In una casa colonica dell’Ottocento, a Santo Stefano di Valdobbiadene, c’è un’osteria senza oste. Si beve prosecco Cartizze, si affetta qualche salume, e tutte le mattine il proprietario porta il pane fresco e qualche uova sodo, in pieno accordo con le usanze delle osterie venete.
Funziona a offerta. Il proprietario della casa indica e consiglia un prezzo per le consumazioni: il cliente consuma, deposita l’obolo in cassetta, e se ne va.
Equitalia la considera un’attività commerciale e la multa con 62.000 euro.
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Cesare De Stefani, proprietario dell’osteria, si difende. Non può trattarsi di un’attività imprenditoriale: i clienti non sono obbligati a pagare. Ma l’attività è molto ben avviata, e gli avventori onesti.
Non è segnalata da nessuna parte, ma gode di un passaparola tale che anche stranieri e turisti vanno, incuriositi da questa strana modalità di consumo. E quindi, se Equitalia ha messo la multa, significa che deve aver rilevato che il proprietario qualcosa ci guadagnava da questa attività, ed è giusto che paghi le tasse.
Lo stesso luogo era stato a rischio di chiusura nel 2011 perché somministrava cibo e bevande senza permesso. Si sono salvati perché l’amministrazione ha ritenuto che l’osteria non fosse da considerarsi un’attività dedita alla somministrazione.
Quanto accaduto denuncia sicuramente questo: non tutte le attività riescono a essere classificate adeguatamente. E molto spesso questo succede perché si ha la necessità di classificare tutto, alla luce del fisco, alla luce dell’amministrazione, alla luce di mille regolamenti.
Si vedano altri casi, come il calcetto balilla al ristorante Il palco, in provincia di Venezia: multato perché in assenza di licenza da gioco, quasi si trattasse di una slot machine (in più il proprietario metteva a disposizione gratuitamente il biliardino). Oppure la piadineria di Asti multata perché metteva a disposizione dei clienti l’iPad per leggere il giornale, perché i tablet:
“Erano sprovvisti dell’autorizzazione necessaria per essere ‘installati’ in un locale pubblico e non avevano la prevista targhetta identificativa”
(autorizzazione per un iPad? targhetta identificativa?)
[Crediti| Link: Il gazzettino, La Stampa, Dissapore. Immagini: Porzioni Cremona, Il Gazzettino]