Caro Babbo Natale, o chi per lui, quest’anno sono stata molto buona. Pensaci se ti stai organizzando con i regali di Natale per chi cucina. Non ho mai rimandato un piatto indietro al ristorante, non ho mai scritto una recensione su TripAdvisor, non ho mai cucinato salti in padella e sono andata pochissime volte da McDonald’s. Insomma, credo di essermi meritata almeno uno dei regali che desidero da tanto tempo e quindi vado a elencarteli.
1. APPARECCHIO PER IL SOUS VIDE
Se anche tu mi segui qui su Dissapore, saprai che negli ultimi mesi ho pasticciato con la cottura sottovuoto e a bassa temperatura, armata solo di termometro dell’Ikea, sacchetti e macchinetta comprati all’iper, lottando con la regolazione della fiamma sul fornello e con il termostato del forno.
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Dopo tanti sforzi, non credi anche tu che sia arrivato il momento di ricevere uno di quegli apparecchietti tipo Anova o Sansaire, che somigliano a un minipimer e si usano in una qualunque pentola, posta su un qualunque piano d’appoggio?
Altrimenti, caro Babbo Natale, mi toccherà rassegnarmi a cucinare in lavastoviglie come fa Lisa Casali. Non che abbia nulla in contrario, ma quando ho provato a farci le uova, sono rotolate giù dal cestello. Non ti dico l’effetto frittata.
2. ABBATTITORE DI TEMPERATURA
Io adoro il pesce crudo. Ma lo spauracchio dell’anisakis mi costringe a mangiarlo solo in pochi, selezionatissimi ristoranti in cui sono certa che sia stato sottoposto ad abbattimento di temperatura. So bene che potrei lasciare tonno, salmone e crostacei 96 ore in freezer
Ma so altrettanto bene che, nel tempo in cui la polpa raggiunge una temperatura tale da uccidere l’odioso parassita, si formano cristalli di ghiaccio così grossi che, una volta scongelato, il mio pesce perde la sua consistenza, risultando molliccio e acquoso, perché i “cristalloni” rompono le membrane delle cellule e loro, tornando a temperatura ambiente, cedono i liquidi.
Sì, lo so, Babbo Natale: le spiegazioni tecniche ti annoiano e magari non sono molto precise, ma la sostanza è che l’abbattitore, portando i cibi a -18° molto più velocemente del mio freezer sovraccarico, mi permetterebbe di fare tartare, sashimi, carpacci di mare. Ma anche di raffreddare e congelare lasagne e polpettoni appena sfornati. E, pare, persino di cuocere a bassa temperatura, così potresti evitare il regalo al punto 1.
Vero, gli abbattitori domestici, da incasso o free standing, sono ancora molto cari, ma tu non hai problemi di budget, o sbaglio?
3. AFFUMICATORE
Io guardo un sacco di tv. E, sarà un caso, ma ultimamente vedo tanti cuochi che affumicano. Il “mago del barbecue” Steven Raichlen usa con maestria affumicatori che alimenta a carbone e legnetti umidi, aprendo e chiudendo ad arte prese d’aria e coperchi.
Jamie Oliver di recente ha sperimentato una scatola di latta, trucioli e una rete da pollaio, o qualcosa di simile. Un accrocco che, per fortuna, esiste anche in versione meno artigianale e più “disegnata”, come lo Smoking Set di Zwilling.
Ma chi mi ha veramente colpito vedere all’opera è stato lo chef Igles Corelli con un apparecchietto dotato di campana di vetro che mi è subito sembrato geniale. Come la lampada di Aladino, appunto. Questo affumicatore istantaneo starebbe benissimo nella mia culinaria “cassetta degli attrezzi”. Sembra in grado di scongiurare il rischio di trasformare la cucina in una camera a gas. E ho sempre sognato di portare in tavola un piatto e sollevare una campana liberando uno sbuffo di fumo aromatico.
Ecco, Babbo Natale, la mia letterina finisce qui. In fondo,ti ho chiesto solo tre cosette. Credi che potresti accontentarmi? In cambio, prometto di lasciarti sul tavolino del salotto tre biscotti e un bicchiere di latte caldo.
Disclaimer: al mio compagno voglio dire che non si azzardasse a regalarmi una pentola, perché quest’anno voglio il brillocco 😉
[Crediti | Link: Dissapore, Cucina Eco, Primal Grill. Immagini: Tested.com]