Le vacanze non sono vacanze senza granita. E al diavolo Caronte. Né liquida né eccessivamente monoblocco, la granita “alla siciliana” deve la sua meravigliosa consistenza al tradizionale mantecatore a bastone.
Dalle neviere medievali ai primi pozzetti refrigerati dalla neve, antesignani dei moderni mantecatori, la Sicilia è da sempre terra di granite, miracolose nel combattere l’arsura estiva dell’isola.
Ma da cosa si riconosce la granita perfetta?
– dai colori tenui. La mandorla è bianco panna, a meno che non sia tostata, in questo caso vira al marroncino. Il pistacchio è verde opaco che tende al marrone. La pesca non è arancio bensì gialla o rosata.
– dalla freschezza. La granita va consumata entro 4/5 ore dalla preparazione (siccome non contiene addensanti né emulsionanti dopo un po’ si formano pozze di liquido e il ghiaccio cristallizza). Le granite tradizionali sono al limone, alla mandorla o al caffè, sempre accompagnate dalla brioscia, dolce da forno siciliano, col tuppo, il caratteristico cappello.
La consistenza cambia di zona in zona, più asciutta nel catanese rispetto alla zona di Messina, e in genere divide i maniaci della granita come Guelfi e Ghibellini. Su una cosa convengono tutti: a Palermo non la sanno fare (esagerati).
E ora la classifica. Prima alcune menzioni d’onore: Bar Torino a Messina, Fiumara a Villafranca Tirrenia (ME). Alecci, Prestipino e la pasticceria Savia a Catania. Bar Girlando, caffè Finocchiaro e bar Caprice ad Avola. Bianca ai Villini a Siracusa. De Coltelli a Pisa e Lucca. Il Siculo a Torino. Gelatauro a Bologna. Il bar Pierino a Diamante (CS) dove le granite al cedro sono una meraviglia.
25. Bar Il Muretto di Acciaroli – Acciaroli di Pollica (Salerno).
Un tempo era il bar La Lucciola, ritrovo estivo degli habitué di Acciaroli, oggi invece si chiama Il Muretto, ma non ha smesso di fare ottime granite. Sarà perché dietro il bancone c’è ancora Raffaelle Vassalo, specialista nella preparazione di granite al limone, toccasana per le molte serate bollenti.
24. Galliera 49 (ex-Stefino), via Galliera 49 – Bologna.
Piccola capitale del gelato artigianale, come certificato dalla classifica di Dissapore, Bologna tiene alto il livello anche nelle granite alla siciliana. Merito di gelaterie come Gelatauro o Stefino (Bio) e dei loro bellissimi mantecatori verticali a bastone. Preferenza accordata però a Galliera 49 (ex-Stefino) per la granita alla mandorla bianca o nera. Uno spettacolo.
23. Torre Cremeria, corso Regio parco 28 – Torino
Nel capoluogo piemontese non mancano le gelaterie siciliane veraci, ma questa bottega specializzata in granite con panna e brioscia è da decenni la preferita dei torinesi, motivo per cui è (fin troppo) affollata a tutte le ore del giorno.
22. Carabé – via Ricasoli 60, Firenze | via Piantravigne 64, Terranuova Bracciolini.
I gelati di Antonio Lisciandro sono buoni (sì, lo sono, ve l’abbiamo già detto), ma le granite sono oltre. Per conferma chiedete ai fiorentini. Il messinese, autore di granite dalla consistenza tipica nella sua città, è anche l’organizzatore del gran Galà delle Granite a Firenze, classiche, bizzarre, anche alcoliche, con degustazioni a volontà.
21. Ritrovo Ingrid, piazza S. Vincenzo – Stromboli.
Non c’è molto da dire. Se non che una colazione come questa dovrebbe essere appannaggio di tutti, almeno una volta nella vita. Già la terrazza a mare del Ritrovo Ingrid (l’attrice Ingrid Bergman ha immortalato l’isola in un vecchio film di Rossellini), nell’assolata piazza del paese, è un sogno di per sé. Poi ci sono le granite. Al caffè, ai gelsi, al pistacchio, sempre in compagnia dell’immancabile brioscia.
20. Bar Kennedy, viale Tisia 150 – Siracusa.
Posto fuori mano ma tenuto in grande considerazione dai siracusani per una spettacolare granita alla mandorla. Non sarà il bar più accogliente del pianeta, ma granite a parte, la colazione merita.
19. Bar Pasticceria Pistorio, piazza Ariosto 19 – Catania.
A Catania “a granita câ briosci” si prende invariabilmente da Pistorio, specie a colazione, scegliendo tra i molti gusti che includono anche un inedito ananas. Questo per i più arditi, per i tradizionalisti ci sono le squisite versioni alla mandorla e al caffè.
18. Eden Bar, via Provinciale 89, Aci Trezza (CT).
Basta un assaggio della brioscia per iscrivere il bar Eden a un altro campionato. E metà del piacere è assicurato. Per la granita non c’è che l’imbarazzo della scelta (cioccolato, mandorla, caffè, limone, gelsi, fragola, pistacchio, pesca, ananas, fico), spicca il melone guadalupe servito con una fetta di prosciutto crudo. Controindicazioni: super affollato ad agosto.
17. Caffè Cipriani, piazza Lionardo Vigo 3 – Acireale (CT).
Nessuna parentela con altri e più conosciuti Cipriani, ma una granita bigusto tra le migliori di sempre. Mandorla e caffè sono superbi, ma cosa vuoi dire alla singletudine perfetta del pistacchio, gustabile ammirando una delle facciate più affascinanti della città, quella della basilica di San Sebastiano.
16. Caffè Europa, corso Italia 302 – Catania.
Un caffè elegante, salotto buono della città, con irreprensibile offerta di pasticceria e gelateria. Ottima anche per la gastronomia. Imperdibili ovviamente le granite, pistacchio e gelso i gusti migliori.
15. Bar Pasticceria Costantino, via Duca degli Abruzzi – Militello (CT).
Il regno di Vincenzo Costantino, maestro della pasta reale (marzpane), si trova poco fuori Catania. Altra specialità le super cremose granite di frutta fresca, quella alla mandorla su tutte.
14. Gelateria La Sirenetta (di Natale Pizzimenti), via Savoia 2 – San Vito Lo Capo (TP).
A parte la spiaggia meravigliosa (il mare dei palermitani), mettiamoci anche il Festival del Cous Cous, si va a San Vito Lo Capo per una granita con pochi rivali. Interpretata ai massimi livelli regionali da Natale Pizzimenti. Figlio d’arte, si è specializzato nella granita al caffè, per quanto quella ai gelsi…
13. Rosy Bar, via Risorgimento – Modica (RG).
A Modica astenersi dal chiedere una granita al cioccolato potrebbe essere una colpa. Meglio non correre il rischio, ma in questo elegante locale del centro anche le cremolate, ottimo aperitivo quella al melone Cantalupo servita con prosciutto San Daniele, sono obbligatorie. Tornando alle granite, mandorla bianca o tostata vi toglieranno la voglia, ma dal menu occhieggia un richiamo irresistibile: granita alla ricotta con scaglie di cioccolato e pistacchio.
12 –Antica Pasticceria Irrera, piazza Cairoli 12 – Messina.
Da decenni è nel sancta-sanctorum delle pasticcerie messinesi, tutti i dolci siciliani sono rappresentati come meglio non si potrebbe, anche quelli meno conosciuti come la Pignolata. La granita al caffè con panna e brioscia è la più classica colazione della città.
11. Bar De Luca – Briga Marina (ME)
Nascosto in un piccolo paese alla periferia di Messina. Ci si spinge sino al bar De Luca per un buon gelato (ottimo il limone Interdonato, ibrido tra il cedro e il limone ariddaru), ma più che altro per le paradisiache granite alla frutta, tra le migliori di tutta la Sicilia.
10. Pasticceria Colicchia, via delle Arti 6/8 – Trapani.
Colicchia continua a fare la storia della granita siciliana dal 1885. I gusti sono innumerevoli, al contrario di quanto suggerito dall’ultima vulgata dei bar gourmet, il vertice però è la granita ai gelsomini, raccolti nel momento di massima apertura e lasciati in infusione per una notte intera.
12. Bar di Perri, via del mare – Rometta Marea (ME).
L’abito non fa il monaco è un modo di dire che si adatta perfettamente ai luoghi sacri della granita siciliana. Bar comuni, senza particolari attrattive, se non fosse per le meravigliose granite. Non fa eccezione il bar “di Perri”, che propone un ventaglio di gusti praticamente illimitato, inclusa la frutta esotica. Le dimensioni delle granite –ce ne sono tre, piccola, media, maxi– si adeguano alla vostra voglia.
8. Bar Pasticceria Santo Musumeci, piazza S. Maria 5 – Randazzo (CT).
A completare le proposte di pasticceria, torroni e croccanti, oltre all’ottima gelateria, Santo Musumeci da Randazzo, borgo incastonato alle pendici dell’Etna, non poteva tralasciare le granite. La combinazione brioscia calda – granita al pistacchio è da svenimento.
7. Delicious Caffe, via Giovanni Amendola 53 – Capo d’Orlando (ME).
Granite fatte con i limoni non trattati di Capo d’Orlando, gelsi raccolti personalmente nelle campagne intorno al paese, le nocciole che provengono dai Nebrodi (i monti a nord-est della Sicilia). Il credo di Francesco Lazzara sono gli ingredienti. Di suo ci mette il talento e quel tocco che gli suggerisce di servire la versione agli agrumi con un niente di malvasia.
6. Bar gelateria De Stefano, piazza S. Giovanni – Santo Stefano Briga (ME).
Granita a chilometro zero se ce n’è una. I limoni che Giuseppe Santoro e sua moglie Eleonora De Stefano usano per le poche granite proposte dal bar di Santo Stefano Briga (quattro, che arrivano a sei con il gran caldo) provengono dal loro orto. Ma in genere gli ingredienti sono favolosi: fragole maletto dell’Etna e mandorla pizzuta d’Avola, tanto per dire.
5. Bam Bar, via Di Giovanni 45- Taormina (CT ME).
Anche l’endorsement di Fiorello ha contribuito a creare il mito del Bam Bar di Taormina. Produzione costante con innumerevoli gusti che ruotano a seconda dell’orario, freschi e dai toni delicati come si conviene a una granita perfetta.
4. Eden Pasticceria Gelateria, via Nuova Granatari – Torre Faro (ME).
Di ritorno dal mare i messinesi si fermano al bar Eden. Non lo fanno per l’arredo poco sobriamente anni Ottanta, bensì per concedersi una rinfrescante granita. Provate ad arrivare intorno alle 18, quando dal forno esce la brioscia calda e fragrante. Attenzione, l’appetito si fa incontrollato.
3. Alfredo – loc. Lingua, Santa Maria di Salina – isola Salina (Eolie – ME).
Tra le meraviglie dell’isola di Salina vanno insierite anche le granite di Alfredo. Carezzevoli per quanto cremose, sono interpretate in numerosi gusti e accompagnate dal pane cunzato, altra specialità siciliana. Da tanta e meritata gloria è nato persino un ristorante, Alfredo in cucina, che oggi si è ritagliato il suo spazio tra le tappe gastronomiche dell’isola.
2 – Bar Roma (di Aurelio), porto – Sciacca (AG).
In un comune bar di paese esercita The King of Lemon Granita, soprannome che Aurelio Licata si è conquistato con merito. La sua è, modestamente, la granita numero uno di tutto il mediterraneo: cremosità e sapore rasentano la perfezione. Oltre alla tecnica conta ovviamente la scelta meticolosa degli ingredienti. Da provare anche la versione alle fragole e ai gelsi.
1. Caffè Sicilia, corso Vittorio Emanuele 125 -Noto (SR).
Rinnovati e alleggeriti tanti dolci della tradizione siciliana, Corrado Assenza ha applicato la sua arte anche alla granita, rimodellata nella consistenza e nei gusti (sorprendenti fragola e pomodoro). Anche se quella alla mandorla di Noto, resta insuperabile.
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