Quale è l’osteria migliore di Bologna? Per “migliore” intendiamo un luogo dove la tradizionale immagine di questo genere di locali – non leccata, non finta, un po’ ruspante – si coniuga a piatti semplici, senza fronzoli, vigorosi ma all’insegna di alcune buone norme della contemporaneità: per esempio, un’attenzione specifica alla scelta delle materie prime e una cura particolare nel non rendere triviali le preparazioni.
La competizione è serrata, ma secondo noi a vincerla è Vini d’Italia.
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Defilata benché non lontana dal centro, con un bel po’ di storia sulle spalle (esiste dal ’54), è guidata da una giovane chef, Irina Steccanella; gli arredi sono un bric-à-brac di oggetti tra il kitsch e il reperto di storia recente; l’odore della cucina si diffonde nelle due stanze che compongono l’osteria; l’atmosfera è confortevole, e il cameriere sollecito e preparato.
Una volta seduti, si viene accolti con un irresistibile cestino di crescente ancora calda: già solo così, con l’accompagnamento di ciccioli freschi e ciccioli secchi ci si sente placati.
Ma vanno provate le ottime tagliatelle della casa con un ragù delicatamente saporito, che non lascia chiazze oleose sul fondo del piatto, e la zuppa di fagioli, squisita e cremosa.
Tra i secondi, le costine di mora romagnola cotte a bassa temperatura, con un fondo di cottura perfetto sia per fluidità sia per sapore. Gustosissimi anche la guancetta brasata e il maialino arrosto croccante.
L’uso del sale, che di solito nelle osterie è forsennato, qui è ottimale.
La polenta è un po’ ospedaliera, molliccia, e si può tranquillamente evitare.
Per tre portate, conto medio di 26 euro.
Osteria Vini d’Italia,
vial Emilia Levante 142, Bologna.
Tel: 051 541509
[Crediti | Dalla rubrica “Cibo e Oltre” di Camilla Baresani su Sette, inserto del Corriere della Sera. Immagine di copertina: the foodie fighter]