Conoscere i segreti del Natale non è uno sport per signorine, serve tempo. Dopo gli otto anni siamo autorizzati a discutere l’esistenza di Babbo Natale. Per sostenere la tesi del panettone, certamente più buono con i canditi che senza, bisogna averne almeno sedici. Dopo i venti si può dire che l’unico modo per superare indenni le mangiate con i parenti, è ubriacarsi.
Non ho detto bere tanto da rotolarsi esanimi sul pavimento, bisogna essere ubriachi quanto basta per essere affabili con il cugino Astolfo, eletto a simbolo di tutti i partecipanti alle abbuffate di Natale. Insomma, ubriachi sì ma con moderazione e possibilmente, come insegna il blog americano Grub Street, con metodo.
1) A ognuno il suo. Prima di tutto, per non farvi sgamare subito, evitate di essere gli unici alticci. Trovate l’alcolico consono a ogni parente e riempite spesso i bicchieri. Spumante con residuo zuccherino che si attacca alla dentiera per la nonna. Bloody Mary per la cugina con frequentazioni internazionali. Birra artigianale per il cugino hipster. Insomma, lavorate di fantasia.
2) Proibiti i super superalcolici. Niente che faccia stramazzare a terra il bisnonno, ha fatto la campagna di Russia, diamine. Numero di alcolici alto, grado alcolico basso, è questa l’equazione del vostro Natale.
3) Siate inclusivi. Mai rivolgersi a un familiare per volta. Quando versate il vino a vostra suocera, allungatevi sino al bicchiere dello zio. Il Bellini per la zia potrebbe piacere anche a vostra cugina. Si agitano i sensi di colpa da alcolista mancato bevendo da soli, in compagnia invece è subito festa.
4) Applicate(vi) la moderazione. Certe cose che vi deliziano nelle sbronze con gli amici, semplicemente non si fanno. Pogare come se non ci fosse domani, per dire. Condividere stupidi video sullo smartphone, o peggio, meme delle vostre serie tv preferite (per quanto niente è più divertente che guardare meme di Walking Dead da brilli). Parlare di sesso. Ecco, soprattutto parlare di sesso.
5) Non applicate(vi) la moderazione. Queste invece le cose da fare. Muovetevi su territori poco accidentati tipo libri, film, musica. Maneggiate con cura la politica, affrontatela solo nella fase “Temporanea menomazione delle facoltà psichiche causa combo lasagne / vino rosso” e mai, assolutamente mai nella fase: “Infervoramento fanatico da salatino e terzo bicchiere di champagne”. L’argomento migliore, alla fine, è sempre il caro vecchio “Ti ricordi quella volta che?”. Anche se avete sottratto una rivista porno a vostro padre quando avevate 13 anni, non sembrerà più tanto grave alla mamma dopo molti anni, soprattutto dopo due vodka tonic.
6) L’incidente. A mali estremi estremi rimedi. Se quanto detto sopra non sta funzionando, giocatevi la carta dell’incidente. Oh no, l’albero di Natale si è rovesciato. Accidenti, il nipotino di tre anni è rovinato sul Presepe. Ma no, come ho fatto a dimenticare le patate nel forno proprio oggi? Un po’ di creatività, insomma. Inventate una situazione che senza guastare il Natale a nessuno, giustifichi una stentorea alzata di calici prontamente commentata così: “Beh, almeno siamo tutti insieme. Beviamoci sopra. Orsù un bel brindisi”.
[Crediti | Link: Grub Street, immagine: Flickr/Christian Jackson]