Zenzero. La prima volta fu come addentare una saponetta, neanche la soddisfazione di sputare le bolle di sapone come si vede in certi cartoni animati. Poi venne la casetta glassata con gli omini, la canzone di Elio, il Professor Miao (non ridete) e certi piatti orientali. Scoprii mille altri e pregevoli modi di essere zenzero, come il cocktail che ho preparato per oggi.
Sweet Smoke non è un MC.
Ma che bel nome ha questo cocktail? Forse sto ascoltando troppo hip hop ultimamente. La ricetta targata Milano arriva dal bancone del Rebelot del Pont, il cocktail & tapas bar fratello minore del Pont de Ferr di Milano, dalle sapienti mani del bartender di casa Nicola Onorato.
Il corpo del mix è composto principalmente da:
Liquore allo zenzero Domaine de Canton: liquore a base di zenzero del Vietnam, tassativamente pelato e tagliato a mano. Prodotto in Aquitaine, conta tra gli ingredienti il miele di fiori d’arancio provenzale e bacche di vaniglia. La forma della bottiglia richiama un tronchetto di bamboo, io per capirlo ci ho messo un intero pomeriggio.
Whisky Ardbeg: pluridecorato e torbato whisky che mutua il nome dal gaelico scozzese Ard Beag, “Little Height”.
Non so se mi fa più specie il rituale del bicchierino versato nel Loch Ness o il tizio che dentro ci sente l’odore della pancetta croccante.
La ricetta
succo di ½ lime
1 zolletta di zucchero piccola
5 cl di rum scuro
10 cl di Domaine de Canton (liquore allo zenzero)
15 ml di Ardbeg (Islay whisky)
10 cl di succo di mela
La ricetta è di quelle semplicissime, basta porzionare gli ingredienti al centilitro e versare nello shaker. Aggiungere il ghiaccio, agitare per qualche secondo e servire, al solito, in una coppetta gelata.
Per la guarnizione vi basterà tagliare orizzontalmente una mela, otterrete delle fettine con una naturalissima e graziosa stellina al centro. E siccome avevo dello zenzero candito che rotolava da mesi nella dispensa ho pensato bene di completare il garnish con un tocchetto infilzato nel bordo del bicchiere.
Solito capannello di amici in cucina, mi pare di aver visto un vecchietto con la coda dell’occhio.
“Tutto ‘sto tempo per fotografare una fetta di limone?”
“Nonno, si chiama lime!”
Inutile sottolinearlo, non ne aveva mai visto uno.
Butta giù un sorso convinto, pare apprezzare. Poi prende una radice di zenzero , la mette in tasca e prima di dileguarsi mi fa: “La prossima volta te lo fa nonno il liquore!”.