Chiariamo subito una cosa: come spiega Taccuini Storici la ricetta del pane di Carlo Alberto si perde nella notte dei tempi. “Pane sapido e particolarmente sostanzioso, è arricchito con noci, acciughe e olio d’oliva“. Mancano prove storiche che attribuiscano la ricetta al “re Tentenna” dei Savoia ma certo non si tratta di un pane purchessia.
Anche il panificio Grazioli di Legnano è un posto speciale. Va bene, non figura nella nostra classifica dei 15 migliori panifici artigianali italiani, ciò non toglie che il quarantenne Massimo Grazioli, autore del pane incriminato, sia un vero asso del pane e dei dei lievitati. Oltranzista delle farine macinate a pietra e del lievito naturale è anche abbastanza bizzarro da sfornare il primo pane alla cannabis.
Tutto vero. Resta il fatto che un chilo di pane a 20 euro è indigeribile.
Il Mercato del Duomo, il posto che ha emesso lo scontrino dei record, ve lo abbiamo fatto vedere più volte. E’ l’emporio faraonico (3.000 mtq distribuiti su quattro piani) che Autogrill ha aperto in Piazza Duomo a Milano (3.000 mtq distribuiti su quattro piani, investimento di 14 milioni di euro), sulla scia del Bistrot Milano Centrale, altro ambiente king size allestito alla Stazione Centrale di Milano.
Al Mercato del Duomo non c’è solo Spazio – l’arcinoto ristorante-laboratorio progettato da Niko Romito, chef 3 stelle Michelin al Reale Casadonna. Per esempio, al primo piano si trova un mercato coperto da 500 metri quadrati dove alcuni produttori locali si dividono i banchi organizzati per genere alimentare. Ecco la macelleria/salumeria, il negozio dei formaggi, la gastronomia e appunto il forno/pasticceria.
Autogrill lo presenta così: “pane e pizza prodotti al momento e realizzati con lievito madre e farine del territorio. Fragrante, come vuole la tradizione“.
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Va bene, caro Mercato del Duomo, mettiamoci pure che gli italiani spendono fino a 270 euro l’anno a testa per portare in tavola il pane, un prodotto sempre più costoso. Però nei panifici di Milano, forse la città dove la pagnotta costa di più, siamo intorno ai 4 euro al chilo, a Napoli 2 euro, 3 euro a Genova, Bologna e Palermo. E nei supermercati il pane costa in media il 50% in meno.
Ora, anche in considerazione del fatto che dei 72.000 quintali di pane prodotti ogni giorno in Italia 13.000 finiscono nella spazzatura, non sarebbe il caso di darsi una calmata con certi prezzi.
Premesso che se lasciamo fare al mercato (Mercato del Duomo in questo caso) tutto è lecito e ognuno fa come crede, ma 20 euro per un chilo di pane, prelibato quanto si vuole, non sono un po’ immorali?
[Crediti | Link: Taccuini Storici, Dissapore, Dolce e Salato. L’immagine del pane di Carlo Alberto è di Il Tapiro Onnivoro]