Prezzi ristoranti 50 Best: dove si spende di meno e dove di più

Prezzi ristoranti 50 Best: dove si spende di meno e dove di più

O avete vissuto l’ultima settimana su di un pianeta alternativo o sapete che c’è stata la 50 Best Restaurantsclassifica che pur scatenando polemiche infinite è riuscita a imporsi come power ranking dei migliori ristoranti al mondo. Ne avete tanto sentito parlare che, sebbene le vostre Visa al momento supplichino di non farlo, l’idea di cenare in uno di questi super ristoranti rappresenta per voi l’equivalente di una giovane procace per un seminarista: una tentazione tormentosa e impudica.

Già, ma quale scegliere e in base a cosa?

Potete aiutarvi con le tabelle qui sotto che riassumono i prezzi –mancia, servizi e tasse compresi– di 70 menù degustazione proposti dai ristoranti della 50 Best 2015.

Per la cronaca: mirando al Grande Slam Gastronomico, provando cioè tutti i 70 menù classificati (alcuni ristoranti propongono due menu, uno entry level, l’altro più costoso), si spenderebbero all’incirca 13.000 €; 200 € è invece la spesa media per colmare lo spread tra la voglia che vi è presa e l’innocente portafoglio.

200 euro sono troppi? Calma, c’è speranza. La forbice dei prezzi tagliente ma flessibile si estende infatti dai 50 ai 580 euro.

Anche per rincuorarvi, le tabelle iniziano proprio con i ristoranti dal migliore rapporto qualità prezzo (epurati del tapas bar Tickets di Barcellona, che non è un ristorante nel senso tradizionale del termine).

prezzi menu ristoranti 50 best

The Test Kitchen (28esimo) è il ristorante (che amiamo neanche troppo segretamente) con il menù più economico, 49.50 euro. Che diventano 80 con i vini. Vero, non essendo dietro l’angolo per il Sud Africa bisogna prevedere qualche spesa aggiuntiva,  ma vorrete pur concedere qualcosa alla vostra passione.

Seguono il cileno Borago (42esimo) e il Maido (44esimo) ristorante giapponese che sta in Perù e propone un menu degustazione a base di sushi. Entrambi i menu degustazione costano, guarda caso, 56.70 euro.

Malgrado il sito web sia la cosa più terribile vista in eoni, Le Chateubriand (21esimo) è tra i migliori ristoranti per rapporto qualità/prezzo/distanza. Sì, è il bistrot parigino del cuoco Inaki Aizpitarte che buona parte della critica internazionale reputa scandaloso trovare in una simile classifica, ma il prezzo contenuto, solo 70 euro, mette voglia di provarlo.

Si spende poco di più (85€) fermandosi poco dopo il confine italiano, a Mentone, e scegliendo il menù “Premiere Traces” del Mirazur (11esimo) guidato dallo chef italo-argentino Mauro Colagreco. Per la cucina che esprime Colagreco questo è IMHO il ristorante con il migliore rapporto prezzo-felicità

Al limitare della Top 10, il ristorante più economico è il Gaggan (10°), anche questo in Perù a Bangkok, in Tailandia, con il menù da 78 € circa; restringendo lo sguardo alla Top 5 il Central (4°) del lanciatissimo chef peruviano Virgilio Martínez, propone un menu da 93 €.

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Più i numeri si fanno piccoli più l’esborso cresce. Nelle prime tre posizioni della 50 Best: El Celler (1°), primo della lista (quindi miglior ristorante al mondo) parte da 165 euro; servono invece 170 € per l’Osteria Francescana (2°) di Massimo Bottura.

Ne consegue che pur con tre stelle della guida Michelin, e pur ai vertici delle 50 Best, nei due formidabili ristoranti si spendono meno dei 200 € medi necessari per cenare in uno dei 50 locali in classifica.

Cresciuto in maniera abnorme nella considerazione del mondo a causa delle reiterate vittorie nella 50 Best, il Noma (3°), dello chef danese Rene Redzepi, ci obbliga servizio incluso a privare l’adorato portafoglio di almeno 250 €.

Tocca ora alle pecore nere, i ristoranti della classifica internazionale che ci fanno maledire la nostra passione per i ristoranti di alta cucina.

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Svetta sublime e incontrastato l’Ultraviolet (24esimo) di Shangai. Gestito dallo chef francese Paul Pairet è l’unico ristorante in territorio cinese della classifica, accetta solo 10 coperti a servizio e propone un pachidermico menu degustazione da 2o portate circa, di quelli oggi fuori moda, per la modica cifra di 580 euro.

Risparmiando 200 € si può andare in Francia e ingollare tutto il menù da 380 € di Ducasse au Plaze Athenee (47esimo), 40 € in più rispetto menu di un altro grande ristorante francese, Arpege (12esimo) che costa 340 €. Sono rispettivamente secondo e terzo tra i menù più costosi della 50 Best.

Chi pensa che mance e servizio non facciano la differenza dovrebbe ricredersi: sono quattro i menu made in USA che rientrano tra i 10 più costosi della classifica, con il 20 per cento di mance e servizio a pesare non poco sul conto finale.

Ecco, ora diteci, siete ancora dell’idea di sedervi a uno dei tavoli della 50 Best? E qual è il ristorante che vi piacerebbe provare di più?

[Crediti | Link: Dissapore | Immagini: Valentina Campus]