A volte mi chiedo come sarebbe la mia vita senza il carboidrato. La risposta è una sola, tragica: l’inferno. Forse, però, siamo al capolinea e i celiaci ai quali va tutto il mio incondizionato supporto da oggi potrebbero smettere di soffrire.
I ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, sembrano arrivati al dunque, e pare che “a breve” (nel giro di tre anni) i celiaci potranno tornare a mangiare pasta, e a potersi concedere in abbinamento birra e pizza. Insomma, un ritorno all’Eden di maccheroni, focaccia e IPA.
La chiave di volta starebbe nell’uovo di gallina e in un suo particolare componente che, ingerito insieme al glutine, ostacola l’assorbimento di gliadina, la componente del glutine che l’intollerante non riesce a digerire.
La “magia” avverrebbe direttamente nello stomaco, con l’assunzione di una pillola salva-carboidrato: questo estratto dal tuorlo d’uovo annienterebbe le difficoltà derivate dall’assimilazione del glutine, il che significa poter tornare a mangiare gli spaghetti.
Lo studio dovrebbe partire entro un anno e i ricercatori stimano che la pillola diventerà la migliore amica del celiaco medio nel giro dei prossimi tre anni. Piccola controindicazione: i celiaci allergici alle uova, componente basica della pastiglia, verranno esclusi dai giochi.
Il gioco delle caste non finisce mai, che tristezza.
Appartengo alla categoria di allergici all’acido acetilsalicilico, che tradotto in soldoni significa che non so mai cosa prendere per farmi passare il raffreddore, visto che l’Aspirina mi manda al creatore.
Ma c’è di peggio, di molto peggio: avrei potuto essere celiaca e dover rinunciare alla mia dipendenza da carboidrato, che tante volte mi ha salvata dal baratro di questa esistenza. Avrei potuto assumere la triste espressione del celiaco alla vista di un piatto di carbonara, o anche peggio: di quello costretto a sborsare mezzo stipendio per potersi permettere le costosissime paste gluten-free.
[related_posts]
Se ogni volta che mi trovo seduta a tavola con uno di loro sviluppo un’immediata empatia, sono anche cosciente che l’intolleranza al glutine mi sarebbe intollerabile. In costante aumento, i celiaci rappresentano una fascia di mercato importante, anzi sempre più importante. E nel frattempo, ci informa l’Istat, i prodotti senza glutine sono entrati nel paniere degli italiani.
E’ per questo che la pillola dovrebbe, eventualmente, diventare un farmaco salvavita (anche) in Italia, di quelli che non si pagano giammai. No, non c’è ironia.
La vita senza pasta è uno schifo, celiaci sono con voi!
(No, non sto con quelli che per moda scelgono i prodotti senza glutine, pensando che faccia male o chissà che. Per quelli niente pillola, anzi tutti al torchio a fare fusilli!).
[Crediti | Link: Quartz, Dissapore]