La cameriera sbatte gli occhioni e lascia garrula il conto sul tavolo, è chiaramente la regina delle gattemorte. Adesso, senza darlo a vedere, sta studiando la vostra prossima mossa.
Orsù, cari i miei piccoli lettori, non fatevi pregare. Qui vogliamo pareri, e possibilmente subito, non possiamo aspettare di vivere il futuro per dare i voti alle vostre risposte, dunque:
come vi comportate con la mancia al ristorante?
Facciamo fare al mappamondo dei rapidi giri puntando il dito qui e là e ripassiamo le diverse abitudini.
Negli Stati Uniti, dove proprio in questi giorni la discussione è molto accesa, i tipped workers, i lavoratori “con mancia”, hanno un reddito minimo ben misero: 2,13 dollari. Ne consegue che la mancia è la parte più consistente dello stipendio. Non pensate perciò di cavarvela con un paio di centesimi: la mancia deve corrispondere al 15-20% del conto.
All’estremo opposto c’è l’estremo oriente. Mancia significa profonda maleducazione per i camerieri giapponesi, per loro il servizio impeccabile è un preciso dovere mentre l’extra un’offesa incancellabile. Questione culturale più che economica.
In Italia la decisione è delegata al cliente.
Se almeno una volta nella vita, come me, avete fatto i camerieri, perché clienti di un ristorante lo siamo stati tutti, sapete che esistono diverse scuole di pensiero. Sintetizzando ne elencherei tre, raccontateci a quale appartenete?
1) Signori si nasce e io modestamente…
Si dà la mancia comunque, è un atto fondante del nostro stile. In qualunque paese ci troviamo, in ogni ristorante, con qualsivoglia servizio, va lasciato un riconoscimento al personale. Altrimenti passiamo per maleducati, facciamo la figura dei taccagni, e poi l’impegno va premiato: “se penso che qual ragazzo potrebbe essere mio figlio”.
2) Mancia manco morto.
La mancia non si lascia mai. Punto e accapo. I camerieri vengono pagati per non rovesciarci addosso lo Chateau Petrus del 1985 o l’arrostita di pesce nella scollatura. Per caso riconosciamo un bonus al dentista che non ha trapanato il dente sano? (Consiglio: non andate in vacanza negli Stati Uniti).
3) Depende, todo depende.
La verità sta nel mezzo: anche la mancia deve premiare il merito, è una questione etica. La cena è stata deliziosa dal crudo di pesce al dolce? Il cameriere sempre sorridente e vigile, ma anche discreto, ha anticipato ogni mio desiderio? Non possiamo esimerci, in questo caso la mancia è un dovere. Al contrario, se il personale è stato antipatico e maleducato, la cena dimenticabile diversamente dal conto, lasciare la mancia sarebbe un insulto all’intelligenza. Non lo fate nemmeno se i vostri commensali allungano la mano sul borsellino.
E’ il vostro momento.
[Crediti | Link: Blitz Quotidiano, immagine: Panorama]