“Qui, a Napoli […] pagare 12 euro un’ortolana, 14 (!!!) una bufalina e 9 una pizza fritta cicoli e ricotta (che non sono proprio due ingredienti nobili) è una presa in giro.”
Se siete d’accordo con l’invettiva dello studente napoletano Luca Scognamiglio potete alzare il dito e cliccare “mi piace” sulla foto che ha pubblicato su Facebook, diventata virale in poche ore per il solito effetto indignazione cui la Rete fa da cassa di risonanza.
Questa volta l’immancabile scontrino della discordia mette alla berlina social non la peggiore pizzeria di Caracas, ma nientemeno che Pellone, una vera istituzione napoletana. Sfortunati nella posizione, quartiere Poggioreale vicino alla stazione, i fratelli Pellone entrano nella nostra severa classifica delle 15 pizzerie migliori d’Italia, mentre nel 2011 erano addirittura terzi nella “Guida Michelin della pizza napoletana“.
Tutto merito di un “disco enorme, strabordante, capace di riconciliarvi con il mondo a iniziare dal cornicione, scolpito più che pronunciato“. Per tacere di quell’irresistibile avamposto del cibo di strada partenopeo rappresentato dal chioschetto antistante l’ingresso della pizzeria, con crocchè, arancini e pizze fritte addirittura da svenimento.
Sì, da svenimento come lo scontrino, penserà leggendo l’indignato studente
EXPO A NAPOLI:Qualcuno dovrebbe spiegare ai proprietari della storia Pizzeria Pellone (vicino piazza Nazionale) che l’…
Posted by Luca Scognamiglio on Wednesday, May 27, 2015
“Qualcuno dovrebbe spiegare ai proprietari della storica Pizzeria Pellone che l’Expo si tiene a Milano e che pure li si stanno tutti lamentando dei prezzi esagerati” attacca il cliente deluso; ex cliente per la precisione, dal momento che premette di non tornare mai più, e anzi ora detrattore con tanto di invito per il “popolo della rete” a boicottare la pizzeria, con tanto di hastag #boicottaPellone #lapizzafrittacosta5euro.
Eccolo qui: da cliente a detrattore in 5 minuti. [related_posts]
Il risentimento del giovane napoletano – e forse degli oltre 2000 utenti che hanno condiviso il suo commento – nasce dalla situazione di una città unica in Italia anche nel prezzo delle pizze magnifiche che riesce a sfornare.
Per una seducente margherita, persino in pizzerie blasonate come Sorbillo ai Tribunali, La Notizia di Enzo Coccia, Cafasso o Starita difficilmente si spendono più di 5 €.
Infatti lo studente si lancia negli inevitabili paragoni: “una pizza fritta da Di Matteo costa 5 euro e una pizza “gourmet” alla Notizia non supera i 10 euro”.
Viralità innescata, non ci è voluto molto prima che il messaggio raggiungesse i diretti interessati. Sempre su Facebook la Pizzeria Pellone risponde scusandosi, ma sono scuse dal forte retrogusto ironico: “vogliamo chiedere scusa pubblicamente a tutti coloro che si sono sentiti trattare male o che hanno pagato troppo, secondo loro, per ciò che hanno consumato nel nostro locale”.
Parte poi una digressione condita da abbondanti dosi di retorica napoletana su premi e riconoscimenti che Pellone ha ottenuto negli anni.
Carissimi Vi scrivono i titolari della pizzeria Pellone, vogliamo chiedere scusa pubblicamente a tutti coloro che si…
Posted by “Pizzeria pellone” on Thursday, May 28, 2015
Per dirla con parole loro: “Forse tutto questo non basta per essere stimati da tutti, ma credeteci che ci è servito per fermarci a riflettere e per rafforzare ancora di più, nella nostra grande famiglia allargata, ad avere la voglia di fare sempre meglio”, che con un pizzico di brutalità si può tradurre così: “se ci premiano dal Mesozoico, a prescindere dai prezzi, un motivo ci sarà”.
Ora, detto che in Italia, a seconda della latitudine, il prezzo della pizza subisce escursioni che nemmeno una notte nel deserto (ci abbiamo scritto un post: “Da 3 a 33 euro: qual è il prezzo giusto della pizza in Italia?“) dall’alto della mia collocazione geografica da nordista, dunque distante dal luogo del misfatto, riconosco che 14 euro per una pizza bufalina farebbero imbufalire pure me. Meno 9 per una pizza fritta come quella di Pellone.
Piuttosto voi, affezionati lettori partenopei: 12 euro un a pizza ortolana, 14 euro una bufalina e 9 euro una pizza fritta cicoli e ricotta in una nota pizzeria della città, sono davvero una presa in giro?
[Crediti | Link: Dissapore, Facebook]