Cuore pulsante d’Europa, ecco cos’è oggi la Londra gastronomica. Solo negli ultimi mesi abbiamo visto il nuovo progetto dello chef Jamie Oliver, Union Jacks, tentativo di rivisitare in salsa british niente meno che la pizza, l’espansione di Whole Foods Market, l’Eataly d’America, mentre tra i fan del fast-food c’è attesa per lo sbarco del mitico Shake Shack newyorkese. Per orientarvi ecco i nostri indirizzi.
1. COLAZIONE | Hummingbird Bakery, 155a Wardour Street – Soho, London (metro Piccadilly Circus).
Fans o convinti odiatori dei cupcake, confrontate quel che pensate dei zuccherosi dolcetti con la versione benchmark della ‘“Pasticceria Colibrì”, istituzione londinese che ha ormai figliato negozi, libri, eventi e cloni più o meno riusciti (su tutti Primrose Bakery). Ma se l’avversione vince, con due passi si raggiunge la più confortante e milanesissima panetteria Princi.
2. COLAZIONE (2) | L’Eto Caffe, 155 Wardour Street – Soho, London (metro Piccadilly Circus).
Due anni fa era solo una nuova panetteria artigianale con ottime torte, brioche e caffè finalmente bevibili. Oggi è una rampante catena di negozi. Vi aspettano una babilonia di dolci buonissimi dalle provenienze più diverse, dalla Francia al Brasile.
3. STREET FOOD | Duke of York Square Food Market, Chelsea, London (metro Sloane Square).
Nel cuore di Chelsea, dove il tasso di Ferrari parcheggiate davanti alle boutique modaiole si fa imbarazzante, spunta fuori un bellissimo mercato (solo di sabato, appuntatelo da qualche parte), raccolto tra il cancello della Saatchi Gallery (ingresso gratuito) e il brand-store della casa editrice Taschen. Cibo squisito e accessibile nella patria dello street food con una scelta infinita: sidro caldo, cucina peruviana, sushi giapponesi, salumi italiani, torte di pastella salate inglesi, snack svedesi.
4. SPUNTINO VELOCE | Mark’s & Spencer – supermercati.
Con una discreta enfasi l’hanno chiamata rivoluzione. Più sobriamente Simply Food è una catena di supermarket griffata Mark’s & Spencer, vagamente snob, con la più grande quantità di piatti pronti o da riscaldare che si sia mai vista. Metri e metri di banconi self service per spaziare dal sushi alla carbonara, poi macedonie, insalate, zuppe, focacce, hummus, pizza, felafel e piatti “gastropub” (che qui sono una categoria a sè stante), da mangiare, volendo, nei tavolini vicini alle casse. Prezzi contenuti e non-servizio rapidissimo.
5. PRANZO | Pit Cue Co., 1 Newburgh st. – Soho, London (metro Piccadilly – Oxford Circus).
Il best spot della bella stagione londinese (bella per quanto possibile) è stato il furgone Pit Cue Co. sulla Southbank. In attesa che riapra non resta che fiondarsi nel ristorante aperto sulla scia del successo. Disposto su due livelli alle spalle di Carnaby st. è un posto piccolissimo che non accetta prenotazioni ma merita l’attesa. Nel risicato menu dai prezzi abbordabili ecco pollo fritto, hamburger, salsicce, costate e in genere, la migliore carne di maiale assaggiata quest’anno, cucinata per ore al forno e servita, come ogni piatto con cetrioli e cipolle.
6. APERITIVO | Tuscanic Merende, 72 old Compton st., Soho, London (metro Piccadilly).
La Toscana, ma quella buona, all’ombra del Big Ben. Perché mangiare toscano a Londra resta un mistero, però affettati, crostini, panini e focacce sono ottimi al pari dei vini, Brunello compreso. Curiosità: non in tutti i negozi di specialità italiani si trova la Torta Pistocchi, qui, che ve lo dico a fare, sì.
7. CENA | The Harwood Arms, Whalam Groove, Fulham, London.
Due chef conosciuti, Mike Robinson e Brett Graham (in forza allo stellato The Ledbury), hanno aperto questo gastropub nel cuore di Fulham. Buone le birre locali, ma è la cucina a regalare la maggiori soddisfazioni. Un tripudio di carni con deviazioni sull’ottima cacciagione (in stagione), e per contrasto, menu vegetariani tra i migliori di Londra. Prenotazione ultra consigliata.
8. STRANEZZE | Bubbleology,
Il bubble tea è una bevanda di invenzione thaiwanese, tè miscelato con frutta o latte nello shaker, arricchito da sfere trasparenti di tapioca cotta. Ne vanno pazzi anche a Berlino ma Bubbleology è uno spasso di per sè, metà gastropub, metà laboratorio di uno scienziato pazzo.
9. HOTEL | Hoxton Hotel, 81 Great Eastern Street, Shoreditch, London (metro Old Street Station).
Design curato, non lontano dal centro (a Shoreditch), l’hotel Hoxton ha un ristorante Grill frequentato anche dai londinesi e camere minimal dai prezzi rasserenanti per Londra (prenotate subito). Vicino alla metro di Liverpool Street è comodo per chi atterra all’aeroporto di Stansted e punta verso ristoranti e mercatini di Spitalfield, dell’Old Truman Brewery e vuole passseggiare lungo Brick Lane, la “nuova Camden”, dove la domenica c’è un mercatino, anche alimentare, molto grazioso.
IN PRECEDENZA: Costiera Amalfitana, Chianti, Roma.
[Crediti | Immagini: Andrea Soban, duckbluedaisies.blogspot.it]