare la giornata con un cappuccino e per sapere cos’è successo di nuovo nel paese“.
Igles Corelli, chef del ristorante Atman di Pescia, autore di libri di cucina.
MARCHE
Ancona
“Lavoro nella zona del Lago di Garda ma provengo da Ancona. Questo ristorante si trova in una zona caratteristica della mia città, il porto. Nella cucina, Mariano (Faraoni, lo chef ndr) usa solo pesce dell’Adriatico. Infatti, durante i periodi di fermo pesca, il ristorante chiude. Ci vado spesso soprattutto per la creatività dello chef“.
Raccomandato da: Stefano Baiocco, chef del ristorante Villa Feltrinelli.
Portonovo, Ancona
“Un posto affascinante ricco di sapori e fragranze tradizionali“.
Raccomandato da: Moreno Cedroni, chef di La Madonnina del Pescatore e Clandestino Susci Bar.
Lab
Senigallia, Ancona
“Mi piace andarci nel tardo pomeriggio, è un bar sulla spiaggia di Senigallia.
Raccomandato da: Mauro Uliassi, proprietario e chef del ristorante Uliassi di Senigallia.
Senigallia, Ancona
“Atmosfera magica che ricorda un bistrot parigino nel centro storico di Senigallia, dove si va per guardare e per essere visti“.
Raccomandato da: Moreno Cedroni
Osteria Teatro Strabacco
Ancona
“Un posto che incrocia cucina e teatro, ideale per provare gli ingredienti della tradizione marchigiana“.
Raccomandato da: Stefano Baiocco.
Senigallia, Ancona
“Un locale a conduzione famigliare, pieno di amici, con un menu vario e un’ottima pizza“.
Raccomandato da: Moreno Cedroni
Senigallia, Ancona
“Mi piace questo posto semplice perché cucina cibo povero ma scelto con grande attenzione. La brigata di cucina ama il lavoro che fa“.
Raccomandato da: Mauro Uliassi
Trattoria Cibo e Vino
Senigallia, Ancona
“Il pesce più fresco, un vero rispetto per la materia prima in un’atmosfera informale“.
Raccomandato da: Mauro Uliassi e Moreno Cedroni
Uliassi
Senigallia, Ancona
“Per la qualità e il know how“.
Raccomandato da: Moreno Cedroni e Jean Beddington, chef inglese proprietaria del ristorante omonimo a Amsterdam.
LAZIO
Roma
“Ho enorme rispetto per lo chef Riccardo Di Giacinto e per sua moglie Ramona. Cucinano e servono piatti autentici e riusciti“.
Raccomandato da: Giulio Terrinoni, chef del ristorante Acquolina di Roma.
Roma
“Uno dei forni più antichi della città situato nel cuore della città“.
Raccomandato da: Heinz Beck, chef del ristorante La Pergola di Roma e responsabile del menu di Apsleys a Londra.
Roma
“Per il suo perfetto piatto di gnocchi“.
Raccomandato da: Semsa Denizsel, proprietario di Kantin, ristorante specializzato in cibo locale a Istambul.
Roma
“Un ristorante storico, di alto livello, che esiste da 25 anni. Costantemente in grado di reinventarsi, tanto che oggi è un ristorante bio. Raccomando l’amatriciana“.
Raccomandato da: Giulio Terrinoni
Roma
“Serve qualcosa di molto speciale per distogliere l’attenzione dalla vista oltre le vetrate del ristorante all’ultimo piano dell’hotel Hassler, eppure la cucina dello chef napoletano Francesco Apreda ci riesce. Tenete sempre un posto per i dolci, il primo amore dello chef“.
Raccomadato da: Rahul Akerkar, chef e proprietario dei ristoranti Indigo e Braches di Mumbai.
Roma
“Un bar aperto di recente nel centro storico di Roma“.
Raccomandato da Heinz Beck
Roma
“Anthony Genovese è uno degli chef più abili e professionali che ho incontrato. Cucina con le spezie come nessun altro, chenare nel suo ristorante è un’esperienza unica“.
Raccomandato da: Pier Bussetti, chef della Locanda Mongreno di Torino, oggi guida il ristorante Aragvi di Mosca.
Roma
“Il livello più alto”
Raccomandato da: Tomaz Kavcic, chef del ristorante Pri Lojzetu vicino a Ajdovscina, costruito nel 1863 di proprietà della sua famiglia dal 1897.
Roma
“Che grande idea! Pizza al taglio, ma così tanta varietà. E’ incredibile la quantità di ingredienti insoliti negli Stati Uniti con i quali Gabriele Bonci farcisce le sue pizze. Al Pizzarium ne puoi provare un po’ e berci su birre artigianali romane o vini bio“.
Raccomandato da: Tony Mantuano, proprietario dei bistrot Bar Toma e Terzo Piano a Chicago.
Ristorante Laganà
Roma
“Una fila incredibile fuori dal locale ha attirato la mia attenzione, possibile che tanta gente aspetti anche un’ora per entrare, è già mezzanotte! E’ stata una delle migliori cene della mia vita, molto romantica, e ogni volta il cibo è stato buono come lo ricordavo“.
Raccomandato da: Ethan Stowell, chef proprietario di Tavolàta e altri 5 ristoranti a Seattle.
Romeo
Roma
“Il posto dei contrasti vicino al Vaticano. Una bottega che vende vini, formaggi, salumi e lievitati della tradizione romana, e un caffè-ristorante dal design futuristico che i romani apprezzano anche per le invenzioni culinarie di Cristina Bowerman“.
Raccomandato da: Heinz Beck.
Roma
“Grande pasta e una gastronomia perfetta“.
Raccomandato da: René Redzepi, chef del ristorante Noma di Copenhagen
Roma
“Un ristorante di pesce molto curato nel centro della città“.
Raccomandato da: Heinz Beck
Splendor Parthenopes
Roma
“Un ristorante che dovrebbe esistere in ogni città del mondo. Si fa colazione solo con prodotti naturali, i croissant che il pasticcere Fabio Trinti prepara sono un must assoluto“.
Raccomandato da: Giulio Terrinoni
Roma
“Moderno e eco-friendly, in cucina si usano solo prodotti scelti, in particolare la carne è eccellente“.
Raccomandato da: Giulio Terrinoni
Roma
“E’ il primo vero ristorante “green” di Roma, estremamente elegante e secondo me il bistrot migliore di Roma, anche grazie allo chef Marco Proietti“.
Raccomandato da: Giulio Terrinoni.
[Crediti | Link: Dissapore, Phaidon, L’Ippocampo]