Altro che momento felice, con il pranzo di Natale si rischia la grande tristezza, gastronomica soprattutto. Nei ristoranti spuntano come funghi velenosi menu a 64 euro “acqua e caffè compreso” spesso nemici del palato e di una presenza critica a bordo tovaglia.
Il sonno della ragione natalizia produce mostri, più che in ogni altro periodo dell’anno: tra il personale di sala e avventori dei ristoranti si aggira una fauna che, per fortuna, durante il resto dell’anno restano nascoste nell’intimità di ciascuno.
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Il Natale libera gli istinti imbarazzanti molto più di una sbronza; sottrarsi al rito collettivo è quasi impossibile, infatti avete prenotato il vostro tavolo. Eppure proprio questo sarebbe il momento di stare alla larga dal ristorante, o almeno di sceglierlo con cura decuplicata: sbagliare è pericoloso, potrebbe capitare di imbattersi in qualcuno di questi 9 fenomeni.
I CLIENTI
1. Le borse dello shopping
Entrano al ristorante passando a mala pena per la porta di ingresso e occupano almeno tre coperti con borse e sacchetti, il più delle volte stando fin troppo attenti a esporre i loghi costosissimi stampati sulle loro borse della spesa.
2. Famiglie e bambini
Si concedono l’uscita al ristorante solo sotto Natale, e i pargoli, poco avvezzi alla vita in sala da pranzo, sono capaci di gridolini urticanti degni del Papeete di Milano Marittima all’ora di punta il 15 agosto.
3. Lo scambio dei regali
Nel periodo natalizio la gran parte dei ristoranti sono impegnati nell’accoglienza delle compagnie dello scambio del pacchetto. E’ la solita uscita tra ragazze in tiro con una certa passione per il bere, a cui si aggiunge lo scambio, rumoroso, di regali natalizi che finiscono nel cassetto dei ricicli circa due ore dopo.
4. La festa aziendale
Che più che una cena al ristorante credono di essersi impossessati del locale e scattano foto più che dimenticabili in cui sorridono assieme ai colleghi, con cui passano il resto della vita a farsi le scarpe a vicenda. Il più delle volte lo fanno perché il boss che deve pagare il conto ha risparmiato talmente sulla cena che il cibo è a malapena commestibile.
IL PERSONALE
5. Il drogato delle canzoni di Natale
Come tutte le innovazioni anche Spotify può essere utilissimo o terribile. Se usato per mandare in heavy rotation “Santa Claus is coming to town” durante un intero pasto è un’innovazione destinata ad essere distrutta, nel più breve periodo possibile.
6. Il cameriere solerte
Non solo rabbocca il livello del bicchiere ogni 5 minuti, ma nel periodo delle feste non la pianta di sollecitarti a prenotare il veglione di capodanno con 55 portate, flûte di chamapagne non meglio identificato e cotillons; tutto incluso alla modica cifra di 200 euro.
7. Lo chef incursionista
Per tutto l’anno cucina lasagne e arrosto di vitello, ma con le feste di Natale si lascia prendere la mano e si lancia in ravioli alla renna e dolcetti allo zenzero che neanche alla bottega gastronomica delll’ikea. Mentre eravate venuti proprio per il tiramisù della casa.
8. Cappello di Babbo Natale in testa
Variamente sostituito da corna di renna e lucine a led che conferiscono ai camerieri la credibilità di un troll, e ai clienti la simpatia di un albero di Natale venuto male.
9. Il cameriere che arriva per mandarvi via
Sempre presente e sempre capace di nuovi stratagemmi, il cameriere che viene mandato a disturbare sobriamente la tavolata perché la smettano e se ne vadano a casa è l’unico uomo che merita, a differenza vostra, il conforto delle imminenti ferie.
[foto crediti: the guardian, myyearwithoutclothesshopping, sheknows, venuesallareas, rabbitaway.blogspot, possector, timoride, reggiewins, peperblog]