L’estimatore della piadina può essere di due generi: romagnolo il primo, vacanziero il secondo. Il primo ce l’ha tatuata sulla pancia a memoria del cibo più buono finito lì dentro, in tasca lo squacquerone, in mano un buon prosciutto crudo, rucola a piacere. Il vacanziero la porta con sé unita al ricordo della sabbia, l’aria salmastra, gli amori estivi, i racchettoni sulla spiaggia.
Che voi siate dell’una o dell’altra tipologia o che apparteniate ad altre categorie, non importa. Se la desiderate, ecco un elenco di luoghi dove poter mangiare una piadina buonissima, in città o in riviera.
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#Il Posticino – via Cervese 3723, Cesena.
L’oasi dei viaggi che mi riportano in Umbria da Milano. Facile da raggiungere, all’uscita del casello di Cesena e sempre lì pronta ad accogliermi dopo ore di macchina. Piadina fatta a dovere, quella alta e profumata di strutto, ma anche crescioni ripieni di ogni bontà. Ottimo quello con patate, cotto e mozzarella. Io, d’abitudine, scelgo sempre il crescione erbe e salsiccia o la piadina con prosciutto crudo, squacquerone e rucola.
Il posticino è famoso per i suoi Maxi-rotoli, piadina arrotolata e farcita servita su un tagliere lungo un metro. Se poi alla fine vi volete ammazzare con il dolce, ci sono i raviolacci alla crema alla nocciola. Pasta della piadina tirata sottilissima a formare un cappelletto gigante. Non ne mangerete mai solo uno.
#La piadina di Stefano e Mascia – via Gaspare Finali 5, Cesena.
Se ho voglia di allontanarmi dall’uscita dell’autostrada, il secondo posto del cuore a Cesena è questo. Qui faccio il carico di buoni sapori, scorte per i momenti di astinenza e gentilezza. Le proposte sono classiche, la piadina bella alta e sostanziosa. Non se ne potrebbe mangiare più di una.
I crescioni sono perfetti, impasto tirato sottile che si combina con il ripieno sempre in modo equilibrato. Si mangia in piedi o seduti su una delle due panche di cortesia appoggiate davanti alla cesetta delle meraviglie.
#Chiosco delle Streghe – Viale 2 Giugno, Milano Marittima.
Impasto eccezionale, anche nella versione per celiaci e molto digeribile, c’è chi è pronto a giurare che sia la migliore piadina che si possa mangiare a Milano Marittima. Si mangia in piedi, ci si gode la preparazione live e il sapore di piadina autentica.
Dalla piadina robiola e coppa, scamorza e crudo/speck, salsiccia e gratinati ai crescioni erbe e mozzarella, patate e salsiccia. I cuori impavidi hanno l’obbligo di provare la piadina dolce arrotolata con crema di nocciola, ricotta e miele o ricotta e marmellata.
#Nud e crud – Viale Tiberio 27, Rimini.
Aperto dall’alba a tarda sera, lo amerete dalla colazione allo spuntino notturno. Scegliere dal menù è quasi imbarazzante, tanta è la varietà. Dalle piadine, sottili come si fanno a Rimini ai cassoni ad alcuni piatti ben studiati. Il chilometro zero, qui diventa chilometro vero, si utilizzano solo prodotti italiani che abbiano identità, specificità e filiera di produzione rintracciabile.
Farine biologiche tradizionali, al farro e al Kamut del Mulino ad acqua Ronci, l’unico con macine in pietra e grani dell’alto Montefeltro, prosciutto crudo Due Sassi dei Monti Simone e Simoncello di Carpegna e del Montefeltro (stagionato 18-20 mesi), Squacquerone di San Patrignano, sale di Cervia, mucchino della vaccheria di San Patrignano, pecorini dell’Azienda agricola del Buon Pastore.
#Dalla Lella – via Covignano 96 e viale Rimembranze 74/a, Rimini.
Il punto di riferimento per chi vuol mangiare la piada a Rimini è la Lella. È aperta dal 1986 ed è da poco sbarcata anche a New York. La piadina è ottima e le scelte sono ampie, anche dell’impasto: da quello tradizionale, a quello integrale, di kamut, al farro, al finocchio.
Per gli amanti del genere è obbligatorio il cassone con mozzarella e pomodoro o asparagi, mozzarella e formaggio di fossa. Per chi invece ha voglia della versione estiva, può buttarsi sui triangoli sfiziosi, piadina tagliata appunto a triangoli con porchetta, roast beef, gogonzola e speck. Da non perdere la piada sardoncini e rucola.
#Casina del bosco – viale Beccadelli 15, Rimini.
Mangi la piada e intanto guardi il mare. Alla Casina del Bosco non si scherza sulla ricetta della piadina, è tramandata di generazione in generazione. La scelta è delle più classiche: piade, cassoni, insalate e dolci. Assaggiate quella con il salame di mora romagnola, o con i prosciutto cotto di San Marino o formaggio di fossa e radicchio o ancora salsiccia e cipolla stufata.
Per una botta di vita, se riuscite a rinunciare al cassone erba, salsiccia e mozzarella, scegliete mozzarella, pomodoro e salame piccante.
#Piadineria le Fontanelle – via Castellaccio 6/b, Rimini.
Dimenticate il mare, questa piadineria si trova sulle colline riminesi, questo vuol dire che e soffrite il caldo potete andare a rifugiarvi qui, mangiare un’ottima piadina e buttarvi nella piccola fontanella al centro del locale.
Prendete il numerino, ordinate la vostra piadina che sarà stesa e cotta davanti al vostro naso, aspettate, ve la portate al tavolo. Se le desiderate, pagherete 10 centesimi le posate, per punizione. Ma vi assicuro che non c’è alcun bisogno, la piadina sottile e fragrante non durerà più di dieci minuti. Le proposte sono semplici, ma quando la piadina è buona, non c’è bisogno d’altro.
#Da Romano – viale Gramsci 69, Riccione.
Quando stanchi dalle vasche ripetute su viale Ceccarini, avrete voglia di mangiare qualcosa di buono, fermatevi qui. È rimasta come è sempre stata, cartelli fluorescenti, sedie in plastica e prezzi più che onesti. Preparazione espressa, farciture molto generose e varie. Dalle classiche, a quelle vegetariane e di pesce.
Imperdibile qui più che in altri luoghi è la classica squacquerone e rucola, oppure quella con zucchine, melanzane e peperoni.
#La Piadina Riccionese – viale Piacenza 22, Riccione.
È la più competitiva per prezzi, velocità e varietà. Il personale è di quelli che hai voglia di abbracciare prima di andare via. Chiudono alle 21, ma se avvertiti da una telefonata, aspettano volentieri.
Da provare salsiccia, provola e patate o verdure gratinate. Pare che non si possa uscire da qui se non si è assaggiato il rotolone nutella, fragole e panna. Vince un premio chi riesce a tornare in spiaggia.
#Osteria del Campanone – Piazzetta Galassi 8, Santarcangelo di Romagna.
Tappa obbligatoria per gli amanti della piadina. Questa è leggera e buona, fatta con un mix di farine integrali. Il menù non esiste, ma esiste l’oste a consigliarvi o il menù degustazione con cui non si sbaglia di certo. Da provare la piadina con lardo di Colonnata, arancia e pistacchi; zucchine e provola; prosciutto crudo e fichi.
L’attesa d’ordinanza sarà ripagata dal cestino con gli spicchi di piadina già tagliata che vi faranno tornare il sorriso, la salita per raggiungere il luogo vi farà sentire meno in colpa prima del lauto pasto.
#Trattoria il pergolato dalla Maria – Piazzale Cadorna 5, Novilara (PU).
Anche se è famosa per le tagliatelle ai fagioli, qui si mangia una piadina che non si dimentica. È una piada alta, sfogliata, leggerissima perché quasi senza strutto. La servono calda, tagliata a spicchi, farcita con un trito di erbe, o con il prosciutto, o con il pecorino.
Se poi, già che ci siete volete ordinare la grigliata mista o il coniglio, la piadina ve la portano lo stesso, in accompagnamento.
Se ci sono in ascolto poveri abitanti di Roma o Milano che hanno, a questo punto una indiscutibile voglia di piadina, vi possiamo dire che da Eataly (Roma e Milano) c’è la buona piadina dei Fratelli Maioli e c’è anche al Brian&Barry Building (San Babila – via Durini 28, Milano).
Oppure sempre a Milano potete andare da Carletto Piadina Romagnola (Via Sambuco 14) o alla Divina Piadina (Viale Abruzzi 21).
Altrimenti non vi resta che cominciare a impastare o prendere la macchina per una gita-piadina.