Una cosa che Pizza Hut poteva evitare? Lo spot che si prende gioco della pizza napoletana e degli italiani. Okay riavvolgiamo il nastro. Chiedere a un americano chi ha inventato la pizza e sentirsi rispondere Pizza Hut capita spesso. Da bravi italiani vi state chiedendo: Pizza Hut, che c’entra con la (vera) pizza? Ecco una risposta convincente: con 6300 punti vendita negli Stati Uniti che diventano 12.000 nel mondo Pizza Hut è la catena di pizzerie più grande del pianeta.
Adesso per rilanciarsi Pizza Hut propone una campagna di marketing e una serie di spot con lo slogan “Flavour of now”. Il menu rinnovato allontana ancora la catena americana dalla tradizione: perché offrire una semplice pizza quando puoi riempire il cornicione con il formaggio Asiago? E perché non abbinare in un’altra pizza spinaci e salsa sriracha al miele?
Nello spot girato a Sorrento si vedono alcuni simpatici vecchietti del posto assaggiare le insolite pizze. Bocciatura totale. Perplessi e indignati gli anziani provano un senso di confusione per altre diavolerie che Pizza Hut chiede loro di testare: ordini online, musica EDM e jeggins.
Il finale dello spot è affidato a una piccola scritta bianca: “I partecipanti sono stati pagati, ma non hanno apprezzato lo stesso”.
Ora, le pizze proposte dalla catena americana non sono certo prodotti gourmet, Pizza Hut ne è consapevole e si prende in giro. Penserete, bello, uno spot autoironico e divertente.
Ma la pizza portata in tutto il mondo dalla catena è quella americana, molto diversa dalla pizza napoletana, che proprio nella tutela della tradizione –ingredienti, lievitazione e cottura– ha il vero valore aggiunto. Non è forse per questo che Pizza Hut, presente il oltre 100 paesi del mondo, si è sempre tenuta lontana dall’Italia?
Il punto non è la modernità, ma quanto una pizza è ben fatta, digeribile e cotta a dovere, in una parola: buona.
Senza contare che di italiani ritratti come passatisti e conservatori non se ne può davvero più.
[Crediti | Link: Il Post, Slate]