Non se ne esce. Ieri Striscia la Notizia ha provato che Stefano Callegaro non era un cuoco dilettante come richiesto da Masterchef, scatenando un piccolo stuolo di giornalisti che hanno cercato il vincitore del programma, compresa me. Stefano ha preso tempo, nicchiato, spento il telefono, sino alle 19 quando ha affidato le risposte alla sua pagina Facebook, subito seguite da un corposo post nella pagina ufficiale di Masterchef Italia.
Le accuse al programma di Mediaset erano chiare, Stefano non è un cuoco dilettante perché:
a) ha frequentato una scuola alberghiera
b) ha lavorato nel ristorante StiGusti di Porto Viro
c) ha lavorato anche nel ristorante Ofiziàl di Adria
d) ha tenuto un corso di cucina sulle tecniche di cottura a bassa temperatura
e) ha tenuto corsi di cucina per la scuola “Cotto per te” di Bologna
f) ha avuto esperienze professionali in hotel come Excelsior e Danieli, stando alla rivista Consumatori della Coop.
C’erano un paio di cose poco convincenti del servizio di Striscia. La prima è che il cameriere del ristorante Ofiziàl spacciava un piatto della chef campana Rosanna Marziale, anche rivisitato, per un piatto della finale di Masterchef “crema di burrata al nero con cozze e pomodorini”.
L’altra. Nella rivista Consumatori della Coop che parla di Stefano come chef, Striscia ha omesso una notizia visibile nell’occhiello della pagina: il corso di tecniche di cottura è stato tenuto al centro anziani di Altedo.
Anche se anziani sono comunque bolognesi, abituati alla buona cucina; ma certo, un centro per anziani non è esattamente la cucina di Ferran Adrià.
GLI SFIDANTI
Sulla vicenda interviene Anche il Fatto Quotidiano che riporta le opinioni di due concorrenti di Masterchef 4, Paolo Armando (il catechista) e Filippo Cassano, romano, più rivale che amico di Stefano.
Proprio Filippo tira fuori il discorso della doppia fidanzata (Rita e Mirella) di Callegaro dicendo in pratica che se il vincitore di Masterchef ha mentito sulla vita privata può farlo benissimo sul lavoro.
Il concorrente romano aggiunge che Stefano aveva buona familiarità con diversi chef stellati, e che durante le registrazioni del programma organizzava spesso tavolate presso il ristorante stellato Pont de Ferr di Milano, come se questa fosse chissà quale prova.
Ancora una notizia: Stefano ha partecipato a un programma del Gambero Rosso Channel dove, tra l’altro, ha conosciuto la fidanzata Mirella.
Ricapitolando: diploma di un istituto alberghiero, esperienze in almeno due ristoranti, corsi di cucina e programmi tv: Stefano Callegaro è uno chef dilettante o no?
IL FLUSSO DI COSCIENZA DI STEFANO
Nella risposta su Facebook, il vincitore di Stefano mostra il solito atteggiamento: pacato, ben disposto, in bilico tra timidezza e pentimento.
Conferma che ha fatto la scuola alberghiera e “due stage d’estate più 20 giorni di prova in una pensione di Forlimpopoli”. I ristoranti sono quello del campeggio di Rosolina Mare e Da Checo di Lido di Volano.
Conferma anche la collaborazione col Gambero Rosso e ne aggiunge un’altra con Telesanterno, precisa che il corso di cucina citato dalla rivista Coop si è svolto in un circolo per anziani dove ha fatto volontariato.
Al ristorante Ofiziàl ha lavorato, è vero, ma solo dopo la registrazione di Masterchef, “da Ottobre a Dicembre 2014”
Nega di avere una scuola di cucina, nega di aver lavorato al ristorante StiGusti, nega infine le esperienze nei grandi alberghi veneziani.
Chiude così:
“Proprio perché credo che la mia vittoria sia stata in realtà la vittoria di molti, vi voglio dire ancora una volta con forza che quello che mi sta più a cuore è la vostra opinione. Qualsiasi sia, nel bene e nel male, ma che mi sono conquistato mostrandomi a Voi.”
SI’, MA TUTTO QUESTO E’ CONTRO IL REGOLAMENTO O NO?
Nella pagina ufficiale di Masterchef si legge che non esistono violazioni del regolamento, per essere escluso dal programma Stefano avrebbe dovuto lavorare sei mesi in una cucina, retribuito.
Per confermare le parole di Stefano il programma riporta anche la dichiarazione di Carlo Stoppa, titolare del ristorante Ofizial:
“Mai prima del programma Stefano ha lavorato al Ofiziàl. La sua presenza nel mio ristorante nel periodo che va da Ottobre a Dicembre 2014 è stata solo favorita dall’incontro di due esperienze diverse, motivata umanamente da un rapporto di nascente amicizia e di curiosità professionale”.
Precisa inoltre che Stefano non ha lavorato al ristorante StiGusti ma c’è andato spesso a mangiare.
Sul settimanale della Coop quasi si glissa, puntando l’attenzione sul volontariato per gli anziani.
Insomma, Stefano Callegaro, uno con la passione per la cucina e la preparazione da cuoco navigato, non è punibile, perché non ha mai fatto lo chef di mestiere: stage, volontariato, apparizioni televisive non fanno di lui un professionista.
E quasi siamo d’accordo.
[Crediti | Facebook, Dissapore]