Abbiamo un suggerimento per chi è stanco di lambiccarsi il cervello causa catering del proprio matrimonio. Sposatevi all’Ikea e designate le polpette svedesi all you can eat come piatto principale del banchetto.
Avrete tre piccioni con una sola polpetta: gli amici goliardi dello sposo apprezzeranno l’effetto shock dell’invito, la suocera potrà controllare direttamente il contenuto della lista nozze e vi guadagnerete una menzione d’onore nell’albo: temi “particolari” per un matrimonio (edizione 2013). Montaggio e trasporto non sono inclusi.
Quest’idea, sulla linea del buon gusto quanto le trame dei copridivani proposte dai designer svedesi, non nasce dal genio di un wedding planner ripreso dalle telecamere di un reality americano, ma dalla scelta consapevole di una coppia di sposi italiani residenti a Milano.
Chi? Per una volta nessun personaggio celebre o famigerato, i protagonisti di questa storia sono due persone comuni, Francesca Ferrari e Maurizio Costa, che animati dal desiderio di trasformare il loro “sì” in un’esperienza chip and easy si sono rivolti al punto ristoro dell’Ikea di San Giuliano.
“Volevamo sposarci senza troppe lungaggini burocratiche ma soprattutto non volevamo spendere una follia per portare gli invitati a un ristorante tradizionale, dove avremmo sperperato soldi che invece preferiamo spendere per il nostro bimbo”.
Nessun tentativo d’emulazione dello star system, solo consapevolezza e tanta responsabilità da genitori. Come dargli torto? La crisi è una spada di Damocle con cui tutti siamo chiamati a confrontarci. Ma cosa si mangerà mai a un pranzo di nozze ospitato in un ristorante Ikea? Risponde la futura sposa:
“Perché non portiamo tutti all’Ikea a mangiare le mitiche polpette svedesi? Offriamo noi! Mi sono presentata all’Ikea di San Giuliano dicendo che avrei portato cento persone a pranzo, volevo solo sapere come poter pagare”.
Ecco! Facciamo piovere polpette sugli inviati e rinunciamo all’odissea dell’abbinamento enologico tra le varie portate. Basta mettere in croce una brigata di cucina, rivolgiamo le nostre ordinazioni a un punto ristoro che accontenta miriadi di clienti ogni giorno.
Detto fatto i dipendenti dell’azienda si sono messi in azione arredando la perfetta sala da rinfresco made in Ikea e studiando un menù che a parte la fame di polpette degli sposi, incontrasse la possibile curiosità dei presenti (tra gli ingredienti alce e salmone che non sfigurano mai).
Cosa avrà stonato di più, lo stato confusionale dei normali clienti resi spettatori involontari dell’evento o gli abiti eleganti degli straniti invitati?
A fare da ponte tra questi due mondi, fortunatamente, c’è stata la coppia di sposi. Lei, vestita con un abito vintage acquistato su E-bay (€ 164) da un grossista specializzato nel ritiro e rivendita dell’usato (dai pneumatici ai vestiti). Lui, vestito con un completo scuro informale ma non troppo.
A questo punto non rimane che pensare al viaggio nozze. Una proposta? La Svezia, magari in una delle sedi Ikea attrezzate per offrire un servizio pernottamento ai visitatori.
Viva gli sposi!
[Crediti | Link e immagini: Il Giorno]