Quindicesima e sedicesima puntata: tutti i drammi di Masterchef 3, Twitter edition

Quindicesima e sedicesima puntata: tutti i drammi di Masterchef 3, Twitter edition

Se per una qualche ragione che non sto neanche a indagare ieri vi siete persi Masterchef, il che vi scoccia, e la crisi d’astinenza da drammi del talent culinario si fa sentire, consumate avidamente il nostro riassunto.

S’inizia dalle consuete scaramucce tra Beatrice ed Eleonora, ormai alquanto tritagonadi. Per la precisione, si ri-comincia, visto che Beatrice è tornata in gara la settimana scorsa.

Nella Mystery Box ogni concorrente scopre una lettera scritta da un famigliare, dal partner – o nel caso di Alberto “dalla Titti, la paperina”.

Lacrime di commozione che fanno così “Paese Reale” che uno potrebbe tranquillamente smettere di guardare Barbara D’Urso. Ogni concorrente scambia il suo piatto di battaglia, consigliato dal famigliare, con un altro concorrente.

C’è chi regala piatti facili, chi scarica piatti difficili. Nel frattempo, Alberto ha sempre perle da regalare.

I piatti migliori sono il risotto al provolone con marmellata di fichi, pinoli e scorza d’arancia fatto da Eleonora (originariamente di Salvatore); il filetto di maiale con foie gras su crema di porri, carote croccanti e uvetta sultanina di Beatrice (piatto di Almo); cous cous di mare, sinfonia di pesce e crostacei di Rachida (dato da Eleonora).

Un trio che si ama molizzimo. Sentenzia Eleonora “Come se fossi in mezzo al deserto. Se potessi dare una coltellata da una parte e una dall’altra … “.

A vincere è Beatrice che segue i tre giudici in dispensa per il vantaggio. Finalmente arriva Philippe Leveillé, lo chef del Miramonti L’Altro di cui noi vi avevamo anticipato (okay, molto anticipato) la comparsata. L’ingrediente principale della sua cucina è … il burro.

Come piatto dell’Invention Test Beatrice deve scegliere tra: cappuccino di rane, crema di piselli, schiuma di zenzero e lemongrass; tartare di ostriche e capesante con zuppetta di ostriche e insalata di erbe e crescioni in foglia di ostrica; lumache di vigna, basilico e chorizo.

Dire che a quelli di Twitter i suoi piatti non piacciono è un garbato eufemismo.

Beatrice comunque sceglie il cappuccino di rane. I concorrenti ne dovranno utilizzare gli ingredienti principali –burro e rane– mentre lei decide di replicare il piatto.

Esce Emma, che aveva fatto le fettuccine con crema al burro, porcini e rane – lasciando le ossa nel piatto. Vabbé, se uno se le cerca poi … Vince Michele con il suo “riso alle rane con crema di piselli mantecato con burro al lemongrass”. Sarà il capitano della prova in esterna nella ridente [sic] Comacchio.

Solo in me quest’immagine scatena ilarità? L’ingrediente principale è l’anguilla. I concorrenti dovranno cucinare risotto alla comacchiese con brodetto d’anguilla, polenta gialla, anguilla allo spiedo e insalata di radicchio e cipolle. Come capitano della squadra avversaria Michele sceglie Rachida, che interpreta la sua decisione come un attestato di stima.

Beatrice, che viene esclusa dalla scelta delle squadre, andrà direttamente al duello finale con chi perde al Pressure Test.

A perdere, abbastanza prevedibilmente, è la squadra rossa capitanata da Rachida, un capitano meno tragico di come ce l’aspettavamo. Almo, Salvatore, Eleonora e Rachida vanno al Pressure.

Ingrediente principale del test è … la lingua di vitello. Accompagnata da bagnet della tradizione piemontese.

Le salse mettono tutti in difficoltà.

Alla sfida finale con Beatrice va Rachida, le cui salse vengono cortesemente definite “immangiabili”. Letali, quasi. Eppure lei (piangendo, toh) dice che la signora Santina, per cui lavora, le adora. E ci fa sempre l’aperitivo con il pane.

 

Lei e Beatrice dovranno cucinare tre ricette a base di pollo: alla diavola, alla valdostana e fritto. Il pollo è l’ingrediente preferito da Rachida, che inopinatamente vince. Beatrice esce, per la seconda e definitiva volta, lasciando Rachida con un minaccioso “Allah ti sta guardando”.

Ma tanto, lei …