Riducendo il panettone al cliché triste del come capita (lo prendo al volo dallo scaffale promozioni del super perché insomma, uno vale l’altro), neanche una pennica gloriosa può salvarmi dalla dannazione post pranzo di Natale. Tanto vale mettersi il cuore in pace: accenderò un mutuo ma il mio panettone sarà rigorosamente artigianale. Un buon modo per sceglierlo è percorrere la classifica 2014 dei migliori per Gazza Golosa, braccio buongustaio della Gazzetta dello Sport (?), con la collaborazione di Re Panettone.
[related_posts]
Con due avvertenze. Per comprare uno di questi lievitati non si spendono meno di 20 euro. Nell’indicare i pasticceri più impeccabili, Gazza Golosa si allontana non poco dallo sciame di classifiche compilate da noi (panettoni esoterici li avevamo chiamati).
C’è molto più Sud, tendenza inarrestabile quanto inattesa parlando del dolce simbolo di Milano, eppure sembra che i pasticceri campani, dal Cilento alla Costiera Amalfitana, siano riusciti a trasmettere nuova linfa a un prodotto che i milanesi non vogliono svecchiare. Con l’aiuto di ingredienti e ricette tipicamente meridionali, agrumi, fichi del Cilento, nocciole di Giffoni, struffoli e creme al limoncello, hanno rinnovato seguendolo, il severo disciplinare milanese.
Okay, ma a voi interessa soprattuto sapere quale panettone artigianale comprare, bene, scorriamo la classifica di Gazza Golosa dal decimo posto al primo.
10. PASTICCERIA ATTILIO SERVI, Roma.
Allievo di Achille Zoia e Iginio Massari, forse i migliori pasticceri italiani, nel periodo natalizio sforna nella pasticceria romana di zona Porta Castello ispirati panettoni modernisti (con robiola di Roccaverano o pepe e parmigiano delle Vacche Rosse). Malgrado la romanità, il panettone classico è una vera sorpresa.
9. ENOTECA POSILLIPO, Gabicce Monte (PU).
Di loro sappiamo poco, l’Enoteca Posillipo, parte di un complesso che include albergo e rinomato ristorante nel Parco Nazionale del Monte San Bartolo, in cima al colle di Gabicce Monte, è una scoperta recente di Stanislao Porzio, inventore di Re Panettone, il principale evento dell’anno per pasticceri e fabbricanti. Non lo abbiamo assaggiato, purtroppo.
8. PASTICCERIA NATALE, San Cesario di Lecce.
I panettoni della pasticceria che a suon di cotognate, spumoni, frutti di pasta reale, mustazzoli e pasticciotti ha conquistato il cuore dei leccesi lievitano 82 ore, sia nella versione classica che in quella salentina con fichi secchi, agrumi e mandorle di Toritto. In questi giorni il panettone Paradiso con pasta di mandorla e pistacchi è in cerca di fortuna nei grandi magazzini londinesi di Fornum & Mason.
7. DOLCIARTE, Avellino.
Parte dei consensi che Carmen Vecchione sta riscuotendo con Dolciarte tra gli addetti ai lavori va ascritta al merito di Rolando Morandin, venerato maestro del lievitato, mentore del pasticcere avellinese, nonché fornitore del lievito madre. Bassi e compatti con pasta giallo vivo i panettoni Dolciarte sono piccoli capolavori di artigianalità.
6. PASTICCERIA COMI, Missaglia (LC).
Giovane e determinato, Emanuele Comi è stato uno dei primi a sdoganare il panettone dal ristretto periodo natalizio. Nella pasticceria di Missaglia la sua versione del classico lievitato milanese è disponibile tutto l’anno. Il segreto è negli ingredienti: burro, cedri canditi piemontesi, uvette australiane e mele di acacia della Brianza.
5. PASTICCERIA MARTESANA, Milano.
La sola pasticceria milanese presente nella top ten. Basterebbe questo per dire quanto poco milanocentrico sia diventato il discorso sul meglio del panettone artigianale. Tra le migliori pasticcerie italiane, a Milano è considerata una vera istituzione grazie all’abilità del deus ex machina Vincenzo Santoro.
4. SAL DE RISO, Tramonti (SA).
Sebbene non tutta la produzione concentrata da Sal De Riso, uno dei pasticceri italiani che la tv ha reso più popolari, nella grande pasticceria di Minori raggiungano lo stesso livello, le specialità al limone, dalla delizia ai profiteroles, ai celebri babà al limoncello sono di qualità sopraffina. Il discorso vale anche per i panettoni, rinvigoriti dai limoni della Costa d’Amalfi, le nocciole Giffoni e gli agrumi campani.
3. PASTICCERIA MERLO, Pioltello (MI).
Uvette, cedri, arance e canditi. Questo è il mantra che snocciola Maurizio Bonanomi della Pasticceria Merlo di Pioltello quasi fosse Siri (il sistema di riconoscimento vocale di Apple). E’ il suo modo di difendere la tradizione milanese perseguita e migliorata con puntualità, Natale dopo Natale. Riusciti anche i tentativi di impastare il panettone con i grandi vini del Centro-Nord come la Malvasia.
2. PASTICCERIA PEPE, Sant’Egidio del Monte Albino (SA).
Il pasticcere del Sud che ha invertito la tendenza, quello che da qualche anno spaventa i guardiani della tradizione milanese con panettoni morbidi e profumatissimi, rappresentanti ideali dell’identità campana. Miele d’arancia, albicocche candite, fichi del Cilento lievitazione naturale lunga almeno 18 ore. Una vera goduria.
1. PASTICCERIA TIRI, Acerenza (PZ).
A sorpresa Gazza Golosa premia con il primo posto della classifica il panettone lucano di Vincenzo Tiri, pasticcere di Acerenza con il chiodo fisso del panettone che ha iniziato a produrre nel 2007. Impeccabile la versione tradizionale, ma Tiri ha stupito tutti a Re Panettone, nei giorni scorsi a Milano, con le sue interpretazioni. A iniziare dai panettoni farciti con caffè e cioccolato bianco, quelli agli agrumi, con mandarino, limone e arancia canditi, con la sorpresa prelibata del panettone al rosmarino.
Questa la classifica dei migliori panettoni artigianali italiani del 2014 secondo Gazza Golosa.
La condividete? Vi sembra che Milano sia stata troppo e ingiustamente sottovalutata? Volete aggiungere nomi che dimenticare farebbe torto al gusto o al piacere?
[Crediti | Link: Gazza Golosa, Dissapore. Immagini: Scatti di Gusto, Vivincucina, Gazzetta, Campaniachevai]