La trattoria romana è un laboratorio. Seriamente. Molte hanno il buonsenso di non cambiare mai, per fortuna, roccaforti della tradizione e apripista per i modelli a venire. Altre accettano le contaminazioni: nasce così la trattoria post moderna. Dallo scenario teniamo fuori il buiaccaro, venditore di minestra che portava le sue pentole incrostate per strada, poi diventato trattore romano inesistente altrove, dal conto modestissimo, che ancora oggi mette in tavola una Roma diversa per ogni giorno della settimana, della serie: giovedì gnocchi.
Presto gli dedicheremo un post tutto suo.
Invece, per i lettori che approfittando della primavera riscopriranno presto il fascino capitolino, ecco 15 modi di essere trattoria a Roma oggi, sempre con un occhio ai prezzi che in questi locali restano abbastanza abbordabili.
TRATTORIA STORICA
(1) Da Gino, vicolo Rosini 4.
A due passi dai palazzi del potere in questi tempi di sconvolgimenti e demolition man c’è un posto che resiste alle tempeste. Minuscole salette i cui muri intrisi di ricordi hanno visto passare tutti i protagonisti della storia italiana della Prima e della Seconda Repubblica. Fianco a fianco con romani doc e turisti, hanno fatto scorpacciata di specialità romanesche come la coratella di agnello con i carciofi, la minestra di broccoli in brodo d’arzilla e i tonnarelli cacio e pepe. Si vocifera che il più buon manzo alla Picchiapò di Roma si trovi qui.
Tel. 066873434.
Prezzi 30 euro.
(2) Il Quinto Quarto, via della Farnesina, 13.
Un’osteria che a pranzo diventa cirioleria, ovvero paninoteca tradizionale per chi non è esperto del dialetto romano. Vicino a Ponte Milvio, la sua fama si costruisce sulla carbonara e non solo. Come nei club più modaioli qui i fornitori entrano solo se hanno il dress code adatto: in altre parole, i loro prodotti devono essere di qualità riconosciuta. Pass illimitato quindi per bufale della valle dell’Amaseno, lenticchie di Ventotene, patate dell’Alto Viterbese e marzolina della provincia di Frosinone. Tel. 06 3338768 . Prezzi 35- 40 euro.
(3) Checchino dal 1887, via di Monte Testaccio 30.
Rigatoni con la pajata e coda alla vaccinara resistono saldi nel menù da tempo immemorabile. Popolari per antonomasia e ancorati alla tradizione che ricava i piatti più caratteristici dagli scarti della carne che non veniva mangiata dai “ricchi”, il tanto decantato quinto quarto che trova una delle sue migliori espressioni nell’arrosto di quinto quarto. Un locale così non poteva che aderire ai Ristoranti del Buon Ricordo, e la memoria, in questo caso, è affidata agli involtini preparati con fettine di manzo e farcia di sedano, carota, pancetta e mentuccia.
Tel. 06.5743816.
Prezzi: 65-70 euro a persona.
(4) Felice, via Mastro Giorgio 29.
L’aurea di Felice, l’oste comunista osannato da Benigni che non negava mai un posto a sedere per i lavoratori, si riflette nei piatti di quest’osteria guidata ancora dalla famiglia Trivelloni. Soprattutto nei tonnarelli cacio e pepe, considerati dal New York Times i migliori della Capitale. E nonostante i restyling più recenti, che strizzano l’occhio alle ultime tendenze in materia di design.
Tel. 065746800.
Prezzi 35 euro a persona
(5) Osteria del Velodromo Vecchio, via Genzano, 139/141
Pochi piatti per questa osteria che gravita nel circuito Slow Food partecipando anche all’Alleanza dei cuochi per Terra Madre. Quelli giusti, però, che ti riportano alla vecchia cucina de Roma, come si faceva una volta. Tra una zuppa di broccoli e arzilla, un bollito alla picchiapò e una trippa, bisogna lasciare il posto anche alla specialità della casa: l’involtino farcito di verdure saltato in padella con pomodoro fresco e olio.
Tel 06 78.86.793
Prezzi 30 euro a persona
TRATTORIA DI QUARTIERE
(6) Zampagna all’Ostiense, via Ostiense, 179.
Se arrivate di sabato, sappiate che vi toccherà la trippa alla romana. Non è così se invece vi fermate a mangiare di giovedì (gnocchi) o di venerdì (baccalà). Qui si rispetta la tradizione romana, che non fa sconti per chi è a dieta e vede alternarsi diversi menù fissi per ogni giorno della settimana. Ma se non avete studiato prima il programma e la trippa proprio non vi va giù ci sono sempre i cari vecchi classici: coda alla vaccinara, saltimbocca alla romana, le puntarelle e la cicoria ripassata.
Tel. 06 574 2306.
Prezzi: 20-25 euro
(7) Osteria con Cucina Francesco Angelini, via Casilina 493.
Un’osteria di quelle che ci piacciono tanto, dove con pochi euro esci bello sazio e con la convinzione di aver mangiato di lusso. Il menù si compone solo di quello che offre la spesa del giorno, declinato attraverso fettuccine, trippa e gnocchi. E per esaltare l’atmosfera casalinga, il vino della casa, da dignitoso pasteggio.
Tel. 06 2413229.
Prezzi 20 euro
(8) Sora Margherita, piazza delle Cinque Scole, 30.
Sebbene i puristi della Sora Margherita non apprezzino troppo i cambiamenti inevitabili a cui è andata incontro quest’osteria con il passare del tempo, noi ci teniamo a sostenerla. Non succede spesso infatti che un ristorante del centro mantenga il suo aspetto rustico e le porzioni enormi. E poi vuoi mettere mangiare i carciofi alla giudia nel ghetto ebraico di Roma?
Tel. 06 687 4216.
Prezzi 35 euro
(9) Tanto pe’ Magna’, via Giustino de Jacobis, 9/15.
Niente fregature, in questo caso, per chi cede al fascino dalle tovaglie a quadrettoni. Una tipica trattoria di quartiere dove si trova il trionfo della cucina romanesca. Dalla cacio e pepe all’amatriciana, alle polpette alla cacciatora, l’abbacchio fino alla trippa alla romana. Atmosfera di un tempo che fu, che calza a pennello nella cornice del quartiere popolare della Garbatella, dove da decenni la stessa famiglia guida questa trattoria.
Tel. 06 5160 7422.
Prezzi 25 euro
TRATTORIA EVOLUTA
(10) Flavio al Velavevodetto, via di Monte Testaccio 9.
Una cucina che “rinfranca”, quella di Flavio, che ha lavorato per anni nella sopracitata trattoria Da Felice. L’apertura relativamente recente non deve far insospettire: qua si assaggiano i piatti che vorremmo sempre mangiare a Roma:amatriciana, gricia, polpette, carciofi, puntarelle. Lasciando un posto per il dolce, in particolare il decantato tiramisù.
Tel. 06 5746841.
Prezzi 35 euro
(11) Osteria di Monteverde, via Pietro Cartoni, 163.
La tradizione in questo caso non si misura in base agli anni di vita del locale. Il menù romano si avvale di spunti creativi, ma si vede chiaramente che dietro la rivisitazione c’è un’appassionata conoscenza. Insalata di polpo e puntarelle, gricia e la rassicurante coda alla vaccinara, per avventurarsi poi nel delicato territorio delle interiora con le animelle con purè e cipollotto. Quel che si dice una “post-trattoria”.
Tel. 06 5327 3887
Prezzi 25-30 euro
(12) Primo al Pigneto, via del Pigneto, 46.
La scommessa di aprire un locale fuori da centro storico e farlo diventare un rifugio di gourmet, è stata vinta con soddisfazione dallo chef Mario Gallotta. Ricerca delle materie prime al di sopra di tutto e rivisitazione di antiche lavorazioni stanno alla base di piatti come mezze maniche alla Matriciana con guancia di maiale di Norcia e il carciofo croccante con ricotta e pecorino di Pienza al forno.
Tel. 06 701 3827.
Prezzi 40 euro.
TRATTORIA CONTEMPORANEA
(13) Osteria del Giuda Ballerino, largo Appio Claudio.
Osteria che convive fianco a fianco con il ristorante stellato.Un mix di romanità e innovazione portato avanti con destrezza dà vita a piatti come i raviolini in salsa di porcini e guanciale, i bucatini amatriciana e tonno fresco e la crema di patate con animelle d’agnello. Il tutto giocato in un allestimento temerario con la presentazione dei piatti originale e curata che contribuisce alla sensazione di locale dal look rustico-ricercato.
Tel. 06 71584807.
Prezzi 35-40 euro
(14) L’Oste della Bon’ora, viale vittorio veneto, 133.
Siamo lontani dagli eccessi da nouvelle cuisine. Qui i piatti sono presentati dall’oste gioviale e istrione che sa mettere a loro agio i clienti, i quali gioiranno dell’amatriciana in cornucopia, dei fegatelli di Mora Romagnola e dei ravioli di arzilla su maionese di broccoli.
Tel 06.9413778.
Prezzi 35 euro
(15) Osteria Fernanda, via E. Rolli, 1.
Un approdo sicuro dei romani in cerca di una cucina che punta sulla tradizione senza essere mai banale o ripetitiva. Non vi fate ingannare dallo stile rustico regalato dai tavoloni in legno. L’ampio uso di fois foie gras nel menù servirà per farvi capire che ci troviamo davanti a piatti che osano. Come nel caso dei cappellacci d’anatra al vino rosso, salsa di topinanbur e foie gras alle erbe o dei bottoncini di lingua con brodo di cipolle arrosto e purè di castagne.
Tel. 06 5894333
Prezzi 40-45 euro
Se volete continuiamo a esplorare i concetti di trattoria, osteria o ristorantino. Mettendola così la lista può continuare all’infinito. Sta a voi…
[Crediti | Immagine: Flickr/LisArt, delaque79. Casarocchi]