Se oggi precisassimo pedanti che per evitare la “guerra della pizza” (© Guardian) tra eretici innovatori e talebani della tradizione il “Campionato italiano della pizza” di Dissapore divide Napoli dal resto d’Italia, direste che ci piace vincere facile. Il riferimento, ovvio, è alla guida del Gambero Rosso, secondo cui la migliore pizzeria d’Italia si trova a San Bonifacio (Verona) e nessuna delle altre tre a Napoli.
Diciamo che qualunque sia stato il motivo dello “schiaffo di Verona”, la voglia di compiacere uno sponsor o uno stagista al potere (escluderei il “razzismo culinario” evocato dai pizzaioli napoletani, che anzi, con le poco probabili accuse di leghismo e complotti anti-Napoli e la conseguente folcloristica manifestazione si sono esposti al ridicolo), il Gambero Rosso con la pizza è riuscito nell’impresa di attirare attenzione sulla sua guida, che però si chiama “RISTORANTI D’ITALIA”, dei quali, e dei giudizi sui quali, evidentemente, non frega niente a nessuno.
Ma si diceva del Campionato di Dissapore. Siamo ai quarti di finale, e oggi, combinazione, il tabellone prevede una sfida tra pizzerie “del Nord” in piena zona “pizza-gourmet”, vale a dire tra Rezzato (Brescia) e San Martino Buon Albergo (Verona, toh!). I locali sono Cascina dei Sapori e Pizzadarè.
Il primo ha un imprintig squisitamente napoletano, occhio strizzato alla tradizione, mentre l’altro ha una proposta trasversale, dalla pizza in teglia alla romana, alle classiche napoletane fino alle più modaiole pizze da degustazione (tagliate a spicchi, con ingredienti gourmet). Il luogo ideale per una Sfida all’O.K. Corral tra innovatori e tradizionalisti.
LA CASCINA DEI SAPORI
– Capricciosa. Ingredienti: mozzarella, pomodoro, prosciutto, funghi, carciofi.
– Aspetto: disco di medie dimensioni con cornicione (bordo) perfettamente definito.
– Cottura: uniforme.
– Impasto/consistenza: sodo e biscottato sul bordo, delicato all’interno, minuta e poco diffusa l’alveolatura (le fessure ovali dell’impasto).
– Leggerezza/digeribilità: mediamente digeribile.
– Sapore: c’è un problema con il pomodoro, sembra quasi crudo. Per il resto è gradevole, ma non fa gridare al miracolo.
– Prezzo: 8,00 €
La cascina dei sapori, via Almici, 1 – Rezzato (Brescia). Tel. 0302593557
– Giudizio: una pizza senza difetti evidenti, tranne (forse) la scelta degli ingredienti,.
– Voto: 86/100.
PIZZADARE’
Prosciutto e funghi. Ingredienti: mozzarella, pomodoro, prosciutto e funghi.
– Aspetto: disco dalle dimensioni regolari, il cornicione tornito e quasi scolpito, nel fondo è visibile l’effetto maculato (piccoli punti neri dovuti alla cottura)
– Cottura: perfetta.
– Impasto/consistenza: setoso l’impasto ma grazie a un’attenta cottura, croccante in superficie. Correttamente distribuita l’alveolatura.
– Leggerezza/digeribilità: leggerissima.
– Sapore: gradevole e raffinato senza esaltare.
– Prezzo: € 8,00.
Saporè + Pizzadarè, Via Ponte, 55 – San Martino Buon Albergo (VR). Tel 045 8781791
– Giudizio: impasto leggerissimo e ben riuscito, ottima cottura, sapore anche troppo equilibrato, corretto ma freddino.
– Voto: 88/100.
Passa il turno e accede alle semifinali del nostro campionato Pizzadaré
[Crediti | Link: Dissapore, Adn Kronos. Immagini: Adriano Aiello, Andrea Soban]
1) Starita a Materdei vs Di Matteo (2) Sforno vs La Fucina (3) Sorbillo ai Tribunali vs Di Napoli (4) I Tigli vs Sirani (5) F.lli Cafasso vs Gorizia (6) Tric Trac vs Ciripizza (7)Antica Donnaregina vs Umberto (8) Lazzaroni vs. Tonda (9) Pellone vs. Il pizzaiolo del presidente (10) Il paradiso della pizza vs. La cascina dei sapori (11) Salvatore alla Riviera vs. Fratelli Salvo (12) Berberè vs. Pizza da Re (13) Pizzeria Pepe vs. Pizzametro(14) Michele da Ale vs. O’ Malomm (15) La Notizia vs Mattozzi (16) La gatta mangiona vs. Percorsi di gusto (17) Sorbillo vs. Di Matteo (18) I Tigli vs. Sforno(19) Cafasso vs. Umberto (20) Tric Trac vs. Tonda (21) Pellone vs. Fratelli Salvo.