Matteo Renzi ha confessato a Sette del Corriere i suoi 4 luoghi magici di Firenze per il cibo. Sono Da Lino, la trattoria in via Santa Elisabetta a due passi da Palazzo Vecchio, Ora d’Aria, il ristorante stellato dello chef Marco Stabile dove ha cenato con le istituzioni o con Guardiola e famiglia, Palagio, il ristorante dell’albergo più lussuoso della città, Il Four Seasons, ci ha portato anche Flavio Briatore, infine la Buca dell’orafo, accanto a Palazzo Vecchio, dove si mangiano bistecca e ciccia.
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Dal 23 aprile siamo pronti a scommettere che ce ne sarà un quinto. Il Mercato Centrale di Firenze, inaugurato 140 anni fa sull’esempio delle Halles parigine, il cui spazio, 2700 metri quadri più 400 di soppalchi e 300 di piazza nella zona centrale con circa 700 posti a sedere, diventa sull’esempio del Mercato di Mezzo a Bologna, una specie di oasi gourmet aperta 7 giorni su 7, dalle 10 alle 24. Dove ogni piatto viene consumato sia in versione street food approfittando delle sedute in piazza, sia accomodandosi sui soppalchi di cui ogni bottega è dotata, con servizio al tavolo.
A investire una cifra che si dice vicina ai 5 milioni di euro sono Umberto Montano (il gestore di due attività fiorentine, Caffè Italiano e Alle Murate), e Claudio Cardini (che invece gestisce Otel e Flò), con la collaborazione di Aldo Settembrini, per un centinaio di nuovi posti di lavoro generati.
La presentazione alla stampa del cuore commerciale di Firenze, o meglio, per ora del solo primo piano, è prevista dopodomani ma Dissapore vi porta dentro il nuovo Mercato Centrale Firenze mentre fervono i lavori, e vi presenta le 12 nuove botteghe.
Da una parte le prime 6:
1. Enoteca: Consorzio tutela del Chianti Classico.
Oltre 1200 etichette per 4000 bottiglie in degustazione e vendita ogni giorno, 500 posti a sedere. L’avamposto cittadino di uno dei vini più apprezzati al mondo con un carrello che girerà per la piazza vendendo i vini al bicchiere.
2. Pasta fresca: La pasta fresca di Raimondo Mendolia.
Farina – grando duro da Altamura, in Puglia e grano tenero dal Piacentino, in Emilia Romagna, – uova italiane, verdura di Alessandra e Filippo del Mercato Centrale, olio extravergine e Parmigiano Reggiano, sono questi gli ingredienti che usa Raimondo Mendolia per le sue paste fresche: tortellini, cappellacci, tortelli, lasagne e tagliatelle.
3. Panetteria: David Bedu – Pank La Boulangeria.
Il francese David Bedu ha due regole: farine macinate a pietra tracciabili e lievito madre. Il Mercato Centrale riscopre i pani storici: dal pane di San Lorenzo al pan a la Reyne, nato in onore di Caterina de’ Medici.
4. Gelateria e Pasticceria: Cioccolateria Beduschi, Pieve di Cadore Belluno.
Già campione del mondo di pasticceria, Cristian Beduschi porterà a Firenze una verticale di gelati al cioccolato, dalla cioccolata bianca al più estremo dei fondenti, cioccolatini, bassinati e confetture da coltivazione biologica.
5. Tramezzini: Amblè, Firenze.
Pane in cassetta bianco, o ai 5 cereali fatto col lievito madre e senza strutto. Insalate, carpacci, zuppe, cocktail e centrifughe completano l’offerta del locale che in un anno di vita in Piazzetta dei Del Bene ha già conquistato i fiorentini.
6. Mozzarella di bufala campana: Antico Demanio, Pignataro Maggiore, Caserta.
Angelo ed Emanuele Campomaggiore non solo porteranno la bufala dell’Antico Demanio nel Mercato Centrale, ma la cagliata ottenuta le sera prima in azienda, viaggerà durante la notte, completando nel frattempo la sua maturazione a temperatura controllata, per essere lavorata e “mozzata” sui banchi
Dall’altra parte:
7. Formaggi: Franco Parola, Saluzzo (Cuneo).
Selezionatore e affinatore di formaggi italiani, francesi, svizzeri, inglesi e irlandesi a produzione artigianale e nella maggior parte dei casi a latte crudo.
8. Carne e salumi: Macelleria Savigni, Pavana, Pistoia.
Razze di pollame, suini e bovini selezionate e alimentate allo stato brado con l’integrazione di mangimi biologici. Savigni porterà al Mercato Centrale di Firenze razza rustica Sambucana e Cinta Senese per i bovini, Ermellinata di Rovigo e Robusta maculata per il pollame, Livornese per le uova.
9. Ortofrutta: Le verdure al Centro.
Selezione ortofrutticola di produttori che praticano agricoltura sostenibile e rispettosa della biodiversità. Con alcune rarità; fragola di Mosciano coltivata nel comune di Scandicci, patata di Cetica, mele del Casentino.
10. Friggitoria: Friggitoria e Polpette, Firenze.
Il fiorentino Marco Rosi preparerà l’originale frittura a ragnatela con la pastella che crea una rete croccante, mentre Paolo Soderi si dedicherà alle polpette, ma anche carni non disossate, coccoli lievitati una notte intera, patate tagliate alla mandolina, zucchine e fiori di zucca.
11. Pesce: Pescheria Rosellini, Montecatini Terme.
Bottega del pesce di Montecatini Terme con preferenza ovvia: prima l’arcipelago toscano poi tutto il Tirreno, poi Adriatico e Mediterraneo con pesce azzurro e bianco, molluschi e crostacei, bottarga e pesce affumicato.
12. Lampredotti: Panino al lampredotto di Lorenzo Nigro.
Un commerciante fiorentino di trippa e frattaglie che approda al Mercato Centrale per sostenere la passione per il lampredotto di indigeni e turisti, servito nella rosetta a lievitazione naturale del panettiere francese David Bedu.
Oltre alle botteghe ci saranno la caffetteria di Alessandro Staderini della Torrefazione Piansa di Firenze, una birreria e siccome nell’Italia del food di oggi non sembra possibile avere uno spazio commerciale completamente de-Farinettizzato, anche uno spazio per i prodotti di Eataly.
Completeranno il Mercato Centrale Firenze la scuola di cucina dell’Istituto Lorenzo De Medici di Firenze, una libreria, una banca e uno Fiorentina store.
È previsto anche un servizio di delivery con reception attrezzata per lasciare la spesa che verrà poi consegnata a domicilio grazie da Speedy Florence con veicoli elettrici a zero emissioni.
Per caso vi è venuta voglia di andarci?
[Crediti | Link: Wikipedia, Dissapore, La Nazione. Foto La Nazione]