AGGIORNAMENTO 2014: scopri le nuovissime 100 migliori gelaterie d’Italia
Non importa come, cosa e chi: ogni volta che Dissapore parla di gelato uno dei nostri lettori scrive: vabbè, ma quando rifate la classifica delle migliori gelaterie artigianali d’Italia?
Tutta colpa di questo post del 2011, che con oltre 50mila letture a oggi è quasi un classico del genere.
Bene, oggi è quel giorno. E come al solito, per complicarci la vita, abbiamo esteso il numero a 50: le migliori 50 gelaterie artigianali italiane del 2013.
50. La Bottega del Gelato – via Giovan Battista Pergolesi 3, Milano.
Prezzi sostenuti, primizie e in genere gusti alla frutta come simbolo, inclusi i semi-introvabili fruttini ripieni che il vecchio Giunetto (ormai in pensione) ha fatto amare ai milanesi. Niente coni, solo coppe. Gusti consigliati: maracuja e tutta la frutta.
49. Carboni – via Ferri 62, San Benedetto del Tronto.
Un laboratorio super attivo dove pistacchi, mandorle e nocciole vengono tostate e raffinate direttamente da Antonio Carboni, per poi uscire sotto forma di coni e coppette. Gusto consigliato: zafferano.
48. C’era una Volta – via Porta Rufina 33, Benevento. (foto forchettecaudinae.com)
Una scoperta recente, con Adele Iuliano cresciuta nell’affermata gelateria De’ Coltelli di Pisa, prima di inaugurare la nuova bottega, subito un riferimento per tutta la Campania. Gusto consigliato: cioccolato scuro oppure pera e cannella.
47. Gelateria Sartori – piazza Luigi di Savoia 1, Milano. (foto www.acquabuona.it)
Antesignano dello street food nazionale, Sartori resta dov’era nel dopoguerra, in un chiosco vicino alla stazione Centrale di Milano. Gli hipster del gelato si tengono lontani e noi, contenti, ne approfittiamo. Gusti consigliati: nocciolato e cassata.
46. Gelatauro – via S. Vitale 98, Bologna.
Per l’Observer, mensile del quotidiano britannico Guardian, è addirittura il gelato migliore d’Europa. Granite, biscotti, lievitati e irrestibili attrazioni (come altro definire l’originale manna siciliana) in una buona gelateria / caffetteria. Gusto consigliato: Regno delle Due Sicilie (pistacchio, mandorle e pan di spagna).
45. Gelateria Capolinea – via Ettore Simonazzi 14, Reggio Emilia.
Gelateria “creativa” (la definizione è loro) con abbinamenti insoliti, primo tra tutti gelato e birra artigianale. Filosofia Slow Food, cura pazzesca degli ingredienti, ottime granite. Gusto consigliato: cremino tricolore.
44. Gelateria Godot – via generale Domenico Piva 1, Rovigo.
Il senso dello spettacolo non manca, qui gelato significa anche spettacoli teatrali e piccoli concerti organizzati per i clienti con inevitabile ricaduta social. Sulla bontà del gelato non si discute. Gusto consigliato: passione al cioccolato.
43. Bandirali – via Piacenza 93, Crema (CR). (foto: Flickr/Federico Vezzoli)
Il torrone alle mandorle è affermato nel mondo. Anche il gelato fa la sua parte, come le sessioni di degustazione del miele di cui Mauro Bandirali è grande esperto. Gusto consigliato: torrone.
42. Fiordilatte – via Cividale 53, Udine.
Ecco il gelato “friulano” di Giancarlo Timballo aromatizzato al sambuco o al mosto d’uva dei vitigni locali, prodotto con il latte di una razza di pregio, la pezzata rossa, allevata nella regione. Gusto consigliato: sambuco o pinolo.
41. Geliterraneo (Cassia Vetus) – via Setteponti Levante 18, Loro Ciuffenna AR.
Il binomio inedito osteria / gelateria si materializza nella seducente campagna toscana di Loro: gelato solo con ingredienti stagionali e scelte bio (latte, miele, ecc…) quando possibile. Gusto consigliato: castagna Perella del Pratomagno.
40. Agrigelateria San Pé – Strada di San Pietro di Rivetta 29, Poirino TO | Eataly Lingotto Torino | Eataly Pinerolo.
A loro dobbiamo l’idea dell’agrigelateria, filiera completa dall’allevamento delle mucche al gelato finito. Fantasiosi, organizzati, molto attivi, nella loro fattoria hanno creato persino un’arena per l’Iscream festival. Li trovate anche da Eataly, a Torino e a Pinerolo. Gusti da provare: fiordilatte e bunet.
39. Gelaterie Bruno – piazza del popolo 1, Antrodoco RT RI. (Foto: Cibando)
Assaggio obbligatorio per il gusto al marrone antrodocano, raccolto nei terreni di famiglia e arrostito con legno d’abete. Gusto consigliato: Sapori d’Autunno (castagne, nocciole e mandorle pralinate).
38. Gelati DiVini – piazza Duomo 20, Ragusa Ibla.
Gelato e vino, un connubio apparentemente impossibile. Al contrario riesce in Piazza Duomo a Ragusa, con gusti tipo brachetto al passito di Pantelleria, rosè o moscato. Non a caso, la gelateria è anche enoteca con oltre 150 etichette soprattutto isolane, oltre a mieli, oli e confetture. Gusto consigliato: passito o maya speziato.
37. Caffè gelateria Serafini – via Cembra 27, Lavis TN.
A Lavis, micro-borgo di montagna a ridosso di Campiglio e altre località sciistiche, resiste, immutato da 35 anni, questo piccolo gioiello di gelateria. Tavolini, coppe, servizio affabile e ingredienti impareggiabili. Gusto consigliato: sambuco o asparago bianco di Zambana.
36. Chantilly – via dell’artigianato 22, Moglia MN.
Nella bassa mantovana un laboratorio / gelateria che fa splendide proposte locali, dal passito alla melata, fino al sorprendente lavanda e zucche. Neanche il terremoto dello scorso anno è riuscito a fermare Chantilly. Gusto consigliato: zucca mantovana con sale di Cervia.
35. Il Cantagalli – via S. Roco 17, Lamezia Terme.
Pasticceria /gelateria insolitamente collocata all’interno di un albergo (con filiale all’aeroporto di Lamezia) specializzata nella frutta secca, tutta tostata in laboratorio. Anche la torrefazione del caffè è fatta in casa. Gusto consigliato: Pistacchio di Bronte.
34. Carabé – via Ricasoli 60, Firenze | via Piantravigne 64, Terranuova Bracciolini.
Tra le gelaterie migliori di Firenze, oggi Carabè è anche un parco a tema – indovinate quale – in Valdarno. Nel gelato “siciliano” di Antonio Lisciandro governa la frutta, vette di piacere le granite. Gusto consigliato: yogurt e cannella o granita spirito siciliano.
33. Cremeria Corradini – corso della Libertà 45, Castiglione della Pescaia. (foto: Piena come uova).
Un regno toscano questa cremeria tutta sostanza che divide pragmaticamente i gusti in due filoni: grandi classici e tipici del terriotrio. Gusto consigliato: pinoli e miele di macchia o panforte senese.
32. Vivoli – via dell’Isola delle Stinche 7, Firenze. (foto www.nydailynews.com)
Celebre come il David di Michelangelo, da quest’anno il gelato di Vivoli è da Macy’s, nientemeno, il grande magazzino più istituzionale di New York. Un po’ decaduta dopo la morte del geniale Piero Vivoli, resta una destinazione obbligatoria per i gelomaniaci di tutto il mondo, se non altro per quella crema. Gusto consigliato: Crema di Vivoli.
31. La Delizia – piazza V. Emanuele 9 – Belluno.
L’ex maestro di sci Marco Viel, convertito dai familiari di sua moglie, gelatieri bellunesi emigrati in Germania, si è messo a produrre un gelato artigianale di splendida naturalezza, con gusti insoliti e sorprendenti, vedi pino mugo e miele, corniolo e orzo bellunese. Gusti consigliati: Pino mugo al miele.
30. Stefino BIO – via Petroni 1, Bologna.
A Bologna Stefano Roccamo è il gelato: si devono a lui l’originale Stefino, oggi Galliera49, e il fu Stefino Vegan (prima e unica gelateria italiana di genere) in via Riva Reno. Oggi, all’insegna del bio, si è trasferito in via Petroni dove collabora con il marchio Alce Nero. Gusto consigliato: wasabi.
29. Il Gelato di Claudio Torcé – viale dell’Aeronautica, 105 -viale Aventino, 59 – piazza Monte d’Oro, 91-92 – via Stoccolma, 7 – viale Prassilla, 39 (Casal Palocco) – viale delle Repubbliche Marinare, 101 (Ostia) – C.C. Roma Est (Lunghezza) – circonvallazione Trionfale 11, Roma.
Il gelato di “mastro” Torcè arriva in otto (8!) gelaterie romane affiliate dallo stesso laboratorio, regno del precursore del gelato gastronomico. Gamma di gusti pressoché infinita, una scelta gradita ai romani ma meno a Milano, dove ilGelato100gusti di Torcè ha chiuso dopo 4 anni. Gusto consigliato: habanero.
28. Gelato Giusto – via S. Gregorio 17, Milano.
Il suo gelato piace molto anche a noi, del resto Vittoria Bortolazzo è una perfettissima one-woman-band molto cara ai foodblogger e osannata dai critici (tranne uno). Classico gelato di pasticceria, frutto degli anni trascorsi dalla titolare alla corte di Ladurée e Lenotre. Gusti consigliati: Macadamia Nut Brittle e Sorbetto al Cioccolato.
27. Il gelatiere di S. Agostino – via Cal Maggiore 60, Treviso.
Al giovanissimo Stefano Dassiè, gelatiere del 1986 abbastanza innamorato di se stesso, non difettano le idee. La migliore espressione del suo talento è una linea di costosi gusti premium molto riuscita. Se non esagera il futuro è suo. Gusto consigliato: Picasso oppure prosecco Col Vettoraz millesimato.
26. Sanelli – piazza del Popolo 2, Salsomaggiore Terme (PR).
Tra i pionieri del gelato mescolato all’azoto liquido, Corrado Sanelli è in realtà un antesignano del gelato naturale, con ingredienti provenienti dal suo orto, dai fiori alla frutta di stagione. Altra specialità, gradita agli hipster nel 2012 quest’anno chissà, il gelato salato: da provare quello al parmigiano. Gusto consigliato: zucca gialla o gorgonzola.
25. Al Pelmo – fraz. Dont / Forno di Zoldo (BL).
La Val di Zoldo, nelle Alpi bellunesi, è tradizionalmente la valle del Gelato. Se non conoscete la storia degli stimati gelatai zoldesi, un salto al Bar Pelmo vi schiarirà le idee. Arrivati sino a Forno di Zoldo, sedetevi, gustate con calma la sala di legno e una mega-coppa alla crema. Gusto consigliato: crema alla zoldana.
24. Officina del Gelo Avalon – corso della Liberta 44, Bolzano.
Gelataio “integralista”, Paolo Coletto è innamorato del gelato di territorio, l’altoatesino, basato unicamente su una selezione minuziosa degli ingredienti. Scelta che fa crescere il prezzo del gelato, tra i più costosi d’Italia. Gusto consigliato: fiordilatte.
23. Gelateria Popolare – via Borgo Dora 3, Torino (foto augustataurinorum.com)
Ingredienti equo e solidali (l’acqua utilizzata è quella “dell’acquedotto”) per una gelateria che partecipa attivamente al reinserimento sociale, con spettacoli, mini-concerti e assunzioni mirate del personale. Scelte coraggiose in una zona degradata di Torino e un ottimo gelato. Gusti consigliati: limone & zafferano e gianduja.
22. De Pellegrin – via Giardini 58, Lignano Sabbiadoro (UD).
Gelatieri veneti, già emigrati in Germania, con il tocco magico per le granite siciliane. La storia e la geografia italiana riunite in una gelateria. Gusto consigliato: fichissimo.
21. Kriò caffè – via Roma 6, Salerno.
Un talento vero, quello di Enzo Crivella, ispirato alle regole dello Slow Food. Al Krio Caffè il gelato si fa con Latte Nobile, qualità superiore e alto valore nutrizionale. Gusto consigliato: sette***i (innominabile perché si chiama come un marchio registrato).
20. Gelateria Greed – via Europa, Labico Roma.
Dopo il trasferimento da Roma a Labìco, Dario Rossi ha perfezionato il suo gelato bio con gusti originali e riusciti tipo peperone di Montecorvo, cannellino di Frascati, gelsi bianchi, more di Zagarolo, fragoline di Nemi. Lunghissima lista dei gusti e pure il gelato per celiaci. Gusti consigliati: cacio & pepe.
19. Gelateria di Piazza – piazza Cisterna 4, San Gimignano SI.
Come Vivoli a Firenze, la micro-gelateria di Sergio Dondoli è probabilmente più conosciuta nel mondo che in Italia. Croce e delizia di una posizione unica, nella piazza principale di uno dei borghi più belli del mondo. Dondoli comunque non si culla sugli allori della posizione strategica, ma brevetta in continuazione nuovi gusti, tutti interessanti (Champelmo, con pompelmo rosa e spumante, Crema di Santa Fina con zafferano e pinoli, Dolceamaro, alle erbe aromatiche). Gusto consigliato: zabajone al Vinsanto o curva fiesole (mirtilli e ricotta).
18. Gelateria Pastorino – via Vittorio Veneto 3, Calice Ligure (SV).
Un po’ isolata sui bricchi liguri, la gelateria Pastorino è tutta nella scelta degli ingredienti, splendidi e leggibili per intero anche nel sito. Gusto consigliato: castagna secca di Calizzano.
17. Makì – piazza degli Avveduti 2, Fano PU.
Un anno fa scrivevamo del gelato di Antonio Luzi: “naturale, lontano dalla stereotipo dei gusti muscolosi e grassi, rilucenti e finti, trova il suo vessillo nel pistacchio”. Il colore (non verde) del pistacchio resta un termine di paragone, nel frattempo la formula del gelato non belligerante, ma rispettoso della natura è stata ulteriormente migliorata. Ci sono anche le granite, da provare il gusto pompelmo rosa. Non tutti riusciti gli esperimenti con il cioccolato, specie la crema spalmabile. Gusto consigliato: amarena di Cantiano.
16. Crema e cioccolato – via Cavour 81, Subiaco Roma.
Il segreto meglio conservato dei dintorni di Roma, gli stessi fan romani del gelato conoscono a stento l’ottimo gelato di Luigi Tirabassi, giovane artigiano con il vezzo della sperimentazione. Gusto consigliato: Subiachino (crema senza uova alla mandorla, miele e limone con biscotti sbriciolati e arancia candita).
15. Carapina – piazza oberdan 2 / via Lambertesca 18, Firenze.
A Simone Bonini dobbiamo scelte diventate il nuovo standard fiorentino. La rotazione meticolosa dei gusti sempre e solo stagionali (niente fragola a dicembre), il gelato gastronomico tutto l’anno nei pozzetti, vedi i sorprendenti gusti al parmigiano e pecorino. Grande affabulatore (pure troppo), sperimenta continuamente combinazioni inedite e riuscite tipo gelato e birra (del Borgo). Gusto consigliato: vin santo e cantucci di Prato.
14. Golosi di Natura – via Vittorio Emanuele 22, Gazzo Padovano PD.
Una perla nel nulla della pianura veneta. Le mucche certo non difettano a Gazzo Padovano, lo conferma il latte superlativo usato da Antonio Mezzalira per il suo gelato, genuino come pochi. Peccato che per trovarlo ci si perda spesso. Gusto consigliato: ricotta e miele con noci.
13. Di Matteo – Piazza A. Torre, 13/15 – S. Antuono di Torchiara.
Allineata con il sancta sanctorum della nuova gelateria artigianale italiana che predilige territorio e chilometro zero, la migliore gelateria dell’entroterra cilentano non può che svettare per i fichi bianchi, con una serie di gusti che prima del resto sfamano gli occhi. Gusto consigliato: fichi al cioccolato.
12. L’Albero dei Gelati – via S. Valeria 93, Seregno (MB) | via Volta 1, Cogliate (MB).
Capofila del gelato bio, tanto a chilometro zero da essere realizzato con ingredienti coltivati in proprio, quelli de L’Albero del gelato non hanno resistito al vezzo del carretto mobile alimentato a energia solare. Un talento travasato sempre più spesso nel gelato salato, usato come chiave per aprire il mercato americano (una nuova gelateria /pasticceria a marchio L’albero del Gelato aprirà a Brooklyn). Gusti Consigliati: torta paesana e stracciatella.
11. Pasticceria Musumeci – Piazza S. Maria, 5 Randazzo.
Pasticcere siciliano classico e grande progettista di gusti insoliti, Santo Musumeci ha riempito gli scaffali della sua bottega di trofei. Non fatevi condizionare dai nomi non sempre fortunati: Afrociok, fragolissimevolmente, oro verde di Sicilia, Pirandello, w la nonna, Maperò, strafico sono squisiti. Gusto consigliato: Pirandello.
10. Fatamorgana – via Lago di Lesina 9 (Trieste Salario), via Giovanni Bettolo 7 (Prati), piazza degli Zingari 5 (Monti), via Roma Libera 11 (Trastevere, P.zza San Cosimato), Via Laurina 10 (Via del Corso) Roma. Foto: An American in Rome.
Il gelato della Fata è un marchio in espansione con 5 punti vendita a Roma, effetto collaterale della delicata creatività di Maria Agnese Spagnuolo, il cui gelato è tutto senza glutine e pertanto adatto ai celiaci. Dai classici ai gusti più originali (cocco e rum di Saint James o popcorn potato chips Campari) la favola di Fatamorgana continua. Gusto consigliato: cheesecake.
9. Otaleg – viale dei Colli Portuensi 594, Roma.
Marco Radicioni e la gelateria-acquario (per via del laboratorio visibile dalla strada) che in breve ha trasformato la geografia del gelato romano. Allievo di Claudio Torcè, si sente negli sbalorditivi gusti salati come il sedano, è il gelatiere su cui i gourmet capitolini puntano a colpo sicuro. Gusto consigliato: zabajone al marsala Fiorio.
8. Cremeria Scirocco – via Barelli 1, Bologna.
Ancora una gelateria bolognese che si prende il centro della scena. Classici con frequenti digressioni nel salato, i gusti realizzati da Andrea Bandiera, come si conviene a un ex informatico convertito al gelato, sono bilanciati con l’uso di raffinati algoritmi. La descrizione non vi scalda? Prima provare poi parlare. Gusto consigliato: gorgonzola e noci o malaga dei Caraibi.
7. Cremeria Gabriele – corso Umberto I, Vico Equense NA.
Il miglior gelato del Sud non sta in una grande città, bensì a Vico Equense, roccaforte gastronomica mica da ridere, nel paradiso della costiera sorrentina. Merito della famiglia Cuomo, cui dobbiamo lo scrigno di Corso Umberto con molte cose buone (formaggi, confetture, creme e liquori) e il gelato nel ruolo del protagonista. Dolce, cremoso, borghese, consolatorio, con la brioche e la panna, più che piacere rapisce. Gusto consigliato: ricotta e fichi caramellati.
6. Galliera49 – via Galliera 49, Bologna.
E’ sempre la gloriosa gelateria Stefino ma con un nome diverso. Si definisce “dinamica” per l’impetuosa rotazione dei gusti, dovuta alla ricerca costante di ingredienti inediti e migliori, come il kuzu, amido ricavato da una pianta giapponese che funge da addensante naturale e gluten free. Il risultato finale ha pochi rivali. Gusto consigliato: Cuba (cioccolato e amarene) o zabajone.
5. De’ Coltelli – lungarno Pacinotti 23, Pisa – via S. Paolino 10, Lucca.
Pinoli di San Rossore, gli inevitabili pistacchi di Bronte (ma “di Bronte” davvero), il cacao dello stimato cioccolatiere olandese De Bondt. La gelateria di Gianfrancesco Cutelli, prima a Pisa ora anche a Lucca, è di per sé un piccolo distretto del gusto. Poi c’è il talento unico del gelatiere, che a scanso, realizzano anche splendide granite. Gusto consigliato: Pinolo di S. Rossore e Pistacchio di Bronte.
4. Alberto Marchetti Gelateria – corso Vittorio Emanuele II 24 bis, Torino | via Po 35, Torino | via XX Settembre, 48, Alassio (SV).
Lo avevamo lasciato al numero uno della nostra classifica 2011, grazie alle meraviglie della gelateria torinese, incredibilmente poco conosciuta in città. Nel frattempo si è accorto di lui anche il NewYork Times. Ha aperto un’altra bottega ad Alassio, in Liguria, poi a Londra, in zona Covent Garden, dove ha portato il gelato, le granite e gli splendidi affogati.
Ma Alberto Marchetti non si ferma: sta per aprire sotto i portici di via Po, sempre a Torino, un locale sulle “nuove forme del gelato”, qualunque cosa significhino queste parole. Gusti da provare: zabajone e farina bona.
3. Cioccogelateria Brunelli – Piazza Vittorio Emanuele, Agugliano (AN).
Talento multiforme quello di Paolo Brunelli, che d’inverno s’ingegna con torrone (ci ha insegnato come farlo) e cioccolato. Ma bisogna inoltrarsi fino al microscopico borgo marchigiano di Agugliano per apprezzare un gelato di fattura raffinata, fondato sulla selezione ferrea degli ingredienti, in buona parte ascrivibili al tesoretto locale: visciola e anicini, crema Brunelli al profumo di Varnelli, lamponi con lacrima di Morro D’Alba sono i marchi di fabbrica. Gusto consigliato: crema Brunelli al sapore di Varnelli.
2. Gelateria Soban – piazza Gramsci 23, Valenza (AL) | via S. Lorenzo 99, Alessandria | corso Borsalino 36, Alessandria.
Sia messo a verbale che Andrea Soban, editor di Dissapore e, come i più attenti di voi sanno, instancabile assaggiatore di hamburger, è in realtà un gelatiere monstre cui chi si spinge fino a Valenza o Alessandria può chiedere piccoli capolavori in numero sufficiente da non renderli eccezioni.
La bontà trasversale di questi gusti risponde a una legge semplice da capire: Soban pretende per il suo gelato, con la puntigliosità del cercatore di pepite, che tutto sia al meglio. E per scovare una nocciola più saporita è disposto a fare ciò che gli adepti di Bottura farebbero per mangiare all’Osteria Francescana. Gusti consigliati: tutti.
1. Neve di Latte – Via Luigi Poletti, 6 Roma.
Estremista, integralista e via aggettivando. E’ vero, con le sue esagerazioni, dal carattere ruvido ai prezzi, Ermanno Di Pomponio è uomo che divide. Ma noi vi abbiamo già spiegato da che parte stare.
Bio, biodinamica, local, gastronomica: Neve di latte era già tutto questo in partenza, e prima ancora Il mio Gelato Naturale, la precedente avventura di Di Pomponio, un leader naturale che batte tutti i suoi colleghi nella radicale scelta degli ingredienti, solo il meglio dalla prima all’ultima fase di produzione del gelato.
Il numero uno della nostra classifica 2013 va a lui. Gusto consigliato: caffè Haiti Komet Jamaica di Gianni Frasi oppure fondente Black Toscano di Amedei.