Caro Dissapore, non è possibile che ogni volta che vengo sul tuo sito mi parli di piole. Sempre piole. Solo piole. E insomma.
Cari lettori di Dissapore, non ci crederete ma da quando ne abbiamo scritto per la prima volta, tutti voi per primi, poi il pianeta intero si è scoperto entusiasta delle piole (siamo vicini alle 80.000 letture).
Ma cosa sono le piole? Irresistibilmente sabaude se non proprio torinesi, le piole sono “spazi multitasking ante litteram dove, dalle 7 a notte fonda, si trovava il vino della casa o un caffè e si spilluzzicava con menu tipici corti, sostanziosi ed economici. E ancora, servizio informale, vecchietti da briscola e studenti che bigiavano. Il bancone di legno, la stufa, l’insegna discreta, vecchie stampe”.
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Questo secondo la fantasiosa definizione di un libro che, non potendo più far senza le piole, dovete assolutamente leggere: Guida alle piole (Neos Edizioni, 10 euro).
Dissapore vi ha girato questa mini-lista di 5 piole imperdibili dove mangiare spendendo più di 20 euro è abbastanza complicato:
J’amis D’La Piola, in corso Moncalieri 18
Cantine Vittoria, piazza della Vittoria, 31-b
Circolo Noà, corso Regina Margherita 154
Trattoria Valenza, Via Borgo Dora, 39.
La Familiare, Viale Michelotti 290.
A queste 5 il mensile di viaggi Dove, nel numero in edicola, ne aggiunge altre 5 che vi trasferiamo prontamente, dato il vorace appetito mostrato per le tipiche osterie piemontesi.
Piola da Celso, via Verzuolo, 40. Tel. 011 4331.202.
Piola del 2014 secondo la guida I Cento di Torino, si trova vicino al semiperiferico, popolare e conveniente mercato di via Racconigi. Ecco la descrizione: “Gestione familiare a dominanza femminile. Niente menu ma piatti del giorno spiegati al momento. Si parte scegliendo il vino tra Dolcetto, Bonarda o Barbera sfuso. Gli agnolotti di Brasato, i tagliolini all’ortica, gli gnocchi –tutti fatti in casa– arrivano nel tegame. Il vitel tonnè e l’insalata russa sono leggeri, il bunet finale di amaretto e cioccolato è perfino presentato bene”.
Prezzo 20 euro.
L’imbarchino, Viale Umberto Cagni, 37, Parco fluviale del Po.
“Piola di fiume nel parco del Valentino. Gestita da una cooperativa giovane che organizza mostre, concerti e corsi di riparazione delle bici (!?). Volendo si attracca in barca a remi. Da esplorare anche lontano dai pasti per l’atmosfera. In un bel pomeriggio ci si gode un calice di rosso Freida e un tagliere bio sulla terrazza”.
Prezzo: 15 euro.
Bicchierdivino, via San Quintino 15. Tel. 011 5629664.
“Da piola la scelta di aprire alle 7:30, con il bar, le paste e i panini, ma anche le formule mezzo menu o piatto unico (da 7.50 euro). Da bistrot di tendenza i Presidi Slow Food nel menu e il tocco chic che si avverte in polente e polpettoni, risotti e insalate”.
Prezzo da 12 a 20 euro.
Da Cianci, Largo 4 Marzo 9/b, Torino. Tel. 388 876 7003.
“Giovane per età e spirito Da Cianci è una piola-caffè con menu localissimo (il tonnato e le verdurine piemontesi al pomodoro valgono la sosta), ha un pubblico variegato che va dal turista all’assessore del vicino municipio. La fila per un tavolo libero sul selciato medievale, la sera, è già evento social”.
Prezzo: 15 euro.
La Cricca, Via Giulio, 25 bis, Torino. Tel. 011-5211653.
“Bocciofila, circolo Arci (con pochi euro di tessera si è a posto per un anno di visite), dove il mito-piola si vive davvero in diretta. Da oltre un secolo. Ecco il tavolo che litiga di politica, quello dove si gioca a tresette, fiumi di vino sfuso e il poster del Grande Torino, in poche stanze di legno in un sorprendente cortile alberato a due passi del Quadrilatero Romano”.
Prezzo: 15 euro.
Chi di voi malgrado la temperie fatica a stare lontano da un ristorante stellato, apprezzerà l’omaggio che Davide Scabin, chef del Combal.Zero di Rivoli, una manciata di chilometri da Torino, riserva alle Piole con i temporary bistrot che allestisce durante i grandi eventi, chiamati appunto Piola Scabin.
E anni fa lo chef teneva in menu il Piola kit, con negli scomparti mignon gli ingredienti della piola perfetta: peperone con l’acciuga, tomino al verde, bollito, panna cotta e un minuscolo mazzo di… carte Del Negro.
[Crediti | Dove. Link: Dissapore. Immagini: torinodailyphoto, vincenzoreda.it, Repubblica Torino]