Masterchef è una brutta bestia. Cominci a guardare la prima puntata pensando “Ma sì, tanto non c’è di meglio in tv”, inizii a stigmatizzarne la deriva dei piatti lanciati e delle lacrime copiose e scatta la dimensione guily pleasure. Scopri che puoi parlare di cucina con gente insospettabile, persino con il cugino Astolfo, malato di videogiochi. È quello il momento in cui senti l’esigenza di scoprire l’ospite prima di impattare la puntata.
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Io ho cominciato a cercarlo stamane. E ho fatto centro. Stasera l’ospite speciale sarà Philippe Leveillé.
Chi è Philippe Leveillé? Ecco cinque cose che dovete sapere sull’uomo che affiancherà la sacra triade dei giudici:
1) È francese.
Questo era intuibile, ok. Nato a Nantes – in Bretagna – il 27 luglio 1963. Ha fatto un biennio di servizio militare tra Somalia, Etiopia e Yemen. Al ritorno, ha vagabondato per le cucine di ristoranti a Parigi, New York, Martinica, e Montecarlo. Una volta arrivato in Italia, nel 1987, non se ne è più andato.
2) È lo chef del Miramonti L’altro.
Philippe è arrivato nelle cucine del ristorante di Concesio, provincia di Brescia, nel 1992. La famiglia Piscini gli ha consegnato le basi della cucina bresciana – e anche la figlia, Daniela, che ha sposato qualche anno dopo. Nel frattempo al Miramonti sono arrivate 2 stelle Michelin, 3 cappelli dell’Espresso e soprattutto l’adagio autoctono “Ehi, quel francese lì ci sa fare”.
3) La cucina dietetica non fa per lui.
I suoi piatti sono solidi e sostanziosi, goderecci excursus tra foie gras e formaggi. Tecnica francese e materie prime lombarde: le calorie dominano senza timidezza al Miramonti. Il suo piatto più famoso è il risotto ai funghi e formaggi dolci di montagna. Lo mangi ne chiedi ancora poi svieni. Felice.
4) Il suo gelato alla crema è il migliore del mondo.
Così dicono, ma mi pare un po’ azzardato. Aveva anche aperto una gelateria in Piazza Mercato a Brescia: roba seria, gusti separati, preparazioni pubbliche di gelato. Ma non si sa se, dopo la chiusura dell’anno scorso, riaprirà i battenti.
5) Ha aperto un clone de L’Altro a Hong Kong.
Ed è stato premiato, a soli due mesi dall’apertura, con una stella Michelin. In cucina si muove abilmente il giovane Antimo Maria Merone, ma dietro a menù, progetto e carta dei vini c’è Leveillé.
[Crediti | | Immagini: Facebook/Philippe Leveillé, brandedtalents.it, Miramonti L’Altro]