Inesorabilmente, ripetutamente, insidacabilmente: è di nuovo quel periodo dell’anno. Quello in cui la suocera ci mostra orgogliosa il presepe, la televisione trasmette commedie romantiche, vietate ai diabetici, e sentiamo Mariah Carey cantare All I want for Christmas is you anche al supermercato.
Insomma, un altro Natale si sta pericolosamente avvicinando. Hai comprato il regalo per la cugina di terzo grado? Hai già pensato a come riciclare i panettoni? Soprattutto, ti sei dotato della necessaria scorta di birre natalizie?
Il nome anglosassone amplifica sicuramente l’atmosfera festiva: si chiamano, infatti, winter warmer: le birre a edizione limitata che i birrifici ci regalano all’avvicinarsi del Natale o della stagione fredda.
Mi sembra il caso che facciate con noi un tour europeo delle birre che allieteranno il vostro Natale 2013. Per inciso, tutte queste e anche altre si trovano comodamente nel vostro beer shop di fiducia.
Ci piace vincere facile, quindi la scelta del Regno Unito ricade su Brew Dog. L’utilizzo del solo luppolo simcoe dona alla Hoppy Christmas (no, non è un refuso) note tropicali, non molto natalizie ,ma vi daranno l’indubbia soddisfazione di poter dire “Ehi, ma lo riconosco, questo è LIME!”. Abbinamento (da loro) consigliato con il tacchino ripieno, vedete un po’ voi.
La Santa Paws, invece, è una scotch ale con miele d’erica: balsamica e resinosa, un sentore dolce che non stanca e che (sempre secondo loro) si sposa benissimo con il pudding. Ari-vetede voi.
La XMas Zinnebir è la versione natalizia della Zinnebir, un classico della Brasserie de La Senne – uno di quei nomi che ai veri beer geek provocano pianti incontrollati e cedimenti di ginocchia. Quest’anno il finale amaro la rende pericolosamente bevibile.
Si presta bene come antipasto, ma anche da accompagnamento al pranzo, e perché no? anche per il dopo-cenone. In effetti, non deve essere male nemmeno a colazione, con gli avanzi del panettone.
A dispetto del nome, la Noel du Sanglier è invece italianissima. È la creatura natalizia di Toccalmatto, birrificio parmense nato nel 2008 ma la cui fama è già arrivata oltreconfine. Al naso spezie e frutta secca, in bocca caramello e malto, ma così ben bilanciata da non riuscire mai stucchevole. Natalizia quanto basta.
Sempre dall’Italia, più precisamente da Padova, arriva la Santa Lucia del Birrificio Antoniano. Una Christmas Ale morbida e rassicurante, che con il suo bel rosso ramato si sposa alla perfezione con le decorazioni dell’albero. Per palati un po’ più coraggiosi, invece, c’è la 1111 di Carrobiolo. Invernale che più invernale non si può, con sentori fumosi e torbati, che daranno il meglio di loro se avrete la pazienza – e la forza di volontà – di lasciarla invecchiare.
Non di soli Noma vive la Danimarca: anche il birrificio Mikkeller è un ottimo motivo per farsi un viaggetto a Copenaghen. La Mikkeller non si fa certo pregare per produrre birre invernali. Tra le tante di quest’anno scegliamo la Hoppy Lovin’ Christmas, una Ipa aromatizzata con zenzero e aghi di pino, e una più corposa Santa’s Little Helper che sfiora gli undici gradi.
Per superare indenni il cenone natalizio.
[Crediti | Immagine di copertina: Flickr/Allan Foster]