Fa caldo! 6 cose che ho avuto il coraggio di mangiare pur di non accendere i fornelli

Fa caldo! 6 cose che ho avuto il coraggio di mangiare pur di non accendere i fornelli

Fa caldo, lo dice anche l’ennesimo servizio del Tg che mostra i grandi classici d’estate: ecco un pullulare di turisti in ciabatte, signore con improvvisate bandane-fazzoletto anti sole, gente che si getta senza ritegno nelle fontane metropolitane, consigli per gli anziani accaldati e le immancabili regole sull’idratazione coatta.

Il pensiero di mettermi ai fornelli, grondante e in costante allarme calo pressione, procura ansia e sofferenza. Indosso un vestito fiorato leggero, scovato nell’angolo delle sciatterie dell’armadio. Fa caldo.

La casa, in questi mesi, si trasforma in un limbo spazio-temporale con le tapparelle costantemente abbassate e il ronzio perenne del ventilatore. Mi devo nutrire, ma non ne ho quasi la forza, posso permettermi solo un paio di azioni, anche non troppo impegnative, per prepararmi il pranzo.

Fa caldo, e questo è un vademecum salvavita per nutrirsi con assoluta sciatteria, ma con il solo ausilio di due-tre gesti semplici. Banditi i fornelli, messe da parte le velleitá culinarie formali, e anche l’ossessione al salutismo, eccomi costretta a minimizzare gli sforzi e ottenere la massima resa, che in giorni così torridi equivale a mera alimentazione di sopravvivenza.

Insalata pronta

1. APRIRE LA BUSTA: L’INSALATA PRONTA
Giá lavata, per chi si fida, e pronta all’uso. Potreste limitare ulteriormente il lavoro usando quelle buste giá miscelate di olio e aceto.

Solo i 30 gradi possono tanto, solo il bisogno di “mandare giú” qualcosa può vincere sulla miseria di questo piatto ad azione zero.

Caffè in ghiaccio

2. REFRIGERIO IN DUE GESTI: CAFFÉ IN GHIACCIO
Senza nemmeno farsi sfiorare dall’idea malsana di accendere il fornello sotto la caffettiera, per questa sciatta bevanda refrigerante é necessario solo l’uso di un paio di polpastrelli: quelli che infilano la capsula nella macchina del caffé, quello che schiaccia “start”, quelli che scucchiaiano il ghiaccio da aggiungere al caffè.

Sforzo assolutamente minimale: less is more.

Insalata di riso pronta

3. INSALATA DI RISO CON CONDIMENTO PRONTO
Cuocere il riso in acqua. Aprire la confezione di condimento per riso giá pronto. Unire il tutto. Assaggiare e regolare d’olio in base al grado desiderato di lubrificazione.

Chi volesse una ricetta altrettanto sciatta, ma ancora peggio assortita, potrebbe spingersi nel genere fantasy e aggiungere dei wurstel crudi accuratamente tagliati a rondelle.

Tonno Tex Mex in scatola

4. TONNO IN TEX-MEX
Voglia improvvisa di cibo fusion da frescura e iper-fast? Semplice: la vostra scatoletta dei desideri contiene tonno, fagioli, mais e un tocco tex mex senza esagerazioni.

Per rendere più credibile l’esperienza, aggiungete peperoncino, sempre che non aggiunga sudore al sudore.

Carne in scatola

5. CARNE IN SCATOLA, SENZA SPORCARE IL PIATTO
La canicola vi uccide, ma voi siete carnivori incalliti in cerca della vostra copertina di Linus, perché un pranzo non si può definire tale se non c’é un pò di ciccia.

A voi un unico passaggio: forchetta alla mano, aprite la lattina pop della vostra carne in scatola preferita e buttatevi di testa. Eviterete persino il lavaggio piatti.

Ananas in scatola

6. ANANAS SCIROPPATO, L’ESOTICO IN LATTINA
Per un break senza impegno, senza dispendio di energie e calorie preziose, ma ricco di suggestioni da spiaggia esotica, l’ananas sciroppato é una sciattoneria da ferragosto anticipato con una sua immorale personalitá.

Funge anche da “fuga dalla realtá metropolitana” grazie al suo rimando alle latitudini lontane. Buon appetito, accaldati dissaporiani.

[Fotocrediti | Craving Confort, Giallo Zafferano, Alice/Non solo delizie,