I cani, abbaiano, sbavano e a volte puzzano.
I bambini strillano, sporcano e corrono per il locale.
Le mamme che allattano, beh, allattano.
Quale tra queste tre cose dovrebbe infastidire di più l’avventore di un ristorante, una, nessuna o tutte e tre?
In Inghilterra (ma anche negli Stati Uniti) una legge vieta di chiedere a una donna che sta allattando in pubblico di allontanarsi.
In Italia no, forse per quell’intrinseco bigottismo clericale che proprio non riusciamo a scrollarci di dosso.
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La legge in questione, la Equality Act 2010, dichiara illegale discriminare una donna per il solo fatto che stia allattando e impone alle attività commerciali di lasciare piena libertà alle madri che vogliono nutrire i figli al seno nei loro spazi.
Lo spunto per questa riflessione viene da un articolo del Daily Mail che racconta con le tipiche forzature melodrammatiche del tabloid la disavventura di un madre di Cardiff, che il personale di un ristorante ha costretto ad allontanarsi dal tavolo in direzione toilette per allattare il suo piccolo di quattro mesi.
La donna si è detta disgustata e attonita dalla richiesta, tanto da voler immediatamente lasciare il locale.
I titolari si sono invece scusati apportando come scusa la presenza di una scolaresca nel tavolo adiacente a quello della mamma. Come a dire che i bambini si sarebbero scandalizzati vedendo il seno della donna… Come dire che il bigottismo impera, anche in Inghilterra, e nonostante le leggi.
Il che mi porta a chiedervi, se dopo i cani (occhio che la fatwa a quattro zampe è illegale anche in Italia) e l’apartheid appena richiesta contro i bambini arriverà il momento anche dell’estradizione della mamme.
L’obbiettivo è forse quello di rendere i ristoranti luoghi asettici e indisturbati, veri angoli di paradiso? Non è che forse stiamo esagerando?
[crediti | link: DailyMail, Dissapore]