“La prova del cuoco” e la segnalazione di un lettore ci hanno regalato una perla: in un episodio che risale allo scorso Novembre viene data una ricetta, diciamo sui generis, per fare la piadina, argomento che, come sanno i lettori più attenti, ci è molto caro.
Per alcuni la piadina sarà anche una cena veloce su cui ripiegare quando si arriva a casa alle otto di sera e ad aspettarvi in frigo ci sono soltanto due fette di cotto e i resti di un’insalata.
Per noi di Dissapore, invece, la piada è una cosa seria, su cui non si può scherzare.
Agli impastatori più esperti abbiamo svelato la ricetta perfetta da provare a casa, con annessi i consigli per non commettere gli errori più comuni nella preparazione.
Ai più pigri abbiamo elencato i posti in cui recarsi per assaggiare le migliori piadine d’Italia.
Abbiamo persino indagato sulle ultime tendenze che declinano la piadina in chiave gourmet.
E dopo tanta dedizione, alla vista della proposta de “La prova del cuoco” non potevamo restarcene con le mani in mano. Attenzione, Alessandra Spisni, autrice della ricetta, non è certo una sprovveduta: ci siamo affidati a lei per la nostra piccola Treccani del tortellino emiliano, ma in questo caso, come per le eccessive personalizzazioni delle ricette tradizionali da parte degli chef (vedi Cracco e l’amatriciana o Oldani e il pesto), si è fatta prendere la mano.
Insomma anche chi compra esclusivamente le piadine dall’ipermercato impallidirebbe leggendola.
Agli amici romagnoli la lettura è consigliata in presenza di un adulto.
20 grammi di sale per un chilo di farina.
Ci può stare dai, anche se non è specificato che la farina dovrebbe essere debole e il sale sembra un po’ troppo (ma capirete dopo perché).
2 bustine di lievito chimico.
Peli delle braccia che iniziano a rizzarsi…
3 cucchiai abbondanti di panna fresca liquida.
Brivido lungo la schiena nonostante i 30 gradi della mia stanza, ho capito perché 20 grammi di sale.
½ litro di latte intero.
Colpo di grazia!
Ora, la componente grassa dell’impasto della piadina è da sempre lo strutto, appena tollerata è la variante con l’olio d’oliva.
E se la panna fresca liquida non si era mai sentita prima d’ora, un motivo ci sarà.
Nel caso in cui i latticini fossero troppo pochi, l’acqua è stata totalmente sostituita con una generosa dose di latte intero.
Per concludere in bellezza, due belle bustine di lievito, quando la (moderata) lievitazione dell’impasto è da sempre affidata ad un pizzico di bicarbonato.
Siamo sì in un Paese libero, ma descrivere piadina qualcosa che contiene gli ingredienti visti prima sembra comunque quantomeno oltraggioso.
Magari quello che ne esce è anche buono, per carità, ma non è piadina.
Anzi, se qualcuno volesse sperimentare questa ricetta, noi non aspettiamo che notizie…
[Crediti | Segnalazione: Roberto Bagazzoli, link: Dissapore, Ricettepercucinare. Immagini: Flickr]