Mi sono bastate 24 ore nella capitale per capire quanto sia serrata la guerra delle patatine fritte che si combatte tra quartieri di Roma. A suon di frittura, salse e materie prime la lotta fratricida vede schierate la patatine olandesi (che hanno letteralmente invaso Napoli) e quelle di casa nostra, con una versione declinata sul made in Rome che accontenta anche gli strenui difensori dla tradizione capitolina.
Dopo un viaggio Milano-Roma a stomaco vuoto (provateci voi a mangiare quelle cose abominevoli e troppo care sul Frecciarossa) in via Nazionale mi sono imbattuta in un gruppo di persone intente allo sgranocchio feroce.
Assaggiavano patatine fritte della nuova catena olandese aperta a Roma, Queen’s Chips.
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In giro da sola, sperduta nella capitale e alla ricerca di un pretesto per fare almeno due minuti di ritardo a un appuntamento, mi sono lasciata tentare anch’io. Avreste mai detto di no a una ragazzina intenta a regalarvi patatine? Le ho assaggiate (un cono piccolo con dentro 6/7 patatine), mi sono guardata un po’ intorno, ho spiato tra la folla che ne comprava porzioni più sostenute e poi é finita lì.
Sono andata al mio appuntamento e non ho più pensato a quelle patatine che, evidentemente, sono state apprezzate ma non erano certo indimenticabili.
Solo 15 ore più tardi, andando a riprendere il mio Frecciarossa di ritorno a Milano, cercavo qualcosa da mangiare per non essere costretta al teatrino senza conclusione del giorno prima sul vagone ristorante.
Ne avevo sentito chiacchierare e, vista la mia vicinanza a San Pietro, ho deciso di andare a mangiare una patatina da Fries, prima patateria (se si può dire) di sole patate italiane.
Il paradiso.
Dell’amore incondizionato per le patatine fritte come dico io ho già avuto modo di dirvi, ma qui ci ho trovato l’esplicitazione reale delle mie fantasie, la perfezione di tecnica e teoria.
Non é questione di suggestione sulla materia prima, non mi sono fatta abbindolare dalle patate di prossimità piuttosto che dall’aura sacra del Made in Italy.
No, il fatto semplice e reale è che qui le patatine sono esattamente come le vorrei quando nei pomeriggi d’inverno gli altri sognano Ciobar. Semplicemente perfette, belle e croccantine fuori, soffici (incandescenti) e saporite dentro.
Fries ha un passo in più delle catene olandesi che stanno proliferando a Roma e a Napoli. A loro lascio i tulipani, le biciclette e le sigarette speciali, ma bisogna dare a Cesare quel che é di Cesare, quindi la palma d’oro della mia 24 ore monotematica sulla patatina fritta é senza dubbio di questo posticino piccolo, carino, che alla prova del palato sembra aver curato qualche particolare essenziale più di tutti gli altri friggitori.
E comunque, anche se a Roma c’ero andata per altri impegni e col tempo contato, non mi sono dimenticata di dov’ero e nemmeno dell’undicesimo comandamento che recita “se sei a Roma mangia almeno un primo della tradizione”.
Da Fries, senza neanche volerlo, ho assolto a tutti i miei compiti da turista in una sola volta: mi sono concessa le patatine fritte e le ho contestualizzate con la salsa della casa, la cacio e pepe. Non ha la consistenza delle altre salse (buona anche quella al curry), piuttosto sembra un concentrato di quello che resta nel piatto alla fine di una cacio e pepe, quello che verrebbe voglia di raccogliere con le dita. Spalmata sulle patatine acquista un nuovo senso, altro che le rivisitazioni assassine.
Le patatine alla cacio e pepe, facendola breve, sono una vera meraviglia.
Divertenti anche i formati delle fries: a elica, chips, chips viola. Ti trasportano in un secondo indietro nel tempo, tra le giostre, le frittelle e le schifezze che da bambino vorresti mangiare di continuo.
Bocciate, sulla sfiducia lo ammetto, le varianti dolci waffles con cioccolato o marmellata. Perché la patata é patata e nel mio personale ideale chiede sale, mai zucchero.
Le olandesi lanciate alla conquista del mondo hanno ancora da correre prima di arrivare in cima al cupolone delle fries. Ci riaggiorniamo quando inaugurano la salsa alla carbonara.
[Crediti | Scatti di Gusto, Dissapore]