Una volta erano ristoranti, osterie, bar, pub con precise funzioni e offerte chiare. I locali di oggi, quelli per cui diventa complesso trovare anche solo la giusta denominazione, sono soprattutto luoghi multifunzionali, aperti costantemente, dove mangiare è soltanto una delle attività. Più l’idea è brillante, innovativa, modaiola, o realmente utile, più il locale avrà successo.
Siamo già oltre la libreria con bar e ristorante, siamo oltre il supermercato dove fermarsi a mangiare, oltre anche al mercato che di notte diventa bistrò o il pescivendolo dove gustare al volo un piattino di alici marinate.
[related_posts]
La contaminazione estrema è consuetudine, nascono nuovi format di ristoranti dove mangiare è accessorio e la quantità dei servizi moltiplicata.
Ecco una lista di quelli che conosco, viziata dall’impossibilità di approfondire e di trovare anche solo una chiave di ricerca su Google che li possa classificare. Locale multifunzionale è detto di tutti i ristoranti che offrono dalla colazione alla cena, di tutti quelli nei quali si possono acquistare prodotti food.
Allora come li chiamiamo questi? Quelli che dentro al ristorante ci mettono il cinema, il parrucchiere e la ciclofficina?
Capoverde – via Leoncavallo 16, Milano.
Fiorista, vivaio, ristorante, bar, erboristeria. Una vecchia serra diventata spazio multifunzionale con un’erboristeria molto fornita, un vivaio bellissimo e un ristorante pizzeria che non brilla per l’offerta di cibo indimenticabile.
La location però vale una visita.
Les Bobines – 84 Rue René Boulanger, Parigi.
Ristorante e cinema insieme. Programmazione di film molto interessante che a seconda del giorno della settimana propone dal thriller, commedia romantica, ai grandi classici. I piatti sono veloci e leggeri, si può scegliere dalla carta, approfittare dei menù proposti o cenare con piccole tapas.
Prima si mangia e alle 22 tutti in sala, con il vantaggio di potersi portare dietro un bicchiere di vino.
Urwundeki Cafè – Arch 298 Cambridge Heath Road, London.
Uno dei luoghi più cool di Londra al momento è questo ristorante coreano, aperto da Ki Chul-Lee, parrucchiere 46enne di Seul, dove oltre che mangiare buona cucina coreana ci si può concedere un’aggiustatina al look.
Tagli poco costosi per uomo e donna, molto rapidi, durano al massimo 15 minuti, primo o dopo aver mangiato.
Santeria – via Ettore Paladini 8, Milano.
Una caffetteria con cucina, ma anche uno spazio per la vendita di libri (editoria indipendente), oggetti, vestiti, musica, per proiezioni cinematografiche, mostre, incontri, eventi, con un cortile esterno e uno spazio per il co-working.
Buona la cucina, piatti rapidi e freschi, bello l’ambiente ovviamente “filohipster”, ma molto confortevole.
Upcycle – via A.M. Ampère 59, Milano.
L’idea dei bike bar è stata importata in Italia dai paesi del nord Europa e da qualche anno ne sono nati molti, l’Upcycle è uno dei più belli.
Un urban cafè/officina dove mangiare, partecipare a un evento, lavorare, bere un caffè e riparare la bici, sabato prossimo (20 settembre 2014) per esempio potete fare un checkup gratuito della vostra due ruote.
Moritz – Ronda de Sant Antoni 39, Barcellona.
Un luogo bellissimo, progettato dall’architetto francese Jean Nouvel, l’antica fabbrica della birra Moritz, è stato trasformato in un ambiente polifunzionale di 4.500 mq con un wine bar, un museo, un’aula gastronomica, spazi per mostre, un piccolo birrificio dove si produce birra fresca non pastorizzata e due ristoranti buonissimi gestiti dallo chef Jordi Vila.
Uno dei due, l’Alkimia Restaurant è famoso per le tapas che vengono servite su un bancone di 25 metri (il più lungo di Barcellona).
Das Möbel Café – Burggasse 10, Vienna.
L’idea non è nuova, ma il luogo è incantevole. Un cafè aperto da mattina fino a tarda serata, dove tutto l’arredamento è in vendita. Le collezioni di design cambiano spesso, l’atmosfera è rilassata, gli spazi grandi e luminosi.
Si comincia da una birra o un vino naturale al bancone e si finisce per rimanere a cena fino a notte fonda.
Deus Cafè – Via Thaon di Revel 3, Milano.
Un locale aperto dal mattino fino a sera in zona Isola, per mangiare e bere buoni cocktail, ma anche comprarsi una moto (Deus Ex Machina) nel negozio annesso allo spazio, specializzato appunto in vendita di moto, biciclette, tavole da surf e abbigliamento.
Buona cucina, bello spazio all’aperto.
Locali multifunzionali a tempo
Ziferblat – 388 Old Street, Shoreditch, London.
Il famoso locale pay-per-minute, dove si paga in base a quanto si occupa il tavolo. Ne esistono già 9 in Russia, 1 in Ucraina e 1 a Londra. Nasce come sede di lavoro, per fermarsi mentre si è in giro di corsa e mandare qualche mail approfittando del Wi-Fi gratuito.
Ci sono bollitori per prepararsi il té da soli, una macchinetta per il caffè, frutta, verdura, biscotti e snack gratuiti. Per l’intrattenimento, un giradischi e un pianoforte da strimpellare.
Anticafè – Via Veio 4b, Roma.
Uno spazio pensato per il coworking, nato sulla falsa riga di Ziferblat che con la stessa dinamica offre gratis caffè e tè, spuntini dolci e salati, frutta di stagione, Wi-Fi veloce, utilizzo di proiettori, stampante e scanner.
Ovviamente si paga il tempo di permanenza.
Potremmo poi fare una lunga lista di ristoranti che diventano bellissime gallerie d’arte per ospitare mostre temporanee al loro interno, oppure librerie che diventano caffè fino ad arrivare alla libreria specializzata in vendita di cappelli da signora e sandwich, che ho visto in Inghilterra.
Quindi se state per aprire un locale, mi raccomando che sia un luogo dove si possa mangiare, farsi la manicure, ascoltare musica, riparare il tacco della scarpa rovinato, prenotare un viaggio all’estero mentre ci si sottopone alla pulizia dei denti, facendoci massaggiare il cane e riparare il cellulare.
Poi fateci sapere come lo chiamate.
[Crediti | Link: Dissapore, immagini: time-out, my rome, digitalav magazine, s-note, pepite per tutti, lacritiquerie, my weekends]