Ristorante giapponese? Andiamoci piano. Ce lo spiega l’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi che non è tutto sushi quello che luccica. “Solo a Milano, Roma, Torino e in poche località turistiche italiane, si trovano ristoranti con gestori, cuochi e sushiman giapponesi”. Ma a fare il “vero giapponese” sono anche la materia prima, i criteri d’acquisto, di conservazione e lavorazione del cibo, il personale esperto.
Tutti elementi che distinguono l’autentico dai finti sushi-bar (a Milano si calcolano circa 200 insegne; a Firenze 50, di cui solo sei con cuoco giapponese), dai vecchi ristoranti cinesi riconvertiti alla cucina del Sol Levante che giocano sulle affinità linguistico-culturali non sempre riconoscibili, o dai locali multiasiatici a cucina giapponese.
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Roma riveste un ruolo determinante nello sviluppo della cucina nipponica in Italia. E’ proprio nella capitale che all’inizio degli anni Settanta sono comparsi i primi ristoranti, complice la forte presenza straniera e l’esistenza di ambasciata e consolato giapponese.
Anche per questo, aiutati da Il Saporario, una curiosa guida pubblicata da La Pecora Nera che suggerisce la migliore pausa gourmet per ogni momento della giornata, abbiamo dedicato la nostra prima classifica italiana dei ristoranti giapponesi proprio a Roma.
10. TEMAKINHO
Via dei Serpenti 16 (Monti)
Descrizione: Due ristoranti a Milano, Temakinho esporta a Roma il sushi brasiliano senza troppa attenzione per la qualità. Anche l’ambiente, con i grandi ananas che campeggiano sulla carta da parati, fatica a creare un’atmosfera calda e colorata, l’acustica è tutt’altro che perfetta. Cattive notizie anche sul fronte del servizio, che va in affanno quando c’è il pienone con ritardi e imprecisioni.
Allora perché inserire Temakinho in questa classifica? I temaki ripieni di tartare di salmone con erba cipollina, maionese piccante, gamberi impanati in salsa agrodolce sono sfiziosi, ben fatti anche i cebiches con salmone, spigola, polpo, gamberi marinati e peperone come pure i rolls con tartare di tonno e cavaiale di pesce volante.
Adatto a: chi ama apparire, i curiosi della cucina nippo-brasiliana.
Prezzi: temaki medi da 6 a 8 Euro, temaki grandi 10/13 Euro, rolls 8,50/12 Euro.
Via di Priscilla 85/91 (Piazza Vescovio)
Descrizione: Da anonimo ristorante cinese con la consueta formula involtini primavera / riso alla cantonese / pollo al limone alla svolta di un anno fa con la ristrutturazione e l’aggiunta di alcuni piatti della cucina giapponese.
Nel bel locale con diverse sale e qualche posto all’aperto, sempre affollato e un po’ caotico, tra i vari tipi di sushi si segnalano i temaki, i maki con salmone e avocado, e i “flower lowers” con salmone esterno, riso dentro e sopra ikura.
Adatto a: chi vuole spaziare tra cucina cinese e giapponese.
Prezzi: 25 Euro per due piatti salati e un dolce.
Viale Aventino 117
Descrizione: Sushi e noodles, come prevedibile, dominano il menu del locale su due piani, spazioso e moderno, con il bancone del sushi all’entrata e una piccola sala tatami.
Buona la zuppa di miso con alghe e tofu, riusciti i piatti a base di riso, così come edamane (fagioli di soia lessati e leggermente salati) e sushi e sashimi fatti con salmone, tonno e spigola. Il gelato al tè verde e sesamo nero è una degna chiusura.
Adatto a: chi ama la cucina orientale e gli ambienti modaioli
Prezzi: 30 Euro per antipasto, piatto principale e dolce.
7. SAKANA SUSHI
Via del Gazometro 54 (Ostiense)
Descrizione: Ambiente caratterizzato da un lungo kaiten attorno a cui ci si siede per pescare dal nastro sushi, sashimi e tempura su piatti colorati che ne indicano il prezzo. In fondo al nastro il pesce crudo viene preparato a vista, mentre dalla cucina escono i piatti cotti: tempura, ravioli, ramen e udon in diverse versioni.
Una sorpresa i gyoza, ravioli giapponesi ripieni di carne. Sfiziosi i takoiaki (crocchette di polpo in pastella, piatto tradizionale difficile da trovare altrove, con salsa teriaki e scaglie di pesce essiccato), impeccabili sushi e sashimi con rolls e maki sempre elaborati.
Adatto a: chi cerca un approdo sicuro per la cucina giapponese.
Prezzi: 30 Euro
6. KENKO
Via degli Irpini 8, (San Lorenzo)
Descrizione: Già Sushi Ko, ora Kenko, con bancone ridotto (ma ancora capace di ospitare i clienti che mangiano il sushi direttamente davanti al maestro) e un numero maggiore di posti a sedere nella sala un po’ fredda e spoglia. Menu ampio con indicazione dei piatti vegetariani e prezzi rivisti al rialzo.
L’abbondante sashimi è composto da pesce buono e ben tagliato (tonno, salmone, gamberi crudi, capesante e spigola), piacevolmente piccanti i piatti a base di avocado anche se il riso è poco condito. Tra i piatti cotti da provare gli yasai yaki udon, ravioli saltati in padella con con verdure e nota agrodolce invitante.
Adatto a: chi cerca una solida cucina giapponese nel quartiere di San Lorenzo.
Prezzi: 40 Euro.
5. ROKKO
Via Passeggiata di Ripetta 15 (Piazza del Popolo)
Descrizione: Rokko come il monte che sovrasta Kobe e come questo ristorante che accanto ai classici della cucina giapponese propone specialità più rare come il suriyaki (manzo servito con verdure su una piastra rovente che si degusta intingendolo nell’uovo crudo). Riso e salse autoprodotte, piatti preparati a vista nel bancone dov’è possibile fermarsi a mangiare, sala ampia con luci soffuse e un piccolo giardino interno.
Tra le bevande da provare l’ottimo gennaicha, tè a base di riso tostato e le birre nipponiche. Nel menu è strepitosa la tempura udon, zuppa con tagliatelle giapponesi servita con tempura di verdura e gamberi, freschissimo e saporito il sushi.
Adatto a: chi cerca i classici giapponesi vicino a Piazza del Popolo.
Prezzi: 45 Euro.
4. YAKINIKU
Via del Pigneto 207/209
Descrizione: Yakiniku è la cottura alla griglia che nel locale con saletta accogliente e giardino gradevole nel retro, avviene sui tavoli con annessa graticola circolare. Il cliente può cuocere il cibo secondo i propri gusti intingendo i singoli bocconi in tre salse – alla soia, yuzu (a base di un agrume tipico giapponese) e piccante.
Buoni i ravioli fritti ripieni di gamberi e frutti di mare, il cirashi (grande ciotola di riso con pesce crudo sopra), asciutta e croccante la frittura della tempura ai fiori di zucca.
Adatto a: Per andare oltre il solito sushi
Prezzi: 35 Euro per 2 piatti salati e un dolce.
3. SAKURA SUSHI
Piazza di Porta Pia 122/123
Descrizione: Sempre ben eseguiti, i classici della cucina giapponese ci sono tutti, dalla zuppa di miso con alghe e tofu agli spaghetti udon con frutti di mare, sino ai sushi dal condimento abbondante (salmone, gamberi, calamari, zucchine, carote e germogli di soia).
Ambiente gradevole dominato dal legno scuro dei tavoli, all’ingresso bancone e sgabelli per pasti veloci poi due sale con tavoli e sedie all’orientale.
Adatto a: mangiare sushi vicino a Porta Pia.
Prezzi: 35 Euro per antipasto, 2 tipi di sushi (da 4 pz) e dolce.
2. HASEKURA
Via dei Serpenti 27 (Monti)
Descrizione: Autentica cucina giapponese poco contaminata da facili occidentalismi. Locale piccolo (è bene prenotare) con sala e qualche sgabello davanti al bancone dove viene preparato il sushi. Menu contenuto con gustose crocchette di dentice, frittura asciutta, nigiri di salmone dal riso ben condito.
Tra i diversi tipi di sushi sono ottimi i California rolls con polpa di granchio, avocado, lattuga e maionese, e perfetto il negi-toro – battuto di ventresca di tonno rosso e erba cipollina. Personale preparato dai modi spesso sbrigativi.
Adatto a: piccolo avamposto della cucina giapponese a Roma che continua a migliorare.
Prezzi: A pranzo dai 17 ai 35 Euro, la sera da 33 a 45 Euro.
1. HAMASEI
Via delle Mercede 35/36 (Piazza di Spagna)
Descrizione: Il ristorante romano dove essere iniziati alla cucina giapponese scegliendo dalla carta, dai menu fissi a prezzi contenuti, proposti soprattutto a pranzo, o approfittando del servizio take-away.
Ambiente affascinate con diverse sale arredate in stile orientale, lungo bancone all’ingresso per assistere alla preparazione del sushi, sala tatami dove si mangia a piedi nudi. Perfetto il cirashi – una ciotola di riso sormontato da fette di salmone crudo, e sorprendente la tempura mista di gamberi e verdure, croccante e asciutta.
Sapore più convenzionale per il riso yaki meshi, fritto e condito con wurstel di pollo, uova e piselli, e i makimono, rolls con l’alga esterna ripieni di tonno e cetriolo.
Adatto a: chi desidera essere iniziato alla cucina e allo stile giapponesi
Prezzi: 45 Euro.
[Crediti | Link: Associazione Ristoratori Giapponesi in Italia, Dissapore, La Pecora Nera. Immagini: top10roma, giapponedaisukidesu]