All’indomani (più o meno) dei 50 Best Restaurants 2013 è curioso osservare come i ristoranti più cari al mondo non occupino necessariamente la classifica più modaiola del momento.
Eccoli i 25 menù degustazione più costosi, i prezzi s’intendono per due persone e quando disponibili, abbiamo indicato anche il costo dei vini in abbinamento. Nel caso, una volta nella vita…
(Psst, tra gli italiani quello de La Pergola non è il menu più caro, sapevate?)
Meadwood a St.Helena, California – € 340 per due persone, più € 170 per l’abbinamento con il vino.
Un menù fatto su misura, letteralmente. A scelta tra 9 o 10 portate, la degustazione viene creata sulla base dei gusti e delle inclinazioni personali del cliente. Le proposte possono cambiare anche da un giorno all’altro, ma con la garanzia che ogni piatto sarà cucinato e presentato dallo chef Christopher Kostow e dalla sua crew.
Minibar by José Andrés, Washington – € 340 per due persone, abbinamento col vino da € 60 a 150.
Almeno 20 portate se non di più. Uno potrebbe aver paura di annoiarsi, o quantomeno di non perdersi intorno al quindicesimo piatto.
Ma le proposte sono interessanti, dall’anguilla ricoperta di zucchero filato al pepe (creazione che risponde al nome di BBQ) al “dragon’s breath” , gelidi popcorn che quando li mangi inizi sputare fumo come Grisù. Per arrivare al dessert: gelato al latte di cocco spolverato di arachidi e gelatina di lemograss e tamarindo.
Chef’s Table da Brooklyn Fare, Brooklyn – € 340 per due persone.
Ok, il codice di abbigliamento di questo ristorante magari è un po’ severo (niente infradito né sneakers, e scordatevi calzoncini corti e jeans).
Però con i suoi 18 posti a sedere e soprattutto, i frutti di mare freschissimi preparati proprio davanti a voi dalle sante manine di Cesar Ramirez forse uno sforzo lo si può anche fare.
Quay, Sydney – € 350 per due persone, più € 135 per l’abbinamento con il vino.
Tradizione e creatività, unite all’attenzione per la stagionalità dei prodotti si combinano con naturalezza in questo ristorante di Sidney, dove lo chef Peter Gilmore porta i suoi clienti per mano attraverso una degustazione di otto portate, dagli ottimi antipasti fino al piatto bandiera del Quay: il “guava snow egg”, candida meringa su letto di granita e crema di guava.
Addison, ristorante dell’Hotel Grand Del Mar di San Diego, California – € 360 per due persone
Sono tre i menù degustazione, di cui il più completo è sicuramente Le Menu Gourmand, che passa con scioltezza dagli scampi al caviale, prezzemolo e vermut (sì, io scrivo VERMUT!) all’anatra al porto con pane all’aglio.
The Inn da Dos Brisas, Washington – € 380 per due persone, più € 95 per l’abbinamento con il vino.
Non è uno stellato, o almeno non Michelin (perché di stelle ne ha ben cinque, assegnate da Forbes) e non è nemmeno troppo noto, ma questo potrebbe essere un vantaggio.
The Inn at Dos Brisas aderisce al circuito Relais&Châteaux e il Grand Tasting Menù dello Chef viene preparato con i prodotti biologici dell’azienda agricola adiacente al ristorante.
Reflets di Pierre Gagnaire, Dubai – € 390 per due persone, più € 80 per l’abbinamento con il vino.
Lampadari in vetro di Murano, bicchieri soffiati, argenteria intarsiata di madreperla e sedie imbottite di velluto damascato ROSA. Insomma, ‘na tavanata di quelle rare.
Ma siamo a Dubai, e tutto è concesso, a maggior ragione se il decadentismo viene perseguito con ancora più cura nel cibo: la mano sicura dello chef tristellato Pierre Gagnaire crea un menù che fa quasi sorridere, tanto aderisce al clichè di cucina francese extralussuosa.
I cavalli di battaglia sono l’aragosta neozelandese con citronella e il gelato mantecato allo champagne e pisellini novelli.
Noma, Copenhagen – € 400 per due persone, più € 135 per l’abbinamento con il vino.
L’ex primo della classe René Redzepi continua ad avere il suo perché. La sua cucina nordica rivisitata sorprende con piatti che sono ormai diventati leggendari: i gamberetti vivi nel vasetto di ghiaccio, le formiche alla citronella nello yogurt, il mou servito all’interno del midollo osseo.
Il menù degustazione è di 20 portate, gli ingredienti provengono tutti rigorosamente dalle foreste e dalle coste danesi.
L’ambiente è informale, niente tovaglie, pavimento e soffitto sono in legno (siamo in un magazzino di fine ‘700 sull’isola artificiale di Christianshavn, a Copenaghen) e i camerieri sono un più bello dell’altro…scusate se è poco.
Alinea, Chicago – € 400 per due persone.
Nemmeno da Alinea ci sono le tovaglie. Ma le tre stelle questo ristorante di Chicago (l’unico della “windy city”) le ha meritate tutte: è un testamento della cucina molecolare, quella seria, degli chefs Grant Achatz e Nick Kokonas.
Stupisce sempre la cura nell’impiattamento, che si potrebbe definire d’avanguardia.
The French Laundry, Yountville – € 410 per due persone.
Non stiamo parlando di un ristorante, ma di una nave scuola: da qui è passata tutta, o quasi, la nuova generazione di chef star di cui abbiamo parlato finora: da Achatz a Ziebold a Redzepi.
Dal ’94, anno dell’apertura di The French Laundry, a oggi la cucina di Thomas Keller continua a stupire e contemporaneamente rassicurare, con la precisione maniacale nella cura dei dettagli, il posto da sogno, il servizio impeccabile.
Le portate della degustazione sono nove, i piatti forti di sempre: i cornetti di salmone e la panna cotta di cavolfiore e caviale.
La Pergola, Roma – € 420 per due persone.
Il miglior ristorante di Roma? Forse. La location è sicuramente d’effetto: la terrazza del Cavalieri offre un panorama mozzafiato della città eterna. Qualche problema del tutto personale con veneri di marmo nero, stucchi dorati e moquette beige a rombi.
Ma la cucina di Heinz Beck’s, il tedesco più italiano del mondo, è impeccabile: foie gras con mele, mandorle ed amaretti, spaghetti cacio e pepe con gamberetti bianchi marinati al lime, scampi grigliati con puré di patate affumicate, finocchi e pompelmo rosa sono solo alcuni esempi dell’abilità unica di Beck di giocare con la tradizione, portandola all’apoteosi dell’eleganza.
Per Se, New York – € 450 per due persone.
Secondo, ma solo in termini temporali, all’ammiraglia The French Laundry, Per Se apre i battenti a New York nel 2004. Le aspettative erano alte, ma Thomas Keller le ha attese tutte: quattro stelle dal New York Times, tre stelle dalla Michelin, sempre entro le prime venti posizioni dei 50 Best Restaurant of the World.
Ogni giorno vengono creati due diversi menù degustazione, uno vegetariano e uno a cura dello chef, il servizio è snello ma preciso. Da provare l’aragosta della Nuova Scozia al burro.
Saison, San Francisco – € 455 per due persone, più € 110 per l’abbinamento con il vino.
Dieci tavoli e una grande cucina a vista. Questa è la cifra stilistica del Saison, due stelle Michelin, ristorante giovane e attento alla stagionalità, in cui il menù cambia giornalmente in base anche a quello che offre l’orto adiacente al locale.
Il menù degustazione è di 18-20 portate, e spazia dalle ostriche in crema al carpaccio di manzo invecchiato 80 giorni con vinaigrette di salsa di soia.
The Fat Duck, West Berkshire – € 460 per due persone.
La cucina del Fat Duck può non piacere, ma rappresenta un punto di riferimento globale della cucina molecolare. Come tutte le grandi personalità Heston Blumenthal, lo chef autodidatta originario di Londra, suscita sempre reazioni vigorose: di entusiasmo o di totale disapprovazione.
Resta fuori dal comune l’esperienza offerta dal suo menù degustazione: dal leggendario the “Mad Hatter’s Tea Party” (tea del Cappellaio Matto), finto brodo di tartaruga guarnito da un orologio di brodo di manzo liofilizzato, fino al “Sounds of the Sea”, piatto di frutti di mare e tapioca, abbinato ad un I-pod che riproduce il rumore delle onde del mare. Vissani da noi non ce l’ha fatta, Blumenthal invece si.
Sukiyabashi Jiro, Tokyo – € 460 per due persone.
Jiro Ono ha 87 anni ed è il più famoso maestro di Sushi del mondo. Il suo menù comprende 20 assaggi di sushi, e rasenta la perfezione.
Dopo un’accurata selezione dei vari hirame, oo-toro, e kuruma-ebi, ciascun cliente può ordinare il secondo piatto che vuole. Ne vale la pena solo per vedere Jiro Ono, concentrato e impeccabile, preparare piccoli capolavori di equilibrio tra pesce e riso. Con le tre stelle Michelin conquistate nel 2008, Jiro Ono è diventato lo chef più anziano nella storia della guida francese.
Una curiosità: nel 2012 si è classificato II nella lista dei locali in cui è più difficile prenotare. Merito di Jiro Ono, ma anche delle dimensioni ridottissime del locale.
Dinner by Heston Blumenthal, Londra – € 450 per due persone.
L’executive chef è Ashley Palmer-Watts, ma lo zampino di Heston Blumenthal è onnipresente nel nuovo ristorante londinese del patron di The Fat Duck.
Dinner, che quest’anno si è aggiudicato il settimo posto nei 50 Best Restaurants, rielaborando piatti della tradizione britannica con le più moderne tecnologie di cucina. Uno dei cavalli di battaglia del menù degustazione sono le Black Foot Pork Chops, la cui ricetta risale al 1820.
Solo Per Due, Vacone, Italy – € 500 per due persone.
Un solo tavolo. Per questo il ristorante della famiglia Di Claudios, padre e figlio, si chiama “Solo per due”. Il luogo è incantevole: la villa romana che Mecenate donò al poeta Orazio.
Non esiste menù, la degustazione viene creata di volta in volta basandosi sulle preferenze del cliente. C’è un solo cameriere (non credo che si ammazzi di lavoro…) , i commensali vengono muniti di campanello d’argento per chiamarlo. Quando si dice lusso.
Les Menus di Pierre Gagnaire, Mosca – € 500 per due persone
Avevamo già incontrato messieur Gagnaire a Dubai. Lo ritroviamo a Mosca, altra capitale del lusso e della opulenza sfrenate. E lo chef parigino non rinuncia al suo tocco da belle epoque decadente, stavolta sui toni del grigio lamé e del nero.
Tutto il personale è francese, così come anche i piatti forti del menù: onnipresenti l’aragosta, il foie gras e formaggi di ogni tipo.
Urasawa, Beverly Hills – € 600 per due persone.
Pesce freschissimo, intimità (solo dieci posti a sedere) e la certezza che tutto quello che state mangiando proviene dal genio dello chef stellato Hiroyuki Urasawa.
Il menù degustazione può comprendere abbinamenti inediti, frutto delle creatività di Urasawa, come il shabu shabu con foie gras, aragosta e capasanta, oppure sushi e sashimi tradizionali ma, a detta dei più, memorabili.
Le Louis XV, Monte Carlo – € 610 per due persone.
Ora che Alain Ducasse ha vinto il premio alla carriera dei 50 Best Restarurants ci sarà un pigiapigia ragguardevole per Le Louis XV, il ristorante di Monte Carlo nato dal genio dello chef star parigino. O forse no, dato che un menù degustazione non te lo tirano proprio dietro.
Ma se uno muore dalla curiosità di provare piatti come l’arrosto di agnellino del Pirenei aromatizzato con peperoncino d’Esplette e babà al rum e panna montata, questo è il posto giusto.
Joël Robuchon, Las Vegas – € 660 per due persone.
Anche il burro vi farà perdere la testa e ballare le papille gustative da Joel Robuchon. Le Caviar (un trittico di sottile couscous) e il caviale Osetra (con una crema vellutata di cavolfiore e una gelatina di asparagi verdi) sono i due cavalli di battaglia.
Masa, New York – € 690.
Tempio della cucina giapponese a New York, non c’è posto migliore per mangiare sushi nella Grande Mela. Merito di Masa Takayama, patron del ristorante, e della sua perizia: chi ha la fortuna di trovare posto al bancone, può osservatelo preparare delizie come il risotto agli uni (ricci di mare) e tartufi, indimenticabbbile.
L’Arpège, Parigi – € 700.
Spendere 350 euro a testa per un uovo alla coque? Da L’Arpège si può. Merito (?) dello chef Alain Passards e degli ottimi prodotti provenienti dal suo orto (intendiamoci, non è proprio un quadrato di terra dietro casa di nonna…).
L’ Oeuf à la Coque de L’Arpege, è un tuorlo d’uovo non troppo cotto con crème fraîche, sciroppo d’acero, aceto e spezie, e non manca mai nel menù degustazione.
Alain Ducasse au Plaza Athenee, Parigi – € 750.
Ducasse non cucina più, vabbè. Però Christophe Saintagne, chef del ristorante che prende il nome da una leggenda della gastronomia mondiale, ha raccolto bene il testimone: scampi serviti con caviale freddo, torta di faraona con tartufo nero, e ravioli ripieni di foie gras.
Tempio della cucina francese, qui è proprio il caso di dirlo.
Guy Savoy, Parigi – € 940.
“Innovazioni, Ispirazioni”, si chiama così il menù degustazione più caro del mondo: cannolicchi al limone e purè d’aglio dolce, caviale con asparagi verdi e zabaione affumicato, aragosta servita nel suo guscio con cuori di palma, sono solo alcuni dei piatti del percorso da 12 portare creato dallo chef Guy Savoy.
Altra iniziativa pregevole: ogni giorno a pranzo viene riservato un tavolo per quei clienti che, curiosi di riscoprire le origini della tradizione gastronomica francese, non temono di mettersi completamente nelle mani dello chef.
Insomma, è Guy Savoy, c’è da fidarsi…
[Crediti | Link: Dissapore, Business Insider. Immagini: Darin Dines, Washingtonian, Visconti L’Espresso, Smh.com, Sandie Goreader, Lovely lifestyles, Startle, A life worth eating, Dining without borders, Soraa, Gentlemens luncheon club, eharmony, In your pocket, Picstopin, Telegraph, Mgmgrand, Weareprivate]